Filippo Tommaso Marinetti: differenze tra le versioni

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===Citato in [[Giordano Bruno Guerri]], ''Filippo Tommaso Marinetti''===
*{{NDR|Su [[Gabriele d'Annunzio]]}} Nei suoi versi c'è una triplice fonte di suoni, di profumi e colori che immergono il lettore in una riserie meravigliosa di cui si potrebbe trovare l'equivalente soltanto riunendo le qualità speciali di un [[Charles Baudelaire|Beaudelaire]], di un [[Paul Verlaine|Verlaine]], di uno [[Percy Bysshe Shelley|Shelley]], di uno [[Algernon Swinburne|Swinburne]]. (da ''Les Dieux s'en vont, d'Annunzio reste'', ''Corriere della sera'', febbraio 1907; p. 51)
*{{NDR|Su [[Gabriele d'Annunzio]]}} Una violenta simpatia mi obbliga sempre ad ammirare in lui il prestigioso seduttore, l'ineffabile discendente di Casanova e Cagliostro e di tanti avventurieri italiani, di cui restano leggendari l'astuzia, il coraggio vittorioso e l'infaticabile strategia diplomatica. (da ''Les Dieux s'en vont, d'Annunzio reste'', ''Corriere della seraSera'', febbraio 1907; p. 51)
*Bisogna ad ogni costo combattere [[Gabriele d'Annunzio]], perché egli ha raffinato con tutto il suo ingegno, i quattro veleni intellettuali che noi vogliamo assolutamente abolire:<br />1º la poesia morbosa e nostalgica della distanza e del ricordo;<br /> 2º il sentimentalismo romantico grondante di chiaro di luna, che si eleva verso la Donna-Bellezza ideale e fatale;<br /> 3º l'ossessione della lussuria, col triangolo dell'adulterio, il pepe dell'incesto e il condimento del peccato cristiano;<br /> 4º la passione professorale del passato e la mania delle antichità e delle collezioni. (da ''Noi rinneghiamo i nostri maestri simbolisti ultimi amanti della luna''; pp. 53-sg.)
*{{NDR|Su [[Gabriele d'Annunzio]]}} Un Montecarlo di tutte le letterature. (p. 54)
*{{NDR|I [[critico|critici]]}} sono un utile termometro anale. (citato in p. 70)
*{{NDR|[[Adolf Hitler]]}} Riassunto di [[baffi]] e visiera. (da ''Aeropoema del Golfo della Spezia''; p. 235)
 
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==''Guerra sola igiene del mondo''==
===Citazioni===
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*La [[guerra]] è l'unico timone di profondità della nuova vita aeroplanica che prepariamo. La Guerra, futurismo intensificato, non ucciderà mai la Guerra, come sperano i passatisti, ma ucciderà il [[passatismo]]. La Guerra è la sintesi culminante e perfetta del [[progresso]] (velocità aggressiva + semplificazione violenta degli sforzi verso il benessere). La Guerra è un'imposizione fulminea di coraggio, di energia e d'intelligenza a tutti. Scuola obbligatoria d'ambizione e d'eroismo; pienezza di vita e massima libertà nella dedizione alla patria. […] La Guerra ringiovanirà l'Italia, l'arricchirà d'uomini d'azione, la costringerà a vivere non più del passato, delle rovine e del dolce clima, ma delle proprie forze nazionali.
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*Nessuna [[opera d'arte|opera]] che non abbia un carattere aggressivo può essere un capolavoro.
*Noi siamo sul promontorio estremo dei secoli!.. Perchè dovremmo guardarci alle spalle, se vogliamo sfondare le misteriose porte dell’dell'[[Impossibile]]? Il [[Tempo]] e lo [[Spazio (fisica)|Spazio]] morirono ieri. Noi viviamo già nell’assolutonell'assoluto, poichè abbiamo già creata l’eternal'eterna [[velocità]] onnipresente.
 
*Noi vogliamo glorificare la [[guerra]] – sola igiene del mondo – il militarismo, il patriottismo, il gesto distruttore dei libertari, le belle idee per cui si muore e il disprezzo della donna.
 
*Noi vogliamo distruggere i [[musei]], le [[biblioteche]], le [[accademia|accademie]] d'ogni specie, e combattere contro il moralismo, il femminismo e contro ogni viltà opportunistica o utilitaria.
*Noi canteremo le grandi folle agitate dal [[lavoro]], dal [[piacere]] o dalla sommossa: canteremo le maree multicolori e polifoniche delle rivoluzioni nelle capitali moderne; canteremo il vibrante fervore notturno degli arsenali e dei cantieri incendiati da violente lune elettriche; le stazioni ingorde, divoratrici di serpi che fumano; le officine appese alle nuvole pei contorti fili dei loro fumi; i ponti simili a ginnasti giganti che scavalcano i fiumi, balenanti al sole con un luccichio di coltelli; i piroscafi avventurosi che fiutano l’orizzontel'orizzonte, le [[Locomotiva|locomotive]] dall’ampiodall'ampio petto, che scalpitano sulle rotaie, come enormi cavalli d’acciaiod'acciaio imbrigliati di tubi, e il volo scivolante degli [[Aeroplano|aereoplani]], la cui elica garrisce al vento come una bandiera e sembra applaudire come una folla entusiasta.
 
