Vangelo secondo Matteo: differenze tra le versioni

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*Allora uno dei Dodici, chiamato [[Giuda Iscariota]], andò dai sommi sacerdoti e disse: "Quanto mi volete dare perché io ve lo consegni?". E quelli gli fissarono trenta monete d'argento. (26, 14 – 15)
*Giuda, il traditore, disse: "Rabbì, sono forse io?". Gli rispose {{NDR|Gesù}}: "Tu l'hai detto". (26, 25)
*E avanzatosi un poco, si prostrò con la faccia a terra e pregava dicendo: "Padre mio, se è possibile, passi da me questo calice! Però non come voglio io, ma come vuoi tu!". [...] E di nuovo, allontanatosi, pregava dicendo: "Padre mio, se questo calice non può passare da me senza che io lo beva, sia fatta la tua volontà". (26, 39 – 42)
*Il traditore {{NDR|Giuda Iscariota}} aveva dato loro questo segnale dicendo: "Quello che bacerò, è lui; arrestatelo!". E subito si avvicinò a Gesù e disse: "Salve, Rabbì!". E lo baciò. (26, 48 – 49)
*Rimetti la [[spada]] nel fodero, perché tutti quelli che mettono mano alla spada periranno di spada. (26, 52)