Doppiaggio: differenze tra le versioni

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*Consiglio a tutti coloro che vogliono intraprendere questa professione di andare a scuola di recitazione e a scuola di dizione, e di fare un po' di esperienza prima di cominciare a fare del doppiaggio: non si può improvvisare, il doppiaggio è un lavoro abbastanza faticoso e per raggiungere certi risultati occorre avere molta pazienza. ([[Perla Liberatori]])
*Il doppiaggio aveva senso ai tempi delle grandi coproduzioni europee, "[[Il gattopardo]]", "[[Novecento]]", in cui dovevi mettere insieme [[Claudia Cardinale]] e [[Burt Lancaster]]. Persa quella struttura, è diventato una forma di compromesso: gli italiani hanno pensato che fosse l'unico modo di fruire i film. I doppiatori si sono adagiati. Oggi spesso si doppia in modo frettoloso e arrogante: pensano di poter cambiare troppe cose e deturpano il bagaglio culturale che un film trasmette in originale [...]. Esiste una lobby che si tramanda di padre in figlio, chiusa e invulnerabile. Ce ne sono di bravi ma molti lavorano in modo scadente e chi va al cinema vede la simulazione di un film. ([[Gabriele Muccino]])
*Il doppiaggio è un’ arte tecnica che deve far sognare e far esprimere i desideri degli attori. Far vivere liberamente quelle che sono le emozioni delle persone nel caso della nostra materia. ([[Roberto Pedicini]])
*Il doppiaggio lo può fare chi sa recitare, e in più a questo deve aggiungere una tecnica particolare. Perché una cosa è recitare in teatro, quindi portare la voce, avere un timbro diverso; e una cosa è fare il doppiaggio, avere davanti un microfono, e quindi devi poter dosare la tua voce, e avere la tecnica tale da permetterti di essere vera, autentica, di trasmettere emozioni. Tutto quello che l'attore in presa diretta ha costruito magari in mesi di lavoro, noi dobbiamo doppiarlo in tempi molto stretti, quindi è necessaria una tecnica particolare, una particolare sensibilità, perché bisogna tradurre quello che è il lavoro dell'attore in originale, a noi, alla nostra lingua, il nostro modo di essere, le nostre sensazioni, quindi è un lavoro anche creativo. ([[Maria Pia Di Meo]])
*Il nostro è un mestiere artigianale, non c'è niente di scandaloso che si tramandi di padre in figlio, succede anche con i notai o le farmacie. Ed è un mestiere meritocratico come pochi: non conta esser bello o avere un fisico prestante. Conta solo la tua voce [...]. In generale il doppiaggio è un male necessario [...]. Il doppiaggio poi non si limita alla recitazione in italiano del dialogo, c'è l'adattamento che ha un ruolo molto importante. E dall'America sono fiscali, controllano tutto, vogliono sapere tutto. Il nostro è un lavoro molto accurato. ([[Simona Izzo]])