Joseph Fouché: differenze tra le versioni

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:''La parole a été donnée à l'homme pour déguiser sa pensée''.
::{{NDR|[[Citazioni errate|Citazione errata]]}} La citazione viene erroneamente attribuita a [[Charles Maurice de Talleyrand-Périgord]] e Fouché. Più probabilmente la citazione appartiene a [[Voltaire]] che scrisse nei ''Dialogues'': «''Ils [les hommes] ne se servent de la pensée que pour autoriser leurs injustices, et n'emploient les parles que pour déguiser leurs pensées''» («Gli uomini usano il pensiero per giustificare le proprie ingiustizie, e il discorso solo per nascondere i loro pensieri»).<ref>Cfr. [[Giuseppe Fumagalli]], ''[[s:Chi l'ha detto?|Chi l'ha detto?]]'', Hoepli, 1921, pp. 526-527, e ''The Oxford Dictionary of Quotations'', a cura di Elizabeth M. Knowles, Oxford University Press, 1999, [http://books.google.it/books?id=o6rFno1ffQoC&pg=PA797 p. 797].</ref>
==Citazioni su Joseph Fouché==
 
*{{ndr|In occasione del giuramento di fedeltà prestato da Fouché, dinnanzi a [[Luigi XVIII di Francia]], dopo il secondo rientro a Parigi di quest'ultimo come re di Francia, alla presenza di [[Talleyrand]]}} Tutt'a un tratto, la porta si apre: entra silenziosamente il vizio appoggiato al braccio del crimine, il signor di Talleyrand che procede sostenuto dal signor Fouché; la visione infernale passa lentamente davanti a me, penetra nell'ufficio del re e dispare. Fouché veniva a giurare fede e rispetto al suo signore {{ndr|in qualità di nuovo Ministro di polizia}}: il fedele regicida, in ginocchio, mise le mani che fecero cadere la testa di Luigi XVI tra le mani del fratello del re martire; il vescovo apostata {{ndr|Talleyrand, neo Ministro degli esteri, vescovo di Autun dal 1788 al 1791}} garantì il giuramento. ([[François-René de Chateaubriand]])
==Note==
<references />