Aldo Grasso: differenze tra le versioni

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'''Aldo Grasso''' (1948 – vivente), docentegiornalista, critico televisivo e giornalistaprofessore universitario italiano.
 
==Citazioni di Aldo Grasso==
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*Prendendo a pretesto la vita degli altri, [[Pif]] racconta se stesso: mette in gioco la sua persona, la sua psicologia, la sua indole. Spontaneamente o artificiosamente non è dato sapere, ma poco importa.<ref name=pif/>
*Quando si dice avere nerbo: Aldo Busi è stato radiato da tutte le trasmissioni Rai. La decisione è stata presa da Viale Mazzini dopo le escandescenze dello scrittore nella puntata di mercoledì sera: «Il direttore di Raidue, Massimo Liofredi, sentito il direttore generale della Rai Mauro Masi, ha ravvisato nel comportamento dello stesso palesi e gravi violazioni delle regole e delle disposizioni contrattuali». Busi non metterà più piede in Rai (gli restano sempre gli studi Mediaset). […]«Una clausola mi imponeva di non parlare in modo offensivo di politica e di religione. Ho preteso che venisse tolta. Altrimenti cosa dovrei dire tutto il giorno? Cip-cip?»<ref>Da ''[http://www.corriere.it/spettacoli/10_marzo_19/busi-radiato-dalla-rai-ipocrisie-annunciate-aldo-grasso_f41a523a-3328-11df-82b0-00144f02aabe.shtml Busi radiato dalla Rai. Ipocrisie annunciate]'', ''Corriere.it'', 19 marzo 2010.</ref>
*{{NDR|Su ''[[Neon Genesis Evangelion]]''}} Questo anime del 1995 sembra a prima vista simile a mille altre serie giapponesi. In realtà, l’ideatore e regista [[Hideaki Anno]] lavora sui cliché del genere robotico, caricandoli di nuovi e complessi significati. L’impatto è tale che in Giappone si citano a proposito dell’anime [[Sigmund Freud|Freud]] e [[Kierkegaard]] e per la prima volta l’animazione televisiva è considerata una forma d’arte. La serie coglie nel segno realizzando un approfondito ritratto della giovane generazione nipponica: i ragazzi giapponesi si riconoscono in [[Shinji Ikari|Shinji]], [[Rei Ayanami|Rei]] e [[Asuka Sōryū Langley|Asuka]], nel loro trascinarsi senza uno scopo, nella loro paura di crescere, nella loro disperata ricerca di approvazione. Di episodio in episodio l’atmosfera si fa sempre più cupa e angosciosa, grazie anche alla splendida regia di Anno, mentre parallelamente ai dilemmi esistenziali dei personaggi si dipana una trama complessa, che riguarda lo stesso futuro del genere umano, con riferimenti alla [[Bibbia]] e alla [[Cabala]] ebraica. I pericoli della scienza, utilizzata dall’uomo per perfezionare sé stesso, erano già stati affrontati ne ''[[Nadia - Il mistero della pietra azzurra|Il mistero della pietra azzurra]]'' dallo studio Gainax, fondato da Anno e da altri animatori nel 1984. Negli ultimi due episodi di ''Evangelion'', Anno si concentra sul percorso interiore di Shinji, uscito dal suo guscio e pronto ad affrontare il mondo e gli altri. Questo atipico finale ha lasciato perplessi i fan giapponesi, tanto che Anno ha realizzato un altro finale in due film per il grande schermo ancora inediti in Italia. La difficile età dell’adolescenza, affrontata in materia meno drammatica ma non per questo meno approfondita, è al centro anche di un altro anime targato Gainax-Anno, ''[[Le situazioni di Lui & Lei]]'', trasmesso sempre da MTV.<ref>Citato in ''Le Garzantine'', ''Televisione''.</ref>
*Questa nostra società variamente descritta, e giustificata, come postmoderna, neobarocca, «copia e incolla», virtuale, vive sostanzialmente sulla [[citazione]]. Buona parte della cultura pop, dai libri alle canzoni, è tutta un blob. La citazione è insieme lo strumento e la nota dominante della società della sostituzione: in un'epoca dove tutto è già stato detto e visto non ci resta che procedere nella combinazione di nuove figure, assemblando spezzoni di frasi e sequenze. Trasformando la citazione in stornamento. Uno degli aspetti più seducenti della moderna storia delle idee è la loro perenne mobilità, la loro incessante trasformazione. Temi, figure, pulsioni migrano da un territorio all'altro cambiando, nel passaggio, se stessi e lo scenario che li accoglie.<ref>Da [http://www.corriere.it/spettacoli/10_giugno_12/luttazzi_e481664e-762e-11df-9eaf-00144f02aabe.shtml ''Luttazzi, gag copiate: ma così fan tutti''], ''Corriere.it'', 12 giugno 2010.</ref>
