I promessi sposi: differenze tra le versioni

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*Perché noi {{NDR|[[frate|frati]]}} siam come il [[mare]], che riceve acqua da tutte le parti, e la torna a distribuire a tutti i fiumi. (fra Galdino: [[s:I promessi sposi (1840)/Capitolo III|cap. III]])
*E lo sposo {{NDR|Renzo Tramaglino}} se n'andò, col cuore in tempesta, ripetendo sempre quelle strane parole: «a questo mondo c'è [[giustizia]], finalmente!» Tant'è vero che un uomo sopraffatto dal dolore non sa più quel che si dica. ([[s:I promessi sposi (1840)/Capitolo III|cap. III]])
*[[Sigismondo Boldoni]], scrittore riputatissimo ai suoi tempi, e che forse avrebbe acquistato un nome più esteso e più autorevole anche presso ai posteri se non fosse morto all’uscire della giovinezza, e sopra tutto se quei pochi anni gli avesse vissuti in un secolo, in cui fosse stato possibile concepire nuove idee d’una precisione e d’una importanza perpetua, e per esporle, trovare quello stile che vive.([[s:I promessi sposi (1840)/Capitolo IV|cap. IV, I]])
([[s:I promessi sposi (1840)/Capitolo IV|cap. IV, I]])
*C'è talvolta, nel volto e nel contegno d'un uomo, un'espressione così immediata, si direbbe quasi un'effusione dell'animo interno, che, in una folla di spettatori, il giudizio sopra quell'animo sarà un solo. ([[s:I promessi sposi (1840)/Capitolo IV|cap. IV]])
*È uno de' vantaggi di questo mondo, quello di poter [[odio|odiare]] ed esser odiati, senza conoscersi. ([[s:I promessi sposi (1840)/Capitolo IV|cap. IV]])