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==Citazioni di Michel Aflaq==
{{cronologico}}
*Colui che pensa che il [[socialismo]] sia una religione della pietà commette un grave errore. Non siamo eremitaeremiti che si rifugiano nella misericordia di dare pace ad una coscienza turbata dalla miseria e dalla sofferenza, cosicché diventiamo grandi ai nostri occhi e dormiamo senza problemi. Difendere le masse defraudate non significa far loro elemosina ma chiedere i loro diritti. Noi non siamo solo interessati nell'alleviare la loro miseria ma anche nell'incrementare il loro livello di vita.<ref>Da( da ''La ricchezza della vita'', 1936.</ref>)
:''He who thinks that socialism is a religion of pity is gravely mistaken. We are not hermits taking refuge in mercy to give peace to a conscience disturbed by seeing misery and suffering, so that we become great in our own eyes and sleep untroubled. Defending deprived masses is not a matter of giving them alms but demanding their rights. We are not only concerned about alleviating misery but also about increasing the wealth of life.''<ref name="onsocialism">Citato in ''On socialism'', ''Albaath.online''</ref>
*Noi crediamo che ogni rialzo dei prezzi che non ha una una vera ragione per alzarsi sia un trattamento superficiale destinato al fallimento. Il problema dell'alto costo della vita nel nostro paese è profondo, relativo alle fondamenta del nostro sistema sociale ed economico corrotto. È direttamente connesso con l'esistenza di una classe affarista e sfruttatrice, che fa soffrire il popolo. È il risultato di un sistema economico egoistico, che è libero da ogni supervisione o controllo da parte di uno Stato conscio e rigoroso che rappresenta pienamente il popolo. Il problema dell'alto costo della vita non potrà essere risolto se non alla luce dei principi socialisti ardentemente e fedelmente innalzati dal nostro Partito. Non sarà risolto se non attraverso la nazionalizzazione delle compagnie straniere e la loro messa sotto controllo statale, salvando così il popolo dallo sfruttamento dei loro interessi vitali, come l'acqua, l'elettricità e le comunicazioni, e tramite la distribuzione tra i piccoli contadini delle terre demaniali, salvandoli dal feudalesimo che succhia il loro sangue e i loro sforzi e fa loro condurre una vita scarna e affamata, per la loro sofferenza continua al caldo estivo e al freddo invernale. Non sarà risolto se non forzando i grandi feudatari ed i capitalisti a rendere giusto il lavoro, a limitare l'oppressione creata dalla proprietà e dal capitalismo e garantendo ai contadini e ai lavoratori i loro diritti naturali in una vita umana e degna.<ref>Da (da ''La nostra opinione rispetto al presente governo, "Al-Ba'ath"'', 27 gennaio 1947.</ref>)
*La classe dominante nella nazione Araba è, per struttura, educazione e interessi, incapace di fare, per non dire che odia farlo - realizzare la completa liberazione nazionale l'unità dei frammenti delle terre arabe, per questo incapace di realizzare l'unità nei cuori degli arabi.<ref>Da ''C'è un compito popolare per la nazione Araba, "Al-Ba'ath"'', 2 marzo 1947.</ref>
:''We believe that any treatment of the rise in prices, which does not deal with the real reasons of this elevation, is a shallow treatment doomed to failure. The problem of the high cost of living in our country is a deep one, related to the foundations of our corrupt social and economic system. It is closely connected with the existence of this profiteering and exploiting class, which makes the people suffer. It is the result of this selfish economic system, which is free from any supervision or control by a conscious and strict state that fully represents the people. The problem of the high cost of living will not be resolved except in the light of the socialist principles ardently and faithfully called for by our Party .It will not be solved except through the nationalization of the foreign companies and putting them under state ownership, thus saving the people from other exploitation of their vital needs such as water, electricity and communication, and by distributing the state owned lands among small farmers, rescuing them from the feudalists who draw off their blood and drain their efforts and give them a life close to nakedness and hunger for their continuous travail in the summer heat and the cold of winter. It will not be solved except by forcing the big feudalists and capitalists to do justice to labor, limiting the oppression created by ownership and capitalism and granting the peasant and worker their natural rights in a dignified and human life.''<ref name="onsocialism"/>
