Jung Chang: differenze tra le versioni

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===Citazioni===
*Tutt'intorno a me gli altoparlanti trasmettevano a tutto volume musica esaltante, e c'erano striscioni, manifesti ed enormi scritte sui muri con slogan che proclamavano: «Viva il [[Grande balzo in avanti|Grande Balzo in Avanti]]!» e «Tutti a produrre acciaio!» Anche se non capivo bene perché, sapevo che il presidente [[Mao Tse-tung|Mao]] aveva ordinato alla nazione di produrre una gran quantità di acciaio. (12. «Una donna in gamba riesce a preparare il pranzo senza cibo» Carestia (1959-1962), p. 278)
 
*Era Il periodo {{NDR|del Grande balzo in avanti}} in cui [[Mao Tse-tung|Mao]] aveva cercato di realizzare il sogno, peraltro appena abbozzato, di trasformare la Cina in una potenza economica moderna. Definì l'acciaio il «maresciallo» dell'industria, e ordinò di raddoppiare in un anno la produzione di acciaio, passando da 5,35 milioni di tonnellate nel 1957 a 10,7 milioni di tonnellate nel 1958; ma invece di sviluppare l'industria siderurgica vera e propria con operai specializzati, decise di coinvolgere nell'impresa l'intera popolazione. (12. «Una donna in gamba riesce a preparare il pranzo senza cibo» Carestia (1959-1962), p. 279-280)
 
*[...] il 18 agosto {{NDR|1966}} si tenne sulla piazza Tianmen, al centro di [[Pechino]], una manifestazione di proporzioni gigantesche, alla quale partecipò oltre un milione di giovani. Per la prima volta Lin Biao<ref>Citato a volte come Lin Piao. {{cfr}} [[w:Lin Biao|voce su Wikipedia]]</ref> apparve in pubblico come vice di Mao e suo portavoce: tenne un discorso invitando le [[Guardie Rosse (Rivoluzione culturale)|Guardie Rosse]] a uscire dalle scuole e a «distruggere i quattro vecchi», che erano poi «le vecchie idee, la vecchia cultura, le vecchie tradizioni e le vecchie abitudini».<br>Seguendo quell'oscuro invito, in tutta la Cina le Guardie Rosse scesero in strada, dando sfogo al vandalismo, all'ignoranza e al fanatismo. Saccheggiarono le case, fracassarono oggetti di antiquariato, strapparono dipinti e saggi di calligrafia. Furono accesi dei falò per bruciare i libri e nel giro di pochissimo tempo quasi tutti i tesori delle collezioni private furono distrutti. Molti scrittori e artisti si suicidarono dopo essere stati percossi, umiliati e costretti ad assistere al rogo delle proprie opere. (16. «Volare in cielo e perforare la terra». Le Guardie Rosse di Mao (giugno-agosto 1966), p. 363)
 
*A dire il vero, solo una piccola parte delle Guardie Rosse fu coinvolta in atti di crudeltà o di violenza: molti non vi presero parte, perché l'organizzazione era molto aperta e in generale non obbligava i suoi membri a compiere atti di crudeltà. Di fatto, Mao non ordinò mai alle Guardie Rosse di uccidere, e le sue direttive per quanto riguarda la violenza erano contraddittorie. Si poteva essere fedeli a Mao e avere la coscienza a posto anche senza aver commesso nessuna violenza. Quindi coloro che scelsero di agire in quel modo non potevano semplicemente attribuirne la colpa a Mao. (16. «Volare in cielo e perforare la terra». Le Guardie Rosse di Mao (giugno-agosto 1966), p. 366)