Bettino Craxi: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Corretto: "Mitterrand"
Riga 6:
*In questa vicenda {{NDR|L'arresto di [[Mario Chiesa]]}}, purtroppo, una delle vittime sono proprio io. Mi preoccupo di creare le condizioni perché il Paese abbia un Governo che affronti gli anni difficili che abbiamo davanti e mi trovo un mariuolo che getta un'ombra su tutta l'immagine di un partito che a [[Milano]] in cinquant'anni, nell'amministrazione del Comune di Milano, nell'amministrazione degli enti cittadini – non in cinque anni, in cinquanta – non ha mai avuto un amministratore condannato per reati gravi commessi contro la pubblica amministrazione. (TG3, 3 marzo 1992)
*L'eurocomunismo è un po' come l'[[Fenice|araba fenice]]: che ci sia ciascun lo dice, dove sia nessun lo sa.<ref>Citando [[Pietro Metastasio]]: ''È la fede degli amanti | come l'Araba Fenice | che vi sia ciascun lo dice | ove sia nessun lo sa.''</ref><ref name=dAgostino/>
*{{NDR|A [[Pieter Willem Botha]]}} L'Italia, per la sua tradizione storica e per i valori che hanno ispirato il proprio ordinamento democratico, considera inaccettabili forme di organizzazione socio-politica fondate sullo sviluppo separato e sulla segregazione [...] Il governo italiano non può che ribadire la sua posizione di condanna del sistema dell'[[apartheid]] e della politica degli insediamenti forzati, che sono in stridente violazione della Carta delle Nazioni Unite.<ref>Citato in [http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1984/06/13/craxi-botha-italia-condanna-apartheid.html?ref=search ''Craxi a Botha 'L'Italia condanna l'apartheid''], ''la Repubblica'' 13 giugno 1986.</ref>
*La mia libertà equivale alla mia vita. ([[Epitaffi|Iscrizione sulla sua tomba]] nel cimitero cristiano di Hammamet, in Tunisia)<ref>In Massimo Pini, ''Craxi: una vita, un'era politica'', Mondadori, 2006, una descrizione della tomba: "Quella stessa terra d'Islam che lo aveva difeso, lo ospiterà sotto una semplice lastra di cemento dipinta di bianco, con le date della sua permanenza sulla Terra, e un libro aperto sul quale spiccano le parole: «La mia libertà equivale alla mia vita», e la sua firma". Come testimoniato dal figlio [[Bobo Craxi]] in ''Route El Fawara: Hammamet'', Sellerio, è una frase che "ha detto tante volte", riportata sulla tomba per sua stessa volontà, secondo quanto riporta la [http://www.archivionline.senato.it/scripts/GeaCGI.exe?REQSRV=REQPROFILE&REQCARDTYPE=24&ID=2058231342 Fondazione Bettino Craxi].</ref>
*Più sono le leggi, più sono i ladri.<ref name=dAgostino>[[Roberto D'Agostino]], ''Chi è, chi non è, chi si crede di essere'', Arnoldo Mondadori, 1988 ISBN 8804313757</ref>