A. J. P. Taylor: differenze tra le versioni

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→‎Citazioni: Wilson e la "sua" Società delle Nazioni
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*Nel 1924 [[Benito Mussolini|Mussolini]] introdusse il grado di Maresciallo nell'esercito italiano, e il primo ad esserne insignito fu proprio Cadorna. Sebbene infatti il suo nome sia spesso associato alla [[Battaglia di Caporetto|disfatta di Caporetto]], bisognerebbe più giustamente riconoscere al generale il merito di aver salvato l'Italia. (1917, p. 141)
*L'impero asburgico si dissolse quasi contemporaneamente {{NDR|a quello ottomano}}: i due antichi nemici, divenuti alleati solo per mezzo della Germania e spinti dalla necessità di far fronte ad un comune avversario, scomparvero assieme nel limbo delle cose dimenticate. L'economia austriaca era in stato comatoso: i treni non viaggiavano più, le città erano prive di cibo e di carbone, bande di disertori vagavano per la campagna vivendo di saccheggi. (1918, p. 176)
*[...] Wilson, che si aspettava di dover costringere gli Alleati a inghiottire la sua [[Società delle Nazioni|Società {{NDR|delle Nazioni}}]], fu costretto a resistere ai loro tentativi di trasformarla in una realtà concreta. (Dopo: 1919, p. 187)
*Dopo mesi e mesi di lavoro, la conferenza {{NDR|Conferenza di pace di Parigi (1919-1920)}} riuscì finalmente a mettere insieme alla meglio la sicurezza collettiva, le indennità di guerra, la rapacità degli Alleati e la giustizia. La Germania fu disarmata: non avrebbe mai potuto avere aerei militari, né flotta, né carri armati, né cannoni di grosso calibro; un'apposita commissione alleata avrebbe controllato che quelle disposizioni venissero osservate. (Dopo: 1919, p. 190)
*Alla fine della guerra alcuni grandi economisti, come [[John Maynard Keynes|J. M. Keynes]], avevano predetto che il massimo problema del futuro sarebbe stato un impoverimento generale, poiché, a parer loro, la produttività mondiale era diminuita per sempre. Sbagliavano: di lì a dieci anni il problema numero uno dell'umanità divenne la sovrapproduzione. La guerra, invece di indebolire le risorse economiche, le aveva stimolate in modo eccessivo. (Dopo: 1919, p. 200)