Melissa Panarello: differenze tra le versioni

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*Ospitare la [[morte]] dentro il proprio corpo è quanto di più traumatico possa capitare nella vita di una donna. La scelta non è mai presa a cuor leggero, non è mai un frutto di una riflessione durata una notte. È una scelta ragionata e sofferta e, tuttavia, a volte necessaria.
*Io credo davvero che amare liberamente sia la forma più alta di [[libertà]], e che le unioni libere, le convivenze, le coppie di fatto non ledano la dignità di chi preferisce questo tipo di rapporto né quella di coloro che scelgono il matrimonio come sigillo alla propria unione. Non riesco a non pensare che, qualsiasi forma assuma, l'amore non è mai contrario alle leggi naturali, e che la natura ordina il mondo seguendo le leggi dell'amore.
*Ci chiamano giusti solo quando assecondiamo le speranze e i progetti dei potenti, della Chiesa ''in primis''. Ci chiamano giusti solo se consumiamo, solo se produciamo, solo se mettiamo al mondo dei figli che saranno anche loro consumatori e produttori. Non ci hanno mai chiamati giusti perché capaci di amare. La gente onesta non è solo quella che lavora, la gente onestàonesta è anche quella che intesse rapporti personali sinceri e privi di qualsiasi pregiudizio.
*Quel famoso [[Dio]] che mi aveva accompagnato durante l'infanzia, che sentivo come un peso ovunque andassi e qualsiasi cosa facessi, era improvvisamente scomparso durante i miei dodici anni, quando mi resi conto di non avere alcun bisogno di credere in qualcosa di superiore e divino, che mi bastava credere nella [[vita]] e nelle persone che mi circondavano e mi amavano di un amore terreno. Sentivo Dio persino in quelle voci di paese che additavano e demonizzavano le ragazze mie coetanee che conducevano una vita libera e libertina, vedevo Dio negli occhi strizzati della panettiera mentre entravo nel suo negozio mano nella mano con un ragazzo. Vedevo Dio nello sguardo morboso del barista che indugiava sulle cosce poco scoperte dalla gonna. Dio era amore ma anche disprezzo, un disprezzo che non sono riuscita a strapparmi dalla pelle tanto facilmente.
*Il sesso fa conoscere le bellezze e le brutture della vita, indistintamente. Il sesso è l'atto più intimo fra due persone che si concedono l'una all'altra mostrando di sé ora i lati positivi, ora quelli negativi. [...] Il sesso mi ha insegnato che cos'è la vita, mi ha detto come avrei dovuto affrontarla: non abbassare mai la cresta, continuare anche quando va tutto storto, essere determinata a inseguire sempre lo scopo che ti sei prefissa. E cercare, cercare, finché non avrai trovato quello che cercavi.