*{{NDR|Su ''[[Neon Genesis Evangelion]]''}} Questo anime del 1995 sembra a prima vista simile a mille altre serie giapponesi. In realtà, l’ideatore e regista [[Hideaki Anno]] lavora sui cliché del genere robotico, caricandoli di nuovi e complessi significati. L’impatto è tale che in Giappone si citano a proposito dell’anime [[Sigmund Freud|Freud]] e [[Kierkegaard]] e per la prima volta l’animazione televisiva è considerata una forma d’arte. La serie coglie nel segno realizzando un approfondito ritratto della giovane generazione nipponica: i ragazzi giapponesi si riconoscono in [[Shinji Ikari|Shinji]], [[Rei Ayanami|Rei]] e [[Asuka Sōryū Langley|Asuka]], nel loro trascinarsi senza uno scopo, nella loro paura di crescere, nella loro disperata ricerca di approvazione. Di episodio in episodio l’atmosfera si fa sempre più cupa e angosciosa, grazie anche alla splendida regia di Anno, mentre parallelamente ai dilemmi esistenziali dei personaggi si dipana una trama complessa, che riguarda lo stesso futuro del genere umano, con riferimenti alla [[Bibbia]] e alla [[Cabala]] ebraica. I pericoli della scienza, utilizzata dall’uomo per perfezionare sé stesso, erano già stati affrontati ne ''[[Nadia - Il mistero della pietra azzurra|Il mistero della pietra azzurra]]'' dallo studio Gainax, fondato da Anno e da altri animatori nel 1984. Negli ultimi due episodi di ''Evangelion'', Anno si concentra sul percorso interiore di Shinji, uscito dal suo guscio e pronto ad affrontare il mondo e gli altri. Questo atipico finale ha lasciato perplessi i fan giapponesi, tanto che Anno ha realizzato un altro finale in due film per il grande schermo ancora inediti in Italia. La difficile età dell’adolescenza, affrontata in materia meno drammatica ma non per questo meno approfondita, è al centro anche di un altro anime targato Gainax-Anno, ''[[Le situazioni di Lui & Lei]]'', trasmesso sempre da MTV.<ref>Citato in ''Le Garzantine'', ''Televisione''.</ref>
*Sembra quasi un paradosso ma spesso si fa fatica a trovare un romanzo moderno o un film che sia più interessante di un buon [[serie televisiva|telefilm]]. C'è in giro, ad esempio, un'opera che rappresenti un viaggio metafisico fra i segreti del Male più avvincente di ''[[I segreti di Twin Peaks|Twin Peaks]]''?<ref>Da ''Prima lezione sulla televisione'', Laterza, [https://books.google.it/books?id=_hSODAAAQBAJ&pg=PT35 p. 35]. ISBN 88-581-0305-X</ref>
*Sembrerà paradossale, ma la cucina è solo un pretesto: la vera forza di «[[MasterChef Italia|Masterchef]]» è nella sua attenta costruzione, nella meticolosa miscela di tutti gli «ingredienti» narrativi. Le storie di un gruppo di personaggi, che da perfetti sconosciuti diventano persone per cui (e con cui) soffriamo, aspettando il verdetto delle prove. La perizia del montaggio, che miscela la frenesia delle gare con le riflessioni dei «confessionali», e ci fa dimenticare che, a differenza di altri talent, qui tutto si è già compiuto e non possiamo intervenire.<ref>Da ''[https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2011/dicembre/09/Ingredienti_narrativi_sale_Masterchef_co_9_111209082.shtml Ingredienti narrativi: il sale di Masterchef]'', ''Corriere della sera'', 9 dicembre 2011, p. 63.</ref>
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{{DEFAULTSORT:Grasso, Aldo}}
[[Categoria:Accademici italiani]]
[[Categoria:Critici televisivi italiani]]
[[Categoria:Giornalisti italiani]]