Giovanni Berchet: differenze tra le versioni
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==Citazioni di Giovanni Berchet==
*{{NDR|A proposito della bandiera austriaca}} ''Il giallo ed il nero |
*''La faccia sua sì bella |
*''La guancia sua sì bella |
*''[[Libertà]] non fallisce ai volenti, |
*Tutti gli uomini, da [[Adamo]] in giù fino al calzolaio che ci fa i begli stivali, hanno nel fondo dell'anima una tendenza alla [[poesia]]. (dalla ''Lettera semiseria di Grisostomo al suo figliolo'')
*''Un popol diviso per sette destini, | In sette spezzato da sette confini, | Si fonde in un solo, più servo non è.'' (da ''All'armi! All'armi!''
*Veggo lo scrittorello, colui il quale vende ognora a gran prezzo ciò che val nulla: se stesso e i suoi giudizi. (da ''Scritti critici e letterari'')
==''Il romito del Cenisio''==
===[[Incipit]]===
L'ardue nevi del Cenisio un estranio superò; E dell'itala pianura Al sorriso interminabile Dalla balza s'affacciò.</poem> ===Citazioni===
*''Maledetto | chi s'accosta senza piangere |
*''Come il mar su cui si posa |
*''Da quest'Alpi infino a Scilla |
==''Le fantasie''==▼
*''L'han giurato. Li ho visti in Pontida |
*''Non la siepe che l'orto v'impruna |
==[[Incipit]] di alcune opere==
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====''All'onorevole presidente del collegio elettorale di Monticelli d'Ongina''====
Il suffragio, per me inopinato, del quale hanno voluto onorarmi gli elettori di codesto collegio, meritava da parte mia una piú pronta espressione della gratitudine, che ne sento vivissima. Ma la notizia di esso mi pervenne tardi in questo ritiro campestre, e, dirò il vero, non creduta quasi sulle prime. Ciò mi scusi presso di lei, egregio signore, e presso de' benevoli miei elettori, a' quali la prego di volere Ella essere interprete de' miei ringraziamenti.
▲==''Le fantasie''==
▲*Dove che venga l'esule | Sempre ha la patria in cor. (str. 1)
▲*''L'han giurato. Li ho visti in Pontida | Convenuti dal monte, dal piano, | L'han giurato; e si strinser la mano | Cittadini di venti città''. (p. 1)
▲*Non la siepe che l'orto v'impruna | E il confin dell'Italia, o ringhiosi; | Sono i monti il suo lembo; gli esosi | Son le torme che vengon di là. (p. III)
▲*''Fidi all'infame gara | Di chi più alacre a opprimere | O chi 'l sia più a servir''. (p. V)
==Note==
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