Silvio Bertoldi: differenze tra le versioni

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→‎Citazioni: "il matto di Dovia"
→‎Citazioni: tolgo la nota NDR (dal contesto è evidente che si parli di Mussolini)
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===Citazioni===
*[[Ateismo|Ateo]] {{NDR|[[Benito Mussolini|Mussolini]]}} non giurerei che sia stato, piuttosto uno dei tanti cristiani e cattolici per nascita e per abitudine. Fu sicuramente un indifferente e se dentro di sé ebbe dei turbamenti, dei dubbi, non furono di carattere religioso. Si aggiunga che nutriva le radicali superstizioni popolari romagnole contro i preti e le tonache in genere: anche negli anni dello splendore, anche in momenti di grande impegno sociale o in situazioni pubbliche di rilevo, fu osservato far gesti e atti di scongiuro disdicevolissimi, perché noti a chiunque tanto più suscitatori di meravigliate perplessità se veduti compiere da un capo del governo. E tutto ciò perché, d'un tratto, aveva notato un prete. (Capitolo I, p. 8)
*In collegio chiamavano lui «il matto di Dovia», o il «ragazzaccio di Predappio», o perfino, alla romagnola «l'omazz», l'omaccione; e lui (e i suoi amici) chiamavano il collegio «la repoblica ad Frampul», la repubblica di Forlimpopoli, come per dire che ci comandavano loro e basta. (Capitolo II, p. 17)