Simone de Beauvoir: differenze tra le versioni

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[[Immagine:Beauvoir_Sartre_-_Che_Guevara_-1960_-_Cuba.jpg |thumb|upright=1.5|Beauvoir con Sartre e Che Guevara]]
'''Simone Lucie-Ernestine-Marie-Bertrand de Beauvoir''' (1908 – 1986), scrittrice, saggista e filosofa francese.
 
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*Donne non si nasce, lo si diventa. Nessun destino biologico, psichico, economico definisce l'aspetto che riveste in seno alla società la [[Maschio e femmina|femmina]] dell'uomo; è l'insieme della storia e della civiltà a elaborare quel prodotto intermedio tra il [[Maschio e femmina|maschio]] e il castrato che chiamiamo donna. (2008)
*Non ci sono madri «snaturate» poiché l'[[amor materno|amore materno]] non ha niente di naturale: ma, appunto per questo, ci sono delle cattive madri. È una delle grandi verità che la psicanalisi ha rivelato, è il pericolo che costituiscono per il bambino i genitori «normali». I complessi, le ossessioni, le nevrosi di cui soffrono gli adulti hanno la loro radice nel passato familiare; i genitori che hanno i loro conflitti, i loro problemi, i loro drammi, sono la compagnia meno desiderabile per il bambino. (2008)
*C'è una strana malafede nel conciliare il disprezzo per le donne con il rispetto di cui si circondano le madri. È un [[paradossi dai libri|paradosso]] criminale negare alla donna ogni attività pubblica, precluderle la carriera maschile, proclamare la sua incapacità in tutti i campi, e affidarle l'impresa più delicata e più grave: la formazione di un essere umano. Ci sono molte donne a cui i costumi, la tradizione negano ancora educazione, cultura, responsabilità, attività, che sono privilegio degli uomini e nelle cui braccia, ciò nonostante, si mettono senza scrupoli i figli, come prima le si consolava con delle bambole della loro inferiorità nei confronti dei maschi; si impedisce loro di vivere; in compenso, si permette loro di giocare con bambole di carne e d'ossa. Bisognerebbe che la donna fosse perfettamente felice o che fosse una santa per resistere alla tentazione di abusare dei suoi diritti. (2008)
*Certamente, se si mantiene una casta in stato d'inferiorità, essa rimane inferiore: ma la libertà può spezzare il cerchio: si lascino votare i negri, essi diventano degni del voto; si affidino alla donna delle responsabilità, essa sa assumerle; ma non si può aspettarsi dagli oppressori un movimento gratuito di generosità; talora la rivolta degli oppressi, talora la stessa evoluzione della casta privilegiata crea situazioni nuove; così gli uomini si sentono indotti, nel loro stesso interesse, a emancipare parzialmente le donne: esse non devono fare altro che seguire la loro ascesa, e i successi che ottengono le incoraggiano in questo senso; sembra più o meno certo che prima o poi raggiungeranno una perfetta eguaglianza economica e sociale che porterà con sé una metamorfosi interiore. (2008)
*Chi ha interesse a perpetuare il presente, versa sempre qualche lacrima sul magnifico passato che sta per scomparire, senza accordare un sorriso al giovane avvenire. (2008)