*L'interesse della patria Araba non potrà mai affiancarsi al blocco occidentale o a qualcuno dei suoi membri. Perciò, la politica dei arabi dovrà essere una politica di neutralità tra i due blocchi, invece di legarsi ai nemici degli arabi con trattati. È imperativo impedire in ogni modo di legarsi ad un campo.<ref>Da ''La nostra politica estera, "Al-Ba'ath"'', 12 gennaio 1948.</ref>
*La classe dominante nella nazione Araba è, per struttura, educazione e interessi, incapace di fare, per non dire che odia farlo - realizzare la completa liberazione nazionale l'unità dei frammenti delle terre arabe, per questo incapace di realizzare l'unità nei cuori degli arabi.<ref>Da (da ''C'è un compito popolare per la nazione Araba, "Al-Ba'ath"'', 2 marzo 1947.</ref>)
*L'interesse nazionale, la sopravvivenza della nazione Araba ed il suo progresso insieme alle nazioni in via di sviluppo, dipendono tutte dalla realizzazione del socialismo, che significa permettere ad ogni arabo, senza distinzione o discriminazione, diventare un'entità produttiva tangibile e non un'illusione.<ref>Da ''La sopravvivenza della nazione Araba e il suo progresso sono nel socialismo, "Al-Ba'ath"'', 7 ottobre 1950.</ref>
:''The ruling class in the Arab nation is by structure, education and interests, incapable of, if we do not say loathe to--realizing the complete national liberation and the unity of the fragments of the Arab land, for it is incapable of realizing unity in the hearts of the Arabs.''<ref name="onsocialism"/>
*Noi rappresentiamo la libertà, il socialismo e l'unità. Questo è l'interesse della nazione Araba, e come nazione intendo il più grande numero di persone e non quelle minoranze sfigurate e deviate che hanno negato la propria identità, la minoranza schiavizzata dal proprio egoismo e dai propri interessi privati, che non sarà parte della nazione ancora per molto.<ref>Da ''La nazione Araba è la volontà della vita'', aprile 1950.</ref>
*L'interesse della patria Araba non potrà mai affiancarsi al blocco occidentale o a qualcuno dei suoi membri. Perciò, la politica dei arabi dovrà essere una politica di neutralità tra i due blocchi, invece di legarsi ai nemici degli arabi con trattati. È imperativo impedire in ogni modo di legarsi ad un campo.<ref>Da (da ''La nostra politica estera, "Al-Ba'ath"'', 12 gennaio 1948.</ref>)
*Noi, che non ci facciamo ingannare dall'apparenza, sappiamo che dietro l'opinione di ciascuno esistono fattori psicologici e morali così come fattori creati dagli interessi. Nella maggior parte dei casi, la contraddizione tra gli altri e noi non risiede nel pensiero, ma è una contraddizione tra interessi personali e distacco dal profitto personale. Coloro che pensano che la nazione Araba non sia sufficientemente matura per razionalizzare la sua causa come invece hanno fatto altre nazioni, e coloro che pensano che la nostra ragione abbia fatto il suo tempo non esprimono le opinioni della nazione, ma esprimono quelle del loro egoismo.<ref>Da ''Il movimento ideologico completo'', 1950.</ref>
:''The interest of the Arab homeland can never be to side with the Western bloc or with of its members. Therefore the policy of the Arab governments should be one of neutrality in the conflict between the two world blocs, instead of binding themselves to the enemies of the Arabs by new treaties. It is imperative that we should relieve ourselves of any bound with them.''<ref name="onzionism">Citato in ''[http://albaath.online.fr/English/Aflaq-09-On%20Imperialism%20and%20Zionism.htm On imperialism and zionism]'', ''Albaath.online''</ref>
*I popoli dei paesi imperialisti stanno diventando, giorno dopo giorni, sempre meno entusiasti di queste guerre imperialiste. Stanno allontanandosi in modo crescente da queste guerre, cosicché la battaglia sarà combattuta solo dalle persone realmente interessate ad essa. Questi capitalisti, avventurieri e mercenari che traggono profitto dalle guerre, quando raggiungeranno il loro stadio finale arriveranno alla loro fine, perché le guerre imperialiste non dipendono solo dagli imperialisti ma anche dalla capacità di questi ultimi di muovere i loro popoli verso queste guerre.<ref>Da ''Il ruolo della battaglia algerina nella nostra lotta'', 1956.</ref>
*L'interesse nazionale, la sopravvivenza della nazione Araba ed il suo progresso insieme alle nazioni in via di sviluppo, dipendono tutte dalla realizzazione del socialismo, che significa permettere ad ogni arabo, senza distinzione o discriminazione, diventare un'entità produttiva tangibile e non un'illusione.<ref>Da (da ''La sopravvivenza della nazione Araba e il suo progresso sono nel socialismo, "Al-Ba'ath"'', 7 ottobre 1950.</ref>)
