Alberto Ronchey: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
→‎Citazioni: l'Africa: il continente "ostacolo"
→‎Citazioni: la dottrina taoista
Riga 21:
 
*A grandi linee, l'ideologia di [[Jawaharlal Nehru|Nehru]] può essere definita un paziente, moderato illuminismo pratico, non alieno dal compromesso con le tradizioni storiche, lo spirito e la cultura induisti, ma ostile alle loro degenerazioni e insofferente della loro staticità. (III - Gandhismo e nehruismo, p. 38)
 
*Per la dottrina [[Taoismo|taoista]], nulla è immobile e fisso: dunque non possono esserci norme o convenzioni fisse. L'universo «respira» per l'interazione variamente combinata e interpretabile di due forze opposte – lo Yin e lo Yang – che sono come le due facce di una moneta, la sinistra e la destra, il cielo e la terra, e sono unite e ancorché opposte e contengono ciascuna sovente un piccolo nucleo dell'altra. (IV - Marx maoista, p. 50)
 
*L'[[Africa]] oltre i deserti non fu mai, secondo l'intera storiografia occidentale, un continente-meta. Essa fu sempre il continente ostacolo: gli Europei dovevano «circumnavigare» l'Africa. Il continente si chiamò «nero» anche perché non se ne aveva nozione a causa dei deserti, del clima, dell'assenza di documentazione scritta sulle antiche culture africane: e il pensiero tradizionale europeo concedeva un valore esclusivo alla cultura scritta rispetto a quella orale. Nelle illustrazioni sulle «cinque razze dell'uomo», dal bianco di Emerson fino all'africano Bantù, questi rappresentò sempre l'infimo, la condizione «selvaggia». (Africanismo e «négritude» (Nuova etnologia e sviluppo), p. 116)