Divina Commedia: differenze tra le versioni

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scorporo da Dante Alighieri
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*La Commedia ha rappresentato l'unità fisica, etica e politica del cosmo scolastico-cristiano in un'epoca in cui essa cominciava a perdere la sua invulnerabilità ideologica: l'atteggiamento concettuale di Dante è quello difensivo di un conservatore e la sua lotta tende alla riconquista di ciò che è già perduto. ([[Erich Auerbach]])
*La "Commedia" non è un'opera, è un lungo monologo che mette il lettore di fronte a scelte radicali legate alla tragedia dello stare al mondo e alla speranza di salvezza. ([[Vittorio Sermonti]])
*La ''Divina Commedia'' è il libro più giustificabile, più limpido, più grande, più straordinario di tutte le letterature; ma non di dopo Dante, anche di prima. ([[Roberto Benigni]])
*Nell'origin sua la [[poesia]] è la scienza delle umane e divine cose, convertita in immagine fantastica ed armoniosa.<br/>La quale immagine noi, sopra ogn'altro poema italiano ravvisiamo vivamente nella Divina Commedia di Dante, il quale s'innalzò al sommo nell'esprimere, ed alla maggior vivezza pervenne, perché più largamente e più profondamente d'ogni altro nella nostra lingua concepiva: essendo la locuzione immagine dell'intelligenza, da cui il favellare trae la forza e il calore. E giunse egli a sì alto segno d'intendere e profferire, perché dedusse la sua scienza dalla cognizione delle cose divine, in cui le naturali, e le umane e civili, come in terso cristallo, riflettono... ([[Giovanni Vincenzo Gravina]])
 
*Quando si parla della ''Divina Commedia'' o di Dante, bisogna non tanto capire, perché è semplice anche se non è sempre facile. Come è semplice l'universo, la musica di Bach: semplice ma non facilissima. È tutto vero; siamo lì, è come una rosa. ([[Roberto Benigni]])
===[[Roberto Benigni]]===
*Dante ci fa entrare in quello che solo l'intelligenza è in grado di cercare ma, da sola, non è capace di trovare. La sua forza è essere profondamente laico. Non ha atteggiamenti pappalardeschi, come direbbe lui, da falsi devoti. È religioso senza essere mai pretesco, bigotto. Non si rivolge a Dio, alla Madonna, ai santi. Si rivolge alle Muse, ad Apollo. Il suo universo è la poesia. Si può leggere la Divina commedia senza credere in Dio, ma non senza conoscere il cristianesimo.
*Dopo la Divina Commedia c'è di più Dio. C'è proprio, lo si sente, lo si vede. Tutto ciò che è bello è vicino a Dio. È proprio la bellezza che ci porta vicino a Dio. Ci ha portato quasi a guardarlo, a vederlo.
*La ''Divina Commedia'' è il libro più giustificabile, più limpido, più grande, più straordinario di tutte le letterature; ma non di dopo Dante, anche di prima. ([[Roberto Benigni]])
*Perché non ho scritto ''La Divina Commedia''? Perché non c'ho pensato.
*Quando si parla della ''Divina Commedia'' o di Dante, bisogna non tanto capire, perché è semplice anche se non è sempre facile. Come è semplice l'universo, la musica di Bach: semplice ma non facilissima. È tutto vero; siamo lì, è come una rosa. ([[Roberto Benigni]])
 
==Note==