Danijel Žeželj: differenze tra le versioni

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==Citazioni di Danijel Žeželj==
*Amo le [[città]], le [[strada|strade]], gli edifici, le finestre, i balconi, i [[muro|muri]], le strutture… La città è un concentrato di energia umana sul punto di esplodere. È lo scontro tra il [[senilità|vecchio]] e il [[nuovo]], dove [[passato]], [[presente]] e [[futuro]] sono compressi in un blocco unico. L’[[architettura]] per me è un simbolo. Rappresenta lo spirito del tempo, pietrificato nei muri e nelle finestre, fluido invisibile racchiuso nella pietra da misure, proporzioni e forme: gli edifici sono dei perfetti romanzi fatti di pietre e spazi vuoti… ma alla fine è l’energia umana, sono le [[vita|vite]] vissute dietro queste pareti che conferiscono loro bellezza.<ref>{{cita web|url=http://www.fucinemute.it/1999/05/oltre-la-citta-del-sole/}}</ref>
 
*I [[sogni]] sono proiezioni dei nostri desideri o riflessi delle nostre [[sconfitta|sconfitte]], delle nostre [[paura|paure]]. Quando siamo svegli, siamo costretti ad occuparci di quei desideri, sconfitte, speranze, frustrazioni. Dobbiamo confrontarci con esse, combatterle, accettarle. È molto più aspro, fisico e brutale che in sogno.<ref>{{cita web|url=https://www.lospaziobianco.it/the-dream-is-mightier-than-the-gravity-danijel-zezelj/}}</ref>
 
*Innanzitutto credo che siamo tutti [[solitudine|soli]]. Allontanandoci dalla nostra solitudine possiamo interagire con gli altri. Per quanto possiamo espandere la nostra prospettiva personale, la nostra [[esperienza]], la nostra conoscenza, vediamo sempre il mondo con gli stessi due [[occhi]], i nostri occhi. È insieme benedizione e maledizione, prigione e giungla. Tuttavia negli ultimi tempi ci completiamo solo con l’[[amore]] di e per qualcun altro, sebbene anche questa concezione stia mutando, evolvendo. Nulla rimane uguale per sempre e nulla è assoluto, tranne il [[cambiamento]]. Di modo che ci troviamo sempre in lotta per rimanere sulla superficie della corrente selvaggia, aggrappandoci alle rocce, affannandoci per respirare, ridendo e piangendo e sperando di raggiungere quel grande mare blu che è calmo e infinito… O forse no… Non lo so, non ci sono mai stato. Anche se lo sogno spesso.<ref>{{cita web|url=http://www.fucinemute.it/1999/05/oltre-la-citta-del-sole/}}</ref>
 
*Le [[parole]] sono solo uno degli elementi del linguaggio espressivo dei [[fumetti]], così come del linguaggio espressivo in generale. Come ha scritto da qualche parte [[Antonin Artaud]], “Non è stato provato che le parole siano il miglior modo di comunicare“. Alcune idee, [[pensieri]], [[emozioni]] non possono essere spiegate o tradotte in parole, devi usare altri metodi. Qualche volta l’assenza delle parole può dire più della loro presenza.<ref>{{cita web|url=https://www.lospaziobianco.it/the-dream-is-mightier-than-the-gravity-danijel-zezelj/}}</ref>
 
*Non ci crederete, ma le [[immagine|immagini]] hanno un forte impatto anche senza le [[parole]]. Il metodo della narrazione deve essere determinato da ciò che l’autore sta cercando di comunicare, dal contenuto, l’umore, l’atmosfera e la necessità di espressione.<ref>{{cita web|url=https://albertinipierangela.altervista.org/danijel-zezelj-un-tratto-totalmente-umano-e-vivo/e}}</ref>
 
==Citazioni su Danijel Žeželj==