Gigi Proietti: differenze tra le versioni

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==Citazioni di Gigi Proietti==
*{{NDR|Sulle accuse di ripetitività, rivoltegli da alcuni critici}} A volte lo spettatore meno avvertito è proprio il [[critico]]. Nel '76 con "A me gli occhi, please" ho inventato un nuovo modo di stare in scena, quello con la cassa piena di oggetti. Da allora ho fatto numerosi spettacoli, ma quello è rimasto il mio modo di stare in scena. Il repertorio è cambiato. [...] Ma bisogna ricordarsi che il teatro non è la tv. In tv ogni settimana devi dire cose diverse perché il pubblico è lo stesso. In teatro ogni sera il pubblico cambia ed è il testo a rimanere lo stesso. Sennò pure [[Ettore Petrolini|Petrolini]] avrebbe dovuto smettere di fare Gastone. (dall<ref>Dall'[http://archivio.sorrisi.com/sorrisi/personaggi/art023001005611.jsp intervista] a ''TV Sorrisi e Canzoni'', 30 ottobre 2003)</ref>
*{{NDR|Al funerale di Stato di [[Nilde Iotti]]}} Bisogna prendere esempio dallo spessore e dalla coerenza di persone come lei.<ref>DaCitato in ''[http://ricerca.gelocal.it/iltirreno/archivio/iltirreno/1999/12/06/LAT01.html IlIn funeralemigliaia diper l'ultimo saluto a Nilde IottiSfilano tutti i politici, commozione popolare. Oggi i funerali]'', ''Il Tirreno'', 6 dicembre 1999</ref>
*{{NDR|Sulle accuse di ripetitività, rivoltegli da alcuni critici}} A volte lo spettatore meno avvertito è proprio il [[critico]]. Nel '76 con "A me gli occhi, please" ho inventato un nuovo modo di stare in scena, quello con la cassa piena di oggetti. Da allora ho fatto numerosi spettacoli, ma quello è rimasto il mio modo di stare in scena. Il repertorio è cambiato. [...] Ma bisogna ricordarsi che il teatro non è la tv. In tv ogni settimana devi dire cose diverse perché il pubblico è lo stesso. In teatro ogni sera il pubblico cambia ed è il testo a rimanere lo stesso. Sennò pure [[Ettore Petrolini|Petrolini]] avrebbe dovuto smettere di fare Gastone. (dall'[http://archivio.sorrisi.com/sorrisi/personaggi/art023001005611.jsp intervista] a ''TV Sorrisi e Canzoni'', 30 ottobre 2003)
*Non è riuscita a capire che è diventata una metropoli, non ce la fa proprio. Basta andare un giorno in una qualsiasi grande città europea per accorgersene. Anche se non potrei vivere un sampietrino più in là, io [[Roma]] non la riconosco più. È diventata brutta, scomposta, estranea a se stessa. Non è più un'unità, ma è una somma di almeno sette città con anime diverse. Periferie che non si conoscono l'una con l'altra.<ref>Citato in ''[http://espresso.repubblica.it/visioni/2015/07/21/news/gigi-proietti-roma-non-ti-riconosco-piu-1.221862 Gigi Proietti: "Roma mia, non ti riconosco più"]'', ''Espresso'', 22 luglio 2015.</ref>
*Non sono stati i mass media a far resuscitare il mito [[Lucio Battisti|Battisti]]. Ma il suo mito a far risuscitare i mass media. (citato<ref>Citato in Andrea Laffranchi e Carlo Vulpio, ''[https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2000/settembre/08/Concerti_inediti_per_ricordare_Battisti_co_0_00090810091.shtml Concerti e inediti tv per ricordare Battisti]'', ''Corriere della sera'', 8 settembre 2000)</ref>
*Per anni sono stato un ospite abituale di Taormina, soprattuto al Teatro Greco. Ultimamente mi muovo meno da Roma, ma quando facevo le tournée vere e proprie, la [[Sicilia]] era una tappa immancabile. È un'isola fantastica, è banale dirlo, ma è il primo pensiero che mi viene in mente. Insieme all'estrema varietà di cibi e di vino che sa offrire.<ref>Citato in ''[http://www.ilmoderatore.it/?p=1590 Gigi Proietti: "La Sicilia è fantastica"]'', ''Il Moderatore'', 31 agosto 2012.</ref>
*Ringraziamo Iddio, noi [[attori]], che abbiamo il privilegio di poter continuare i nostri giochi d'infanzia fino alla morte, che nel teatro si replica tutte le sere. (citato<ref>Citato in ''Dizionario degli attori: Gli attori del nostro tempo'', a cura di Gabriele Rifilato, Rai-Eri, 2005, Roma. ISBN 8839712895)</ref>
*Sa perché noi [[Italia|italiani]] abbiamo spesso tollerato la [[burocrazia]] e i suoi misfatti? [...] Perché la burocrazia era la mamma, il ventre molle e accogliente nel quale sparire e riemergere il 27 di ogni mese. Tra coloro che ce l'avevano fatta c'era la granitica convinzione che ogni cosa che accadesse fuori non li riguardava.<ref>Dall'intervista di Antonio Gnoli, ''[http://www.repubblica.it/spettacoli/teatro-danza/2016/01/03/news/gigi-130539270/ Gigi Proietti: "Sono un esibizionista allegro. Volevo solo una cosa: la luna"]'', ''Repubblica.it'', 3 gennaio 2016.</ref>