*L'[[imperialismo]], oggigiorno, ci impone una nuova e crudele battaglia per quale sta preparando ogni mezzo d'aggressione in suo possesso prima della crisi di Suez, questo fin da quando si rese conto della fermezza della coscienza rivoluzionaria araba e del fatto che le capacità popolari in alcune regioni arabe si sono bene organizzate. Ciò significa che questa battaglia è degli Arabi, prima anche che degli imperialisti. Il legittimo e naturale risveglio degli Arabi verso la strada della liberazione e del progresso forma, già di per sé, un grande pericolo per gli interessi dell'imperialismo e per la sua esistenza, non solo nella patria Araba ma nel mondo intero.<ref>Da ''La nostra battaglia con l'imperialismo è inevitabile, "Al-Ba'ath"'', 24 gennaio 1956.</ref>
:''The national interest, the survival of the nation and its progress along with the developed nations as well as its steadfastness in the race among nations all depend on the realization of socialism, that is, allowing every Arab, without distinction or discrimination to become a tangibly productive entity and not an illusion.''<ref name="onsocialism"/>
*Il raggiungimento del [[socialismo]] nella nostra vita è una condizione fondamentale per la sopravvivenza della nazione araba e per il suo progresso. Se non diffondiamo il socialismo e se non ci sforziamo di realizzare la giustizia sociale per ogni individuo, e se il popolo arabo non sarà messo in marcia non sarà protetto dal regresso e dalla cospirazione.<ref>Da ''Gli inganni della reazione e l'allerta del popolo, "Al-Ba'ath"'', 15 giugno 1956.</ref>
*Noi rappresentiamo la libertà, il socialismo e l'unità. Questo è l'interesse della nazione Araba, e come nazione intendo il più grande numero di persone e non quelle minoranze sfigurate e deviate che hanno negato la propria identità, la minoranza schiavizzata dal proprio egoismo e dai propri interessi privati, che non sarà parte della nazione ancora per molto.<ref>Da (a ''La nazione Araba è la volontà della vita'', aprile 1950.</ref>)
*I popoli liberi riconosceranno la nostra causa e la sosterranno solo quando capiranno che non è limitata ai desideri dei re e agli interessi delle classi privilegiate. Capiranno che dietro a questa lotta si cela un popolo che combatte l'imperialismo mondiale e scuota le sue fondamenta, e così non saranno più spaventati dall'affrontare i problemi con schiettezza e guardare in faccia il nemico interno con lo stesso coraggio e la stessa determinazione che se guardassero in faccia l'imperialismo stesso.<ref>Da ''Il consenso del popolo è [l'arma] più forte'', 16 novembre 1956.</ref>
:''We represent liberty, socialism and unity. This is the interest of the Arab nation, I mean by nation the greater number of the people and not that disfigured and deviating minority which has denied its identity, the minority enslaved by its selfishness and private interests, for it is no longer a part of the nation.''<ref name="onsocialism"/>
*Il [[marxismo]] è una teoria socialista. È la prima e la più importante teoria scientifica [...] e non è giusto vedere il marxismo come fanatismo. Dobbiamo essere obiettivamente aperti ad esso, e, anche nelle nostre differenze, dobbiamo argomentare proponendo tesi contro tesi e soluzioni contro soluzioni. Dobbiamo essere in grado di vedere sia la verità che gli errori, dovunque siano [...] La nostra posizione odierna verso il marxismo e il comunismo non è più negativa. Nel passato non fummo imitatori, e nemmeno oggi lo siamo, ma bisogna accogliere ciò che è benefico per noi e per la nostra lotta.<ref name="discorso ai ranghi">Da ''Un discorso ai ranghi, "La regione siriana"'', 18 gennaio 1960.</ref>
*Noi, che non ci facciamo ingannare dall'apparenza, sappiamo che dietro l'opinione di ciascuno esistono fattori psicologici e morali così come fattori creati dagli interessi. Nella maggior parte dei casi, la contraddizione tra gli altri e noi non risiede nel pensiero, ma è una contraddizione tra interessi personali e distacco dal profitto personale. Coloro che pensano che la nazione Araba non sia sufficientemente matura per razionalizzare la sua causa come invece hanno fatto altre nazioni, e coloro che pensano che la nostra ragione abbia fatto il suo tempo non esprimono le opinioni della nazione, ma esprimono quelle del loro egoismo.<ref>Da (da ''Il movimento ideologico completo'', 1950.</ref>)
*Il socialismo non significa estremismo, demagogia e esagerazioni insolenti. Non serve a calunniare gli altri. Il socialismo è un'analisi realistica ed una posizione pratica, la sua argomentazione oggettiva non deve essere affettata da desideri personali, ambizioni e influenze transitorie ma deve essere governata da uno spirito scientifico, abnegazione e onestà.<ref name="discorso ai ranghi"/>