*È dall'[[Italia]], che noi lanciamo pel mondo questo nostro manifesto di violenza travolgente e incendiaria, col quale fondiamo oggi il Futurismo perche vogliamo liberare questo paese dalla sua fetida cancrena di professori, d'archeologhi, di ciceroni e d'antiquarii.
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1. Perché mi offriva un modo giovanile di cominciare una giornata [[Isola di Capri|caprese]] piena di lunghe arrostiture al sole, tuffi a capo fitto nelle liquide turchesi delle grotte verso cieli inabissati, conversazioni immense colla [[Futurismo|futurista]] Benedetta mentre allatta la nostra pupa rumorista;
 
2. Perché volevo rivivere il mio collegio dei gesuiti in [[Alessandria d'Egitto|Alessandria d’Egittod'Egitto]]; i giochi rissosi dei compagni arabi, greci, negri, olandesi sotto le palme, banani, bambú, e quel vano di finestra invaso dalle gaggie dove traducevo La Germania di [[Publio Cornelio Tacito|Tacito]] in francese, mangiando hallaua e compenetrando nel sogno la nevosa [[Foresta Nera]] e gli ulivi d’d'[[Italia]] gesticolanti nel sole;
 
3. Perché la nostra passione futurista per la sintesi ci permette di gustare ancora [[Publio Cornelio Tacito|Tacito]] senza essere soffocati dalla ripugnante polvere del passato;
 
4. Perché [[Tacito]], maestro di concisione sintesi e intensificazione verbale, è lo scrittore latino più [[Futurismo|futurista]] e molto più [[Futurismo|futurista]] dei maggiori scrittori moderni. Ad esempio: [[Gabriele D'Annunzio|Gabriele d’Annunziod'Annunzio]].
 
5. Per dimostrare che la creazione delle parole in libertà non proviene da ignoranza delle origini della nostra lingua;
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6. Perché la visione imperiale della Germania fissata da [[Publio Cornelio Tacito|Tacito]] è tuttora politicamente istruttiva e ammonitrice;
 
7. Perché la brevità dell’operadell'opera mi permetteva di realizzare una traduzione precisa e viva;
 
8. Perché gli scrittori italiani ammirino la virile concisione Tacitiana, sorella di quella sintesi plastica della lingua italiana da noi propagandata e realizzata colla rivoluzione [[Futurismo|futurista]] delle parole in libertà e dello stile parolibero, contro la prolissità decorativa del verso e del periodo;
 
9. Perché venga dimostrata l’assurditàl'assurdità dell’insegnamentodell'insegnamento scolastico latino, basato su traduzioni scialbe, errate e su cretinissime spiegazioni di professori abbrutiti, tarli di testi e teste. Un efficace insegnamento della letteratura latina esige traduttori ispirati quanto i latini tradotti, e interpreti sensibili capaci di trasfondere la vita del genio. Se ciò non è possibile, urge rimpiazzare le ore di [[Lingua latina|Latino]] idiotizzato con ore di [[Meccanica]] e Estetica della Macchina, questa essendo oggi l’idealel'ideale maestra di ogni veloce intelligenza sintetica e di ogni vita potentemente patriottica.
 
==Citazioni su Filippo Tommaso Marinetti==
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==Bibliografia==
*Filippo Tommaso Marinetti, ''Contro il Papato e la mentalità cattolica, serbatoi di ogni passatismo'', Spes-Salimbeni, Firenze, 1919. ([http://www.fiammacanicatti.it/libri/Marinetti%20-%20Futurismo.pdf Disponibile su Fiammacanicatti.it])
 
*[[Giordano Bruno Guerri]], ''Filippo Tommaso Marinetti'', Arnoldo Mondatori editore, Milano, 2010. ISBN 978-88-04-59568-7
*Filippo Tommaso Marinetti, ''Contro il Papato e la mentalità cattolica, serbatoi di ogni passatismo'', Spes-Salimbeni, Firenze, 1919. ([http://www.fiammacanicatti.it/libri/Marinetti%20-%20Futurismo.pdf Disponibile su Fiammacanicatti.it])
*Filippo Tommaso Marinetti, ''Guerra sola igiene del mondo'', Edizioni Futuriste di Poesia, Milano, 1915.
*Filippo Tommaso Marinetti, ''[//archive.org/details/imanifestidelfut00mariuoft Manifesto del futurismo]'' in AA.VV., ''Manifesti del futurismo'', Lacerba, Firenze, 1914. ([//archive.org/details/imanifestidelfut00mariuoft Disponibile su Internet Archive])
*Filippo Tommaso Marinetti, ''Manifesto tecnico della letteratura futurista'', 1912 in ''[http://books.google.it/books?id=l11bhocmB3oC F. T. Marinetti futurista]'', Guida Editori, Napoli, 1977. ISBN 8870423026 ([http://books.google.it/books?id=l11bhocmB3oC Anteprima su Google Libri])
*Filippo Tommaso Marinetti, ''[//www.archive.org/details/rebaldoriatraged00mariuoft Re Baldoria, tragedia satirica in quattro atti, in prosa]'', Fratelli Treves, Milano, 1920. ([//www.archive.org/details/rebaldoriatraged00mariuoft Disponibile su Internet Archive])
*[[Publio Cornelio Tacito|Tacito]], ''Germania'', traduzione di Filippo Tommaso Marinetti, 1928. ([[s:Prefazione_alla_Germania_di_Tacito|Disponibile su wikisource]])
 
==Altri progetti==
{{interprogetto|s=Autore:Filippo Tommaso Marinetti|w|commons|testo=Manifesto del futurismo|testo_preposizione=del|testo_etichetta=''Manifesto del futurismo''}}
===Opere===
{{Pedia|Les Dieux s'en vont, D'Annunzio reste||(1903-1907)}}