Julien Green: differenze tra le versioni

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*Rileggere il proprio diario significa rovesciare la clessidra; la sabbia ridiscende, la sabbia è la stessa, la clessidra è la stessa, e tutto è diverso. (dalla nota di diario del 23 giugno 1941, p. 86)
*Quanto c'è di più profondo nel nostro pensiero rimane pressoché incomunicabile. A volte l'amore indovina, ma è privilegio dell'amore e soltanto dell'amore. Ecco il mezzo di cui Dio si serve per attrarci a sé, poiché lui è il solo che ci comprenda in maniera assoluta. Parlare a un uomo significa gettare un ponte sopra un abisso, ma dall'altra parte dell'abisso c'è una strada che prolunghi la linea del ponte? Molto di rado. (dalla nota di diario del 25 giugno 1941, pp. 90-91)
*Nel canto XI {{NDR|del [[Divina Commedia|Purgatorio]]}}, la parafrasi del ''Pater'' è d'una bellezza che ha del prodigioso; il linguaggio umano si eleva d'un tratto a un'altezza che noi non raggiungiamo più; si direbbe che la grazia {{sic|inebbrii}} tale linguaggio, ma d'un'ebbrezza divina che conserva tutta la sua lucidità. Manca a [[Dante Alighieri|Dante]] il balbettamento del mistico che esce dall'estasi; questo uomo cammina nell'azzurro come su una strada. (dalla nota di diario del 27 giugno 1941, p. 92)
*Passata gran parte del pomeriggio alla ''Pratt Library''. Mi piacciono queste grandi sale ove regna lo studio. Una [[biblioteca]] è il punto di confluenza di tutti i sogni dell'umanità. (dalla nota di diario del 19 settembre 1941, pp. 113-114)
*Gli uomini del [[Rinascimento]] credevano di esumare soltanto delle statue greche o romane. Quello che essi esumavano, invece, era il corpo umano che il Medioevo aveva voluto sotterrare a forza di preghiere e di mortificazioni. Il Rinascimento ha dissotterrato il Vecchio Uomo. (dalla nota di diario del 21 novembre 1941, p. 134)