Caparezza: differenze tra le versioni

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'''Etichetta''': Universal, 2017, prodotto da Caparezza.
 
*''Quando ascolto i miei coetanei sembrano più grandi, | è il vissuto che fa l'età non i compleanni.'' (da ''Prosopagnosia'', n. 1)
*''"Siccome immobile", sto sul palco del 5 maggio.''<ref>{{cfr}} [[Alessandro Manzoni]], ''Il cinque maggio'': «''Ei fu. Siccome immobile, | dato il mortal sospiro, |'' [...]».</ref> (da ''Prosopagnosia'', n. 1)
*''Cantavo per fuggire dal mondo in un solo slancio, | ora che cantare è il mio mondo, ne sono ostaggio.'' (da ''Prosopagnosia'', n. 1)
*''Non sono più lo stesso di un [[secondo]] fa, | nel mio caso, fidati, pure un secondo fa.'' (da ''Prosopagnosia'', n. 1)
*''Tanto per quanta fama ricevi, | avrà sempre più paganti la [[fontana di Trevi]].'' (da ''Prosopagnosia'', n. 1)
*''Non ha senso recitare la parte degli incompresi | con tutti dalla mia parte, con tutti così cortesi.'' (da ''Prosopagnosia'', n. 1)
*''Non mi riconosco più, prosopagnosia, | sto cantando ma il mio volto non è divertito, | quasi non capisco più quale brano sia, | ogni volta mi riascolto e sono risentito. | Un video di chirurgia ricorda a me stesso | che può essere sgradevole guardarsi dentro | fino a diventare oggetto del proprio disprezzo | e dire: "Sono io sputato quello nello specchio!"'' (da ''Prosopagnosia'', n. 1)
*''Nel buio di una galera dalle barre chiuse | non immaginiamo la catena ma le piume, | passano le guardie tra file di facce mute, | ci mordiamo lingue come capesante crude.'' (da ''Prisoner 709'', n. 2)
*''Il [[futuro]] sopprime colui che negli occhi lo guarda, è un basilisco.'' (da ''Prisoner 709'', n. 2)
*''[[Dike]], una dea per molti, un'angoscia per gli empi, | una benda sugli occhi che annoda coi lembi.'' (da ''La caduta di Atlante'', n. 3)
*''Lascio ogni ragazza, con questo mio corpo, afona | e tu sarai mia, ti voglio addosso, canfora, | posso darti il mondo, il mondo, non la metafora.'' (Atlante: da ''La caduta di Atlante'', n. 3)
*''Non sono di nessuno, nemmeno di Ulisse | e sono chiara e ferma come le stelle più fisse. | Usi la forza e la ricchezza per le tue conquiste? | Non sei più forte né più ricco, sei solo più triste.'' (Dike: da ''La caduta di Atlante'', n. 3)
*''Arretra adesso, barbaro! | Che tu sieda sul trono o sulla pietra dello scandalo, | a me interessa poco il tuo pianeta bello e vandalo, | piuttosto mi do fuoco, sto più lieta dentro il Tartaro!'' (Dike: da ''La caduta di Atlante'', n. 3)
*''Sono stufo dei drammi in tele, delle lamentele, delle star in depre, | del nero lutto di chi non ha niente a parte avere tutto.'' (da ''Ti fa stare bene'', n. 8)
*''Pare che il [[tumore|brutto male]] nasca spontaneo da un conflitto irrisolto, | vadano a dirlo a chi ha raccolto l'uranio dal conflitto in Kosovo.'' (da ''Ti fa stare bene'', n. 8)