Luigi Einaudi: differenze tra le versioni

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==Citazioni di Luigi Einaudi==
*I socialisti italiani dell'''Avanti!'' proclamano che l'esperimento [comunista in Russia], nonostante le difficoltà enormi degli inizi, va bene; e va tanto bene che essi non esitano ad additarlo all'imitazione immediata dell'Italia. Noi affermiamo che, prima di tentare un salto nel buio, i capi del [[socialismo]] italiano hanno il ''dovere'' morale di fornire, non a noi, ma ai loro seguaci, a coloro che essi vogliono trascinare a compiere l'esperimento, la dimostrazione che, così operando, essi sul serio miglioreranno le loro sorti e non cadranno in una miseria peggiore di quella che essi asseverano esistere oggidì. (da ''Non sorge a Mosca il sole dell'avvenire'', ''Corriere della Sera'', 1919; in ''Le lotte del lavoro'', P. Gobetti, 1924)
*Il grido: "Vogliamo la [[Pace]]!" è troppo umano, troppo bello, troppo naturale per un'[[umanità]] uscita da due spaventose guerre mondiali e minacciata da una terza [[guerra]] sterminatrice, perché ad esso non debbano far eco e dar plauso tutti gli [[uomo|uomini]] i quali non abbiano [[cuore]] di belva feroce.<ref>Da ''Chi vuole la pace?'', ''Corriere della Sera'', 4 aprile 1948. Riportato anche in ''Il buongoverno''.</ref>
*Dove sono troppi a [[comandare]], nasce la [[confusione]].<ref>Da ''La riforma tributaria'', ''Corriere della Sera'', 2 agosto 1919. Riportato anche in ''Il buongoverno''.</ref>
*[[Giustizia]] non esiste là ove non vi è libertà.<ref>Da ''Giustizia e libertà'', ''Corriere della Sera'', 25 aprile 1948. Riportato anche in ''Il buongoverno''.</ref>
*È vero che noi settentrionali abbiamo contribuito qualcosa di meno ed abbiamo profittato qualcosa di più delle spese fatte dallo Stato italiano dopo la conquista dell'unità e dell'indipendenza nazionale, peccammo di egoismo quando il settentrione riuscì a cingere di una forte barriera doganale il territorio ed ad assicurare così alle proprie industrie il monopolio del mercato meridionale, con la conseguenza di impoverire l'agricoltura, unica industria del Sud; è vero che abbiamo spostato molta ricchezza dal Sud al Nord con la vendita dell'asse ecclesiastico e del demanio e coi prestiti pubblici.<ref>Da ''La parola di un settentrionale''; in ''Il buongoverno''.</ref>
*[[Giustizia]] non esiste là ove non vi è libertà.<ref>Da ''Giustizia e libertà'', ''Corriere della Sera'', 25 aprile 1948. Riportato anche in ''Il buongoverno''.</ref>
*I socialisti italiani dell'''Avanti!'' proclamano che l'esperimento [comunista in Russia], nonostante le difficoltà enormi degli inizi, va bene; e va tanto bene che essi non esitano ad additarlo all'imitazione immediata dell'Italia. Noi affermiamo che, prima di tentare un salto nel buio, i capi del [[socialismo]] italiano hanno il ''dovere'' morale di fornire, non a noi, ma ai loro seguaci, a coloro che essi vogliono trascinare a compiere l'esperimento, la dimostrazione che, così operando, essi sul serio miglioreranno le loro sorti e non cadranno in una miseria peggiore di quella che essi asseverano esistere oggidì. (da ''Non sorge a Mosca il sole dell'avvenire'', ''Corriere della Sera'', 1919; in ''Le lotte del lavoro'', P. Gobetti, 1924)
*Il grido: "Vogliamo la [[Pace]]!" è troppo umano, troppo bello, troppo naturale per un'[[umanità]] uscita da due spaventose guerre mondiali e minacciata da una terza [[guerra]] sterminatrice, perché ad esso non debbano far eco e dar plauso tutti gli [[uomo|uomini]] i quali non abbiano [[cuore]] di belva feroce.<ref>Da ''Chi vuole la pace?'', ''Corriere della Sera'', 4 aprile 1948. Riportato anche in ''Il buongoverno''.</ref>
*La [[biblioteca]] è come lo specchio del raccoglitore. Contiene il materiale dei suoi studi, gli amici spirituali nella cui compagnia egli visse, fa conoscere di quali autori e di quali problemi egli si sia interessato. Essa ha un'anima.<ref>Citato in ''L'eredità di Luigi Einaudi'', Skira, Milano, 2008, p. 209.</ref>
*La [[libertà]] economica è la condizione necessaria della libertà politica.<ref>Da ''Chi vuole la libertà?'', ''Corriere della Sera'', 13 aprile 1948.</ref>
*La pianta della concorrenza non nasce da sé, e non cresce da sola; non è un albero secolare che la tempesta furiosa non riesce a scuotere; è un arboscello delicato, il quale deve essere difeso con affetto contro le malattie dell'egoismo e degli interessi particolari, sostenuto attentamente contro i pericoli che da ogni parte lo minacciano sotto il firmamento economico.<ref>Da ''Economia di concorrenza e capitalismo storico'', giugno 1942, p. 65.</ref>
*Migliaia, milioni di individui lavorano, producono e risparmiano nonostante tutto quello che noi possiamo inventare per molestarli, incepparli, scoraggiarli. È la [[industriosità|vocazione naturale]] che li spinge; non soltanto la sete di guadagno. Il gusto, l'orgoglio di vedere la propria azienda prosperare, acquistare credito, ispirare fiducia a clientele sempre più vaste, ampliare gli impianti, costituiscono una molla di progresso altrettanto potente che il guadagno. Se così non fosse, non si spiegherebbe come ci siano imprenditori che nella propria azienda prodigano tutte le loro energie ed investono tutti i loro capitali per ritirare spesso utili di gran lunga più modesti di quelli che potrebbero sicuramente e comodamente ottenere con altri impieghi.<ref>Da ''Dedica all'impresa dei Fratelli Guerrino di Dogliani'', 15 settembre 1960; citato in Antonio Thomas, ''Il legame biunivoco tra imprenditorialità e sviluppo economico: origini, evoluzioni e scelte di policy'', Guida Editori, 2009, [http://books.google.it/books?id=KwbnEN8BKE4C&pg=PA114 p. 114]. ISBN 8860428297</ref>
*Tutti nasciamo spontaneamente [[virtù|virtuosi]], [[intelligenza|intelligenti]], [[liberalismo|liberali]] e [[Juventus Football Club|juventini]]. Taluni, poi, crescendo si corrompono e diventano [[Idiozia|imbecilli]], [[Football Club Internazionale Milano|interisti]] o [[Associazione Calcio Milan|milanisti]].<ref>Citato in Fulvio Paglialunga, ''[http://www.rivistastudio.com/standard/i-presidenti-della-repubblica-del-pallone/ I presidenti della Repubblica del pallone]'', ''Rivista Studio'', 9 febbraio 2015.</ref>
*La [[biblioteca]] è come lo specchio del raccoglitore. Contiene il materiale dei suoi studi, gli amici spirituali nella cui compagnia egli visse, fa conoscere di quali autori e di quali problemi egli si sia interessato. Essa ha un'anima.<ref>Citato in ''L'eredità di Luigi Einaudi'', Skira, Milano, 2008, p. 209.</ref>
 
==''Il problema delle abitazioni''==