Ninni Bruschetta: differenze tra le versioni

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*Posso dire che ognuno di noi è in grado di riconoscere il luogo in cui la propria individualità si adatta.<ref name=rep/>
*Tutta la politica siciliana è vecchia. Intrappolata in una classe gerontocomica. In Sicilia come in nessun altro posto turismo e cultura coincidono perfettamente. La Sicilia è il cuore dello spettacolo europeo e siccome lo spazio è il centro dell'opera d'arte noi dovremmo dedicarci solo a questo. E invece la cultura e il turismo in Sicilia seguono una politica di sottogoverno e le scelte artistiche sono affidate a funzionari pubblici che non solo non hanno le competenze, ma non hanno passione per il teatro. Noi, noi siciliani, rappresentiamo un'egemonia nazionale.<ref name=rep/>
 
==''Manuale di sopravvivenza dell'attore non protagonista''==
===[[Incipit]]===
Se c'è una cosa che ho imparato facendo questo mestiere, è di non fare mai previsioni. Ho girato cose che sapevano di sfiga lontano un miglio e che poi invece si sono rivelate un successo. E viceversa. Ho capito molto rapidamente che il pubblico è una variabile incontrollata e che tutto ciò che succede al di là dello schermo è imprevedibile, del tutto privo di regole. Se non fosse per questo, mi accingerei a scrivere il Requiem della fiction italiana che, a naso, sembrerebbe crollata, deceduta improvvisamente negli ascolti e soprattutto nella qualità. Dopo le saghe mafiose, il terrorismo, il falso patriottismo, dopo aver proposto in tutte le salse le scuole e gli adolescenti, dopo aver decretato il declino dello sceneggiato in costume, dopo i papi, i santi, i preti, dopo gli instant movie non riusciti, fino ad arrivare alla satira della fiction stessa, cosa altro ci potrà essere?
 
===Citazioni===
*''[[Boris]]'' è stato il più grande successo della mia vita professionale, anche se non tutti sanno di cosa stia parlando. Sì, è così. Certe volte, quando i fan delle grandi serie che vanno sulle TV generaliste (''Distretto di polizia'', ''Squadra antimafia'', ''Fuoriclasse'' ecc...) mi fermano per strada, non sanno neppure cosa sia ''Boris'', non lo hanno mai visto, addirittura non ne hanno mai sentito parlare. So che per chi lo ha amato può sembrare assurdo: a loro sembra che l'unica serie TV del mondo sia quella! In verità, ''Boris'' ha creato un pubblico che non è un vero e proprio pubblico televisivo, ma è enorme e dura nel tempo. È stata la prima serie italiana a passare in streaming e si è distanziata dagli altri prodotti tanto quanto li ha stigmatizzati. Insomma, se non lo avete visto, sappiate che ''Boris'' è una serie prodotta e, inizialmente, trasmessa da Fox, ambientata in un set televisivo, che mette in croce tutta la TV italiana, svelandone ogni vizio e miseria, senza alcuna pietà.
*Al di là dei suoi meriti, dell'indiscutibile qualità e della sagacia dei suoi autori, Boris è lo specchio di un mondo malato in cui siamo abituati a vivere e che non ci interessa più cambiare. Se un giorno un poeta trovava confortante il "guardar da riva il naufragar altrui", adesso sembra che ci piaccia e ci diverta guardare anche il nostro, di naufragio.
*Anche al concerto del primo maggio ''Boris'' ha dichiarato di non essere un prodotto di nicchia, ma un racconto che è arrivato molto, ma molto più lontano di quanto nessuno si aspettasse. ''Boris'' ha aperto il futuro del mercato televisivo, perché la sua diffusione sul web ne ha tracciato, in modo nuovo e inusuale, un successo diluito nel tempo, che non ha ancora esaurito la propria efficacia.
 
==Note==
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*''[[Squadra antimafia - Palermo oggi]]'' (2009-2010)
*''[[La mafia uccide solo d'estate]]'' (2013)
 
==Bibliografia==
*Ninni Bruschetta, ''[https://books.google.it/books?id=hu0PCwAAQBAJ Manuale di sopravvivenza dell'attore non protagonista]'', Fazi Editore. ISBN 88-7625-968-6
 
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