Federico Buffa racconta Storie Mondiali: differenze tra le versioni

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*{{NDR|Su Johan Cruijff}} E poi c'è lui: Pitagora in scarpe da calcio. (40:00-40:05; cfr. [https://books.google.it/books?id=dJ1HBQAAQBAJ&pg=PT44 p. 44])
*{{NDR|Su Johan Cruijff}} Ma non è possibile giocare così, perché è sempre lucido. Ha questo esterno destro con cui pennella da qualsiasi distanza. Ti salta e non è mai banale. E non gioca per lo spettacolo, gioca per un'utilità: è veramente un olandese. (40:15-40:30; cfr. [https://books.google.it/books?id=dJ1HBQAAQBAJ&pg=PT44 p. 44])
 
===Puntata 6, ''Italia-Germania 4-3'' (Messico 1970)===
*Quando in [[Nazionale di calcio del Brasile|Brasile]] si crea una situazione di questo tipo di esplosività, praticamente è un lancio di moneta: testa e c'è l'implosione, il [[Maracanazo]]; croce e una squadra con cinque numeri dieci a giocare davanti, con un ritmo di ''calcio bailado'' irresistibile non vince il mondiale, lo stravince. A [[campionato mondiale di calcio 1970|Messico '70]] è uscita croce. (02:30-02:50)
*I Mondiali in Europa sono una cosa, in Sud America decisamente un'altra. (08:00-08:05)
*[...] Sandro Ciotti, con quell'incantevole voce grattugiata che ci ha raccontato la storia del calcio italiano. (16:50-17:00)
*Il Brasile gioca una melodia calcistica con improvvise capacità di cambiare la nota che non si è vista mai. (23:20-23:30)
*Poi c'è quel maledetto... maledetto [[Gerd Müller]]. È tanto sgraziato quanto efficace. Tante volte addomestica un tiro sbagliato dei compagni e lo fa diventare suo e fa gol. Oppure se tu hai un'incertezza di un secondo, lui entra nella storia e fa quello che deve fare: toccarla appena e metterla in porta. (29_10-29:30)
*Tanti ragazzi italiani compreso il sottoscritto hanno avuto il permesso dal papà e dalla mamma di vedere la partita. È meta giugno, o ci sono gli esami o domani non vai neanche a scuola, perché no? Tutti quelli che stanno vedendo la partita – e sono diciassette milioni – se incontreranno qualcuno che quella partita non l'ha vista, gliela racconterà minuto per minuto, occasione per occasione, infarto mancato per infarto mancato. (31:25-32:00)
*Il Dio del calcio gli ha dato tutto, ma proprio tutto tranne la velocità, ma ha esagerato su una voce: il piede sinistro, che è uno dei tre più grandi della storia. Quando calcia [[Rivelino]] si sente il rumore dell'aria che si muove e la palla è sempre tra i pali. (40:15-40:30)
*Fino al allora giocare con la dieci era giocare con la dieci. Due ore dopo, alla fine della prima partita di Pelè con la maglia verdeoro, giocare con la dieci sarà giocare CON la dieci! E ancora oggi è il numero del calcio. (41:05-41:20)
 
===Puntata 9, ''Blanc et Noir'' (Francia 1998)===