Guerra del Golfo: differenze tra le versioni

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*Il 23 febbraio 1991 l'esercito dell'Onu schierato contro [[Saddam Hussein]] – che era poi un esercito in gran parte statunitense, comandato dal generale [[Norman Schwarzkopf|Schwarzkopf]] – aveva sferrato l'attacco contro le forze irachene, accreditate d'una forza e d'una volontà di battersi che sul campo non dimostrarono. Se non una passeggiata, quella delle divisioni di Schwarzkopf fu un'avanzata travolgente, che in breve tempo liberò il Kuwait e costrinse alla resa Saddam Hussein, la cui Guardia nazionale, che raggruppava il meglio dei suoi reparti, si dissolse come il resto dello schieramento. I pacifisti italiani, che si erano risvegliati al fragore dei cannoni americani – quello d'altre armi e d'altre armate li lascia indifferenti – accusarono il Presidente [[George H. W. Bush|Bush]] di condurre una guerra di conquista e di vendetta a sfondo petrolifero, e di voler occupare l'Irak e Bagdad per scacciarne il dittatore, contravvenendo il mandato internazionale: che concedeva, come obbiettivo, la sola liberazione dell'emirato invaso. Quando poi Bush si astenne dallo sguinzagliare le colonne di Schwarzkopf verso il cuore dell'Irak, le voci di quegli stessi pacifisti e d'altri si levarono per imputargli d'aver lasciato al potere il tiranno. ([[Indro Montanelli e Mario Cervi]])
 
*L'invasione del regno degli emiri Sabah è il più recente capitolo del sanguinoso romanzo del Golfo, che dal ritiro britannico al di qua del Canale di Suez non ha ancora trovato una potenza militare capace di imporsi. Lo [[Mohammad Reza Pahlavi|scià Reza Pahlevi]] c'era quasi riuscito. Con l'avvento di Khomeini e l'indebolimento dell' Iran rivoluzionario l'Iraq si è preso la rivincita. Adesso [[Saddam Hussein]] gioca tutte le sue carte, che non sono poche. ([[Bernardo Valli]])
 
*L'Iraq finora non ha rispettato il paragrafo 2 della risoluzione 660 (1990) e ha usurpato l'autorità del legittimo Governo del Kuwait.