Enrico Ghezzi: differenze tra le versioni

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*Basta sapere che esiste la televisione e già sai che c'è un mondo che va avanti da sè. Quindi per i Lumière il cinema è senza futuro, il cinema è già il segno di una morte, potremmo dire da [[Georg Wilhelm Friedrich Hegel|Hegel]] dalle pagine della sua ''Estetica'' in cui descrive esattamente quello che è il cinema come casella finale della storia delle arti, quella che coincide con la morte dell'arte, il diventare oggettivo del puramente soggettivo. Il cinema è questo tecnicamente. Molto più spinto in questo della fotografia, il cinema rende oggettivo il movimento più soggettivo, quello del soggetto stesso.<ref>A cura di Marcello Cella, "[ http://www.celluloidportraits.com/schedaintervista.php?id=65]", "celluloidportraits.com", 13 agosto 2007.</ref>
*La Tv è una grande enciclopedia in cui puoi trovare di tutto. L'alto e il basso. Lo sprofondo e il sublime. Un'arca massacrante in cui ti puoi anche divertire a patto di essere dotato di cinismo estremo. In tv l'unico modo di essere estrosi è aiutare quelli provvisti di talento a tirarlo fuori. Altro non c'è.<ref>Dall'intervista di Malcom Pagani, "[ http://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/ghezzi-amari-chi-vero-padre-blob-25-anni-76221.htm]", "Il Fatto Quotidiano.it", riportata su "dagospia.com", 28 aprile 2014.</ref>
*Mi piacerebbe che lo scrivere fosse un atto contemporaneo a quello del pensare. E credo anche che l'invecchiamento nella prassi della scrittura dipenda dall'allontanamento fra questi due atti. Se davvero devi ripensare la tua scrittura allora costruisci un romanzo, una cattedrale di parole. Ciò che amo di più nell'altrui scrittura è la notazione secca, precisa, su singole cose. Diciamo il modo in cui lavorava un [[Walter Benjamin|Benjamin]] o un [[Ludwig Wittgenstein|Wittgenstein]]. E mi accorgo di aver tentato di esercitare questo gusto per il micrologico su coordinate generalissime. Ma questo è dipeso in massima parte dall' oggetto che indagavo, cioè il cinema. Nel senso che per me il cinema è una piccola macchinetta che mette in gioco tutte le questioni fondamentali. Innanzitutto il tuo rapporto col mondo.<ref>Da un articolo de "La repubblica.it" del 1995: http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1995/06/25/spari-nel-buio.html</ref>
 
==Note==