Philip K. Dick: differenze tra le versioni

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*Continuando a guidare tirò fuori i fogli spiegazzati e trovò la sua cosiddetta età {{NDR|riferendosi ad un androide}}. Ventotto anni, lesse. A giudicare dalle apparenze, le quali, per gli [[androide|androidi]], erano l'unico criterio di valutazione possibile. (1986, p. 92)
*Anche senza l'aiuto dell'organo Penfield, era raggiante di ottimismo. E di una rabbiosa, lieta anticipazione. (1986, p. 92)
*Secondo me, se noi tre siamo ancora vivi, un motivo c'è. Secondo me, se il cacciatore avesse la minima indicazione di dove ci troviamo si sarebbe già fatto vivo. La prima [[Regole dai libri|regola]] dei [[Cacciatore di taglie|cacciatori di taglie]] è: muoversi più in fretta possibile. È solo così che possono guadagnare qualcosa. (Roy Baty; 2004, p. 180)
*E magari Milt, che era molto ingegnoso, poteva progettare un'arma da fargli usare. Qualcosa di fantasioso per abbattere i [[Cacciatore di taglie|cacciatori di taglie]]... qualsiasi cosa essi fossero. Ne aveva un'immagine vaga, appena intravista: un qualcosa di spietato che andava in giro con un elenco e una pistola, che si muoveva meccanicamente nel piatto, burocratico compito di ammazzare la gente. Una cosa senza emozioni, forse anche senza un volto; una cosa che se veniva uccisa era subito rimpiazzata da un'altra del tutto simile e via di questo passo fino a che tutte le persone vere e vive non fossero state eliminate. (2004, p. 181)
*– Non è vero. Anche gli animali... perfino le anguille, i topi, i serpenti, i ragni... sono sacri. <br/>– E allora, può essere, non ti pare? – gli disse Pris, continuando a fissarlo. – Come dici tu, anche gli animali sono protetti dalla legge. Tutto ciò che vive è protetto. Qualsiasi forma che si contorce, si attorciglia, si rintana, vola o brulica o depone uova... (dialogo tra J.R. Isidore e Pris; 1986, p. 153)