Palio di Siena: differenze tra le versioni

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*Il palio è una metafora, è lo specchio della vita e della morte. ([[Paolo Frajese]])
*In ogni occasione il telecronista [[Paolo Frajese]] si fa interprete e voce delle manifestazioni più fanatiche del tifo contradaiolo, con frasi come "vivono tutto un anno per due minuti di corsa", "in questi minuti passano di mano enormi somme di denaro", rievocando ogni volta un folclore tramandato, fatto di violenze, di demenze e di incoscienze, "passato ogni volta per buono": come direbbero i sociologi, per valore positivo da incoraggiare. Le scene immediatamente successive, con gente in lacrime che abbraccia e bacia un cavallo, altri che si scazzottano belluinamente, altri che vengono portati via in barella, vengono accomunate alle "scene di esultanza" con cui gli alfieri sventolano i gonfaloni delle contrade. Se vogliamo ammazzarci, sembra essere la filosofia della piazza e del suo telecronista, lasciate che lo facciamo in festa. Si dice: il Palio è una tradizione, un rito. E anche: è un colossale affare economico. Erano riti, anche, i sacrifici umani, un tempo. E sono colossali affari economici moderni, per esempio, il gioco del calcio e la caccia. Eppure quelli, e tanti altri meno sanguinosi, li si è aboliti; e questi lì si sta sottoponendo a limitazioni e controlli. ([[Gianluigi Melega]])
*L'avvocato Maggioni è ormai affacciato da oltre mezz'ora a questa finestra, e sotto di lui continua a sfilare lentissimamente il corteo che precede la corsa del Palio di Siena. Lo smussato poligono della Piazza del Campo è acceso da colori di una varietà incalcolabile, da quelli più squillanti delle bandiere agli ocra pallidi dei palazzi e alla vertiginosa picchiettatura della folla, stretta dall'anello terroso su cui si correrà, o sporta come l'avvocato da finestre, balconi, tribune, merli, abbaini a contemplare il sontuoso serpente del corteo storico che avanza a piccoli passi, si arresta, riparte agli squilli di una marcia ripetuta senza fine. ([[Fruttero & Lucentini]])
*Mi picchiarono, mi salvai scappando da una finestra; piangevo e dicevo: "Non correrò mai più", ma mi convinsero che la cattiveria era l'unica e grande regola del gioco. ([[Andrea Degortes]])
*Nei giorni della corsa tutto è sospeso, l'appetito come l'amore e l'amministrazione pubblica. [...] La sera {{NDR|dopo il Palio}}, vi sono due Siene. Luce, vino e tripudio nella contrada vincitrice e nelle alleate. Ma se si sbircia nella contrada nemica, si crede d'essere in una città abbandonata; le finestre e gli usci sprangati, buio, silenzio e lutto. ([[Guido Piovene]])
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*Il resto è un orgasmo da un minuto e mezzo che dura ed è preparato da una vita. Un sentir troppo caldo sotto le coperte.
*Il resto è una serie di immagini che non sembrano aver nesso tra loro, ordinate in rapida sequenza, come i passaggi improvvisi delle scene in un film. La luce del sole è ancora forte. Una fanfara di trombe e di tamburi che fa sporgere la gente avanti avidamente. Sessantamila persone. [...] Il suono del campanone, ossessivo, un suono cupo, lugubre, da quando un fulmine ne ha modificato il timbro. [...] Il resto è l'animale che striscia la testa per terra quasi rovesciandola, emettendo un gemito pietoso che pare di vedere uscire dalla bocca, i denti digrignanti; ed è come accorgersi all'improvviso che anche le bestie possano esprimere tensione, sofferenza, voglia di libertà in un palio fatto da loro ma non per loro. [...] Il resto sono le finestre di una stessa casa che ti indicano: se nasci a destra sei di una contrada, se a sinistra di un'altra. I vestiti da mezzo quintale [...]; le stanze che ti vengono aperte quando il sole si è abbassato e ricche di asgalani, bandiere ricamate a mano e una storia che non è cresciuta nei musei ma a Piazza del Campo, una conchiglia di nove spicchi a ricordo del governo dei Noverchi. Il resto è la storia con la maiuscola che si incrocia con la minuscola: le banche, gli uffici che avanzano e occupano il centro, il popolo che se ne va, costretto, fuori le mure, ma dentro di sé porta la vecchia contrada.
 
===[[Mario Castelnuovo]]===
*''Piazza del Campo, | terra siena bruciata dal sole di questi cavalli, | che nessuno è di razza ma forti, | qui servono quelli. || Piazza del Campo, | una pista così non prevede le gambe sottili, | eleganti di quei purosangue dai cuori leggeri.''
*''Piazza del Campo, | ed il sole lasciava la sera a dirigere i tetti, | e i cavalli che urlavano ai canapi e stavano stretti; | la conosco quell'ansia, | che anch'io | sono uscito di lì.''
*''Piazza del Campo, | ti ricordi, dall'alto sembrava un'enorme conchiglia, | e lo sparo iniziale era il lampo di un'unica perla.''
*''Piazza del Campo, | non stupirti se adesso il fantino è caduto per terra, | questa pista pretende al traguardo la bestia più bella.''
 
===[[Aldo Grasso]]===