Stefano Rodotà: differenze tra le versioni

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*La [[conoscenza]] è la via non solo per acquisire valore aggiunto sul mercato, è in primo luogo la libera costruzione della personalità di ciascuno di noi.<ref name=sinistra/>
*La [[salute]] non è più soltanto, ce lo dice l'Organizzazione Mondiale della Sanità, assenza di malattia, ma pienezza del vivere nel senso che è ciò che ci appartiene dal punto di vista fisico, psichico e sociale.<ref name=sinistra/>
*Nel momento in cui votavano definitivamente la legge sul [[pareggio di bilancio]], ai parlamentari era stato chiesto di non farlo con la maggioranza dei due terzi, lasciando così ai cittadini la possibilità di esprimere la loro opinione con un referendum. Il saggio invito non è stato raccolto, anzi si è fatta una indecente strizzata d’occhio invitando a considerare le molte eccezioni che consentiranno di sfuggire al vincolo del pareggio, così mostrando in quale modo siano considerate oggi le norme costituzionali. Privati della possibilità di usare il referendum, i cittadini — questa è la proposta — dovrebbero raccogliere le firme per una legge d’iniziativa popolare che preveda l’obbligo di introdurre nei bilanci di previsione di Stato, regioni, province e comuni una norma che destini una quota significativa della spesa proprio alla garanzia dei diritti sociali, dal lavoro all’istruzione, alla salute, com’è già previsto da qualche altra costituzione. Non è una via facile ma, percorrendola, le lingue tagliate dei cittadini potrebbero almeno ritrovare la parola.<ref>[https://keynesblog.com/2013/04/17/rodota-col-pareggio-di-bilancio-keynes-e-stato-reso-incostituzionale/ Rodotà: “Col pareggio di bilancio, Keynes è stato reso incostituzionale” ]</ref>
Il saggio invito non è stato raccolto, anzi si è fatta una indecente strizzata d’occhio invitando a considerare le molte eccezioni che consentiranno di sfuggire al vincolo del pareggio, così mostrando in quale modo siano considerate oggi le norme costituzionali. Privati della possibilità di usare il referendum, i cittadini — questa è la proposta — dovrebbero raccogliere le firme per una legge d’iniziativa popolare che preveda l’obbligo di introdurre nei bilanci di previsione di Stato, regioni, province e comuni una norma che destini una quota significativa della spesa proprio alla garanzia dei diritti sociali, dal lavoro all’istruzione, alla salute, com’è già previsto da qualche altra costituzione. Non è una via facile ma, percorrendola, le lingue tagliate dei cittadini potrebbero almeno ritrovare la parola.
*Aggiungo che proprio questa vicenda {{NDR|la rielezione di [[Giorgio Napolitano]]}} ha smentito l'immagine di un [[MoVimento 5 Stelle|Movimento]] tutto autoreferenziale, arroccato. Ha pubblicamente e ripetutamente dichiarato che non ero il candidato del Movimento, ma una personalità (bontà loro) nella quale si riconoscevano per la sua vita e la sua storia, mostrando così di voler aprire un dialogo con una società più larga. La prova è nel fatto che, con sempre maggiore chiarezza, i responsabili parlamentari e lo stesso [[Beppe Grillo|Grillo]] hanno esplicitamente detto che la mia elezione li avrebbe resi pienamente disponibili per un via libera a un governo. Questo fatto politico, nuovo rispetto alle posizioni di qualche settimana fa, è stato ignorato, perché disturbava la strategia rovinosa, per sé e per la democrazia italiana, scelta dal [[PD|Pd]]. E ora, libero della mia ingombrante presenza, forse il Pd dovrebbe seriamente interrogarsi su che cosa sia successo in questi giorni nella società italiana, senza giustificare la sua distrazione con l'alibi del Movimento 5Stelle e con il fantasma della Rete.<ref>Da ''[http://www.repubblica.it/politica/2013/04/22/news/lettera_rodot-57201730/ Sono e resto un uomo di sinistra]'', ''repubblica.it'', 22 aprile 2013.</ref>
*Un principio inaccettabile per la [[sinistra]] è la riduzione della persona a ''homo oeconomicus'', che si accompagna all'idea di mercato naturalizzato: è il mercato che vota, decide, governa le nostre vite. Ne discende lo svuotamento di alcuni diritti fondamentali come istruzione e salute, i quali non possono essere vincolati alle risorse economiche. Allora occorre tornare alle parole della triade rivoluzionaria, eguaglianza, libertà e fraternità, che noi traduciamo in [[solidarietà]]: e questa non ha a che fare con i buoni sentimenti ma con una pratica sociale che favorisce i legami tra le persone. Non si tratta di ferri vecchi di una cultura politica defunta, ma di bussole imprescindibili. Alle quali aggiungerei un'altra parola-chiave fondamentale che è dignità.<ref name=Fiori>Dall'intervista di Simonetta Fiori, ''Stefano Rodotà: "Dignità, la parola chiave", ''la Repubblica'', 23 luglio 2013; riportata su ''[http://temi.repubblica.it/micromega-online/rodota-eccome-se-esiste-la-differenza-fra-destra-e-sinistra/?printpage=undefined MicroMega]''.</ref>