Erodoto: differenze tra le versioni

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*Se uno proponesse a tutti gli uomini di scegliere, tra tutti i costumi esistenti, i migliori, ciascuno, dopo averci ben pensato, sceglierebbe i propri: a tal punto ciascuno ritiene di gran lunga migliori propri. Perciò solo un pazzo può mettere in ridicolo queste cose. Che questo sia l'atteggiamento di tutti uomini per quanto riguarda i costumi lo si può congetturare da molti indizi: in particolare da questo che ora dirò. Dario al tempo del suo regno mandò a chiamare [[Grecia|greci]] che erano alla sua corte e chiese loro a che prezzo avrebbero accettato di mangiare i loro avi defunti: e quelli risposero che non lo avrebbero fatto a nessun prezzo. Dopodiché Dario chiamò alcuni indiani appartenenti alla popolazione dei Callatii, che hanno l'abitudine di mangiare I genitori defunti, e chiese loro a quale prezzo avrebbe accettato di bruciare i loro genitori defunti; quelli si misero ad urlare ingiungendogli di non bestemmiare. Tale è la forza del nomos in un ambito come questo, e a ragione, secondo me, [[Pindaro]] disse che il ''nomos'' è il sommo sovrano.<ref>Citato in Luciano Canfora, ''Storia della letteratura greca'', Laterza, p. 251. ISBN 88-421-0205-9</ref> (III, 38)
*Il potere assoluto è una ricchezza malcerta, che possiede molti amanti (III, 53)
*Spergiura pure, ché la morte attende anche l'uomo che si attiene ai giuramenti. (VI 86 gamma 2, detto dalla Pizia)
*Riferisco ciò che mi è stato riferito. (VII, 152, 3)
:''Relata refero''.
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*La [[fretta]] genera l'[[errore]] in ogni cosa. {{da controllare|citazione necessaria|Se sai qual è la fonte di questa citazione, inseriscila, grazie.}}
*È da quando l'uguaglianza è stata violata che gli uomini hanno dovuto inventare la geometria. (Il teorema del pappagallo – Denis Guedj)
*{{NDR|In risposta a [[Gelone]] tiranno di [[Siracusa]]}} Quando tu hai chiesto il comando di tutte le forze sia marittime che di terra, noi abbiamo taciuto: sapevamo che lo spartano era in grado di risponderti sia per sé che per noi. Ma ora che, vistoti negare il comando supremo, chiedi di poter comandare la flotta, eccoti la risposta: neanche se lo spartano te ne concedesse il comando noi lo consentiremmo. Giacché esso ci spetta nel caso che gli [[Sparta|spartani]] non vogliano esercitarlo. Agli spartani, se lo vogliono, noi non lo disputeremo: ma nessun altro consentiremo di comandare la flotta. Invano avremo costruito la maggiore flotta se dovessimo poi cederne il comando, noi, [[Atene|ateniesi]], a dei siracusani: noi che siamo il popolo più antico, il popolo che non ha mai mutato sede, e di cui l'epico [[Omero]] ha detto che mandò a [[Troia]] l'uomo più bravo nel disporre e disciplinare un esercito.<ref>Citato in Luciano Canfora, ''Storia della letteratura greca'', Editore Laterza, p. 247. ISBN 88-421-0205-9</ref> (VII, 161)
 
==Citazioni su Erodoto==