Dacia Maraini: differenze tra le versioni

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===Citazioni===
*A volte ci si sfama anche con gli occhi [...]. (pp. 15-16)
*In quell'occasione scoprii che la cosiddetta "[[molestie sessuali|molestia sessuale]]" da parte degli adulti sui bambini era una cosa comunissima, ben conosciuta a tutte o quasi tutte le bambine. Le quali spesso tacciono per il resto della vita, impaurite dalle minacce, dalle esortazioni degli uomini che le hanno portate negli angoli bui. Sentendosene in colpa, sempre, quasi fossero state loro ad allungare le mani, a concepire pensieri proibiti, a forzare la volontà ancora incerta degli uomini anziché il contrario. Alle prese, una volta svelato il fatto, con madri incredule e portate ad addossare tutte le colpe alle figlie anziché ai mariti, agli amanti, ai cugini, ai fratelli, agli amici di famiglia.<br />Tale è la rimozione che alcune proprio se lo dimenticano, ma sul serio e ci vogliono anni di analisi per tirarlo fuori. [...]<br />Sapere che non era una esperienza solitaria e isolata, che c'era dietro un metodo, delle tecniche sempre simili per tenere in silenzio le bambine, chiuse dentro i loro segreti "sporchi" come se fossero le garanti della tentennante felicità familiare, è stato un sollievo e una fonte di conoscenza reciproca, l'inizio di un discorso comune sulla violenza antica del mondo dei padri che hanno sempre considerato proprio diritto, per sorte familiare, la proprietà e la manipolazione delle femmine di casa. (pp. 46-47)
*Capivo che la poesia non era molto diversa da quei rompicapi di geometria che la prima volta mi lasciavano la bocca amara. Invece poi, nello scoprirne i meccanismi nascosti, ero presa da una euforia senza nome.<br />Era la divisione inaspettata dello spazio, le regole che questa divisione si dava, il suo sottrarsi e moltiplicarsi sotto gli occhi stupiti, dentro misure che combaciavano perfettamente. Era questa sorpresa formale che mi prendeva alla gola. Perché una parola può suscitare allegria, ilarità, pace, se composta con un'altra parola in un modo che ogni volta è diverso e imprevedibile nonostante il loro stare dentro le regole convenzionali del linguaggio? (pp. 63-64)
*Ribadendo che ogni rappresentazione, in quanto tale, contiene in sé delle verità che la verità conclamata non dice, non svela. (p. 77)