Rino Gaetano: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
+1, sistemo
Riga 243:
*''E non credo alla chiesa, alla politica attesa, | sono insubordinato alla legge di questo Stato.'' (da ''L'eremita'', 5<sup>a</sup> composizione, p. 110)
 
{{NDRInt|''La famiglia Cazzarella''|Posteriore al 1967; pp. 118-126.}}
*Portando ora (in casa Cazzarella) il discorso su [[Grigorij Efimovič Rasputin|Rasputin]] e i suoi poteri ipnotici nella Russia zarista. Si vede come Lea Cazzarella, una bimba di diciassette anni, prende la parola e annuncia le varie date importanti nella vita di Rasputin, poi dirà anche perché era mal visto dai russi aristocratici. Farà seguito un lungo elogio (due ore circa) sulle opere di Rasputin e sui suoi avversari, dopo dirà i suoi pro e i suoi contro e finirà dicendo che il sedici dicembre del 1916 fu assassinato dopo un tranello tesogli da aristocratici sovietici invidiosi della sua influenza in corte. (p. 119)
*La famiglia Cazzarella al completo abita in un ridente quartiere di quella città che volgarmente diciamo Roma ma che in effetti non è altro che il regno di questo illustre uomo, tale, Cazzarella il Navigatore. La sua casa (sancta sanctorum) è ben arredata di mobili di ogni genere e strumenti musicali a corda, percussione e vari altri sistemi di emissione di suono. (p. 120)
Riga 250:
*Nell'era Cazzaregliana, come abbiamo visto, è possibile propagandare la sinistra e nello stesso tempo vivere da capitalisti come fa il Cazzanarella, per questo anche dal punto di vista politico-filosofico è completo. (p. 125)
 
{{NDRInt|''Via Cimone. Amori e glorie di una via a senso unico''|Posteriore al 1967; pp. 128-133.}}
*Le nuvole coprivano in parte il cielo che forse la mattina era sereno; il sole spiava radioso e mugugnava con il suo solito sorriso: forse già sapevo quello che sarebbe accaduto in questo lembo di terra dove io mi grattavo minuziosamente ambedue. (p. 130)
*Antonio aveva già bevuto e faceva un ruttino quando passò un inquilino (quando uno è poeta la rima spontanea gli viene). Antonio corse appresso all'inquilino e gli recò un prezioso messaggio, questi mancì (''diede la mancia'') di ben duecento lire. Aprendo il messaggio scoprì che aveva diritto a comprare una scatola di detergente con lo sconto di cinquanta lire e felice corse a dare la buona notizia alla moglie. (p. 133)