:''We, who are not deceived by appearances, know that behind every opinion there are psychological and moral factors as well as factors created by interest. In most cases, the contradiction between the others and us is not in the realm of thinking, but it is a contradiction in interests and the detachment from personal benefits. Those who think that the Arab nation has not become sufficiently mature to put its case in a rationalized formula like the cases of other nations who have had important messages in history, and those who think that our nation has not come of age yet do not express in fact their opinion of the nation but expresses their selfishness.''<ref name="onsocialism"/>
*Noi siamo parte della classe lavoratrice. I veri socialisti si considerano parte della classe lavoratrice. Il governo socialista è guidato dalla classe lavoratrice, presta attenzione a cosa essa può dare e la forgia all'interno della vita della nazione e nelle battaglie del destino, osservando i propri errori attraverso la pratica, o i dettagli della propria azione. Questo è il salto richiesto dalla rivoluzione, dall'intera rivoluzione Araba e in ogni regione Araba, perché la miopia, in passato, è stata un ostacolo.<ref>Da ''Il ruolo della classe lavoratrice nella costruzione della rivoluzione Araba'', novembre 1969.</ref>
*I popoli dei paesi imperialisti stanno diventando, giorno dopo giorni, sempre meno entusiasti di queste guerre imperialiste. Stanno allontanandosi in modo crescente da queste guerre, cosicché la battaglia sarà combattuta solo dalle persone realmente interessate ad essa. Questi capitalisti, avventurieri e mercenari che traggono profitto dalle guerre, quando raggiungeranno il loro stadio finale arriveranno alla loro fine, perché le guerre imperialiste non dipendono solo dagli imperialisti ma anche dalla capacità di questi ultimi di muovere i loro popoli verso queste guerre.<ref>Da (da ''Il ruolo della battaglia algerina nella nostra lotta'', 1956.</ref>)
:''The peoples of the imperialist countries are day by day, becoming, less enthusiastic, about these imperialistic wars. They increasingly withdraw from them so that the battle will finally be confined, without disguise, to those who are really interested in it. These capitalists, the adventurers and mercenaries who profit by wars, when they have reached this stage, will come to their end, for imperialistic wars do not depend solely on the imperialists but on the capacity of the latter to deceive their peoples drive them into such wars.''<ref name="onzionism"/>
*L'[[imperialismo]], oggigiorno, ci impone una nuova e crudele battaglia per quale sta preparando ogni mezzo d'aggressione in suo possesso prima della crisi di Suez, questo fin da quando si rese conto della fermezza della coscienza rivoluzionaria araba e del fatto che le capacità popolari in alcune regioni arabe si sono bene organizzate. Ciò significa che questa battaglia è degli Arabi, prima anche che degli imperialisti. Il legittimo e naturale risveglio degli Arabi verso la strada della liberazione e del progresso forma, già di per sé, un grande pericolo per gli interessi dell'imperialismo e per la sua esistenza, non solo nella patria Araba ma nel mondo intero.<ref>Da (da ''La nostra battaglia con l'imperialismo è inevitabile, "Al-Ba'ath"'', 24 gennaioagosto 1956.</ref>)
:''Imperialism today imposes on us a new and cruel battle for which it is preparing every means of aggression it possessed before the Suez crisis, since the time it became certain of the fermentation of the revolutionary Arab consciousness and of the fact that popular capacities in some Arab regions have reached the level of effective organization. This means that the battle is that of the Arabs before it is that of imperialism. The legitimate and natural surge of the Arabs toward liberation and progress forms by itself a grave danger to the interests of imperialism and its existence not only in the Arab homeland but also in the world.''<ref name="onzionism"/>
*Il raggiungimento del [[socialismo]] nella nostra vita è una condizione fondamentale per la sopravvivenza della nazione araba e per il suo progresso. Se non diffondiamo il socialismo e se non ci sforziamo di realizzare la giustizia sociale per ogni individuo, e se il popolo arabo non sarà messo in marcia non sarà protetto dal regresso e dalla cospirazione.<ref>Da (da ''Gli inganni della reazione e l'allerta del popolo, "Al-Ba'ath"'', 15 giugno 1956.</ref>)
