Melissa Panarello: differenze tra le versioni

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*Un adolescente desidera piacere, amare e lasciarsi amare, vivere con intensità tutte quelle piccole cose che in una giornata comune in una comune cittadina di provincia ti vengono offerte. L'unica cosa che potevamo fare in provincia, cardinale Ruini, era amare. L'unica cosa che potesse farci sentire vivi era darsi completamente all'altro, scivolare sotto le coperte insieme, mettere lo stereo ad alto volume perché i genitori nell'altra stanza non sentissero quanto baccano faceva l'amore.
*Un [[quindicenne]] non può frenare la corsa al piacere, non può tenere chiusa la porta del [[desiderio]], perché è nella sua natura rincorrere il piacere e desiderare le cose belle e soddisfacenti, e negare tutto questo equivale a negare la natura stessa dell'uomo che, per quanto lei possa giudicare discutibile, è talvolta un essere istintivo e poco razionale. E questo non è un sintomo di bestialità, è semplicemente uno degli ingredienti di cui è composto l'essere umano, le cui [[imperfezione|imperfezioni]] e fragilità non andrebbero né giudicate né mortificate, ma semplicemente accettate.
*Ospitare la [[morte]] dentro il proprio corpo è quanto di più traumatico possa capitare nella vita di una donna. La scelta non è mai presa a cuor leggero, non è mai un frutto di una riflessione durata una notte. La scelta non è mai presa a cuor leggero, non è mai frutto di una riflessione durata una notte. È una scelta ragionata e sofferta e, tuttavia, a volte necessaria.
*Io credo davvero che amare liberamente sia la forma più alta di [[libertà]], e che le unioni libere, le convivenze, le coppie di fatto non ledano la dignità di chi preferisce questo tipo di rapporto né quella di coloro che scelgono il matrimonio come sigillo alla propria unione. Non riesco a non pensare che, qualsiasi forma assuma, l'amore non è mai contrario alle leggi naturali, e che la natura ordina il mondo seguendo le leggi dell'amore.
*Ci chiamano giusti solo quando assecondiamo le speranze e i progetti dei potenti, della Chiesa ''in primis''. Ci chiamano giusti solo se consumiamo, solo se produciamo, solo se mettiamo al mondo dei figli che saranno anche loro consumatori e produttori. Non ci hanno mai chiamati giusti perché capaci di amare. La gente onesta non è solo quella che lavora, la gente onestà è anche quella che intesse rapporti personali sinceri e privi di qualsiasi pregiudizio.