:''The achievement of socialism in our life is a fundamental condition for the survival of our nation and for the possibility of its progress. If we do not spread socialism and if we do not endeavour to realize social justice for all individuals, and if the Arab people are not turned of their march and protect it form retrogression and conspiracy.''<ref name="onsocialism"/>
*I popoli liberi riconosceranno la nostra causa e la sosterranno solo quando capiranno che non è limitata ai desideri dei re e agli interessi delle classi privilegiate. Capiranno che dietro a questa lotta si cela un popolo che combatte l'imperialismo mondiale e scuota le sue fondamenta, e così non saranno più spaventati dall'affrontare i problemi con schiettezza e guardare in faccia il nemico interno con lo stesso coraggio e la stessa determinazione che se guardassero in faccia l'imperialismo stesso.<ref>Da(da ''Il consenso del popolo è [l'arma] più forte'', 16 novembre 1956.</ref>)
:''The free peoples have come to recognize our cause and support it only after they felt that it was not confined to the desires of Kings and the interests of the privileged class. They have come to know that behind it there is one struggling people that is frightening world imperialism and is shaking its foundations, for it is no longer afraid to confront its problems with perfect candidness and face its internal enemies with the same courage and determination it faces imperialism itself.''<ref name="onzionism"/>
*Il [[marxismo]] è una teoria socialista. È la prima e la più importante teoria scientifica [...] e non è giusto vedere il marxismo come fanatismo. Dobbiamo essere obiettivamente aperti ad esso, e, anche nelle nostre differenze, dobbiamo argomentare proponendo tesi contro tesi e soluzioni contro soluzioni. Dobbiamo essere in grado di vedere sia la verità che gli errori, dovunque siano [...] La nostra posizione odierna verso il marxismo e il comunismo non è più negativa. Nel passato non fummo imitatori, e nemmeno oggi lo siamo, ma bisogna accogliere ciò che è benefico per noi e per la nostra lotta.<ref name="discorso ai ranghi">Da(da ''Un discorso ai ranghi, "La regione siriana"'', 18 gennaio 1960.</ref>)
:''Marxism is a socialist theory .It is the first and most important scientific theory ...and it is not good to view Marxism with fanaticism. We must be open to it objectively, and in our differences with it we have to argue by giving evidence against evidence and proof against proof not by being prejudiced. We must be able to see right and wrong wherever they are... Our stand today of Marxism and communism is no longer negative. In the past we were not imitators and we are still not imitators, but we must take what is of benefit to us in our socialist struggle.''<ref name="onsocialism"/>
*Il socialismo non significa estremismo, demagogia e esagerazioni insolenti. Non serve a calunniare gli altri. Il socialismo è un'analisi realistica ed una posizione pratica, la sua argomentazione oggettiva non deve essere affettata da desideri personali, ambizioni e influenze transitorie ma deve essere governata da uno spirito scientifico, abnegazione e onestà.<ref name="(da ''Un discorso ai ranghi, "/>La regione siriana"'', 18 gennaio 1960)
:''Leftism does not mean extremism, demagogy and insolent exaggerations. It is not to calumniate others. Leftism is a realistic analysis and practical stands, its objective reasoning is not affected by desires, ambitions and transitory influences but is governed by a scientific spirit, detachment and honesty.''<ref name="onsocialism"/>
*Noi siamo parte della classe lavoratrice. I veri socialisti si considerano parte della classe lavoratrice. Il governo socialista è guidato dalla classe lavoratrice, presta attenzione a cosa essa può dare e la forgia all'interno della vita della nazione e nelle battaglie del destino, osservando i propri errori attraverso la pratica, o i dettagli della propria azione. Questo è il salto richiesto dalla rivoluzione, dall'intera rivoluzione Araba e in ogni regione Araba, perché la miopia, in passato, è stata un ostacolo.<ref>Da (da ''Il ruolo della classe lavoratrice nella costruzione della rivoluzione Araba'', novembre 1969.</ref>)
:''We are part of the working class. True socialists consider themselves part of the working class. The socialist rule is that which is led by the working class, giving attention to what it can give and create in the life of the nation and in the battle of destiny, than viewing the possible mistakes made through practice, or the details of action. This is the leap required from the revolution, the whole Arab revolution in every Arab region, for such shortsightedness was a stumbling block in the past.''<ref name="onsocialism"/>
 
==Citazioni su Michel Aflaq==