Walt Whitman: differenze tra le versioni

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*''Della [[proprietà]] — come se persona adatta a possedere le cose, non potesse, a suo piacere, appropriarsi tutto e incorporare tutto in se stesso o se stessa; |'' [...]. (''Pensieri'', p. 349)
*''Quando udii il dotto [[astronomia|astronomo]], | quando le prove e le cifre mi vennero incolonnate dinanzi, | quando mi mostrarono le carte e i diagrammi, da addizionare, dividere, calcolare, | quando, seduto nell'anfiteatro, udii l'astronomo parlare, e venire a lungo applaudito, | come improvvisamente, inesplicabilmente mi sentii stanco, disgustato, | finché, alzatomi, fuori scivolando me ne uscii tutto solo, | nella mistica umida aria notturna e, di tratto in tratto, | alzavo gli occhi a contemplare in silenzio le stelle.''<ref>Questa poesia viene recitata dal personaggio Gale Boetticher, della serie televisiva ''[[Breaking Bad]]'' e precisamente nell'episodio ''Al tramonto'', il sesto della [[Breaking Bad (terza stagione)|terza stagione]]. {{Cfr}} «''Quando ascoltai l'astronomo erudito, | quando le prove e i numeri furono messi in colonna dinanzi a me, | quando le carte e i diagrammi mi furono mostrati per aggiungerli, dividerli e misurarli, | quando, seduto, udii l'astronomo e la sua conferenza tra gli applausi della sala, | quanto presto, inspiegabilmente divenni stanco e sofferente, | finché, scivolando via, non mi misi a vagare da solo, | nella misteriosa e umida aria notturna e, di tanto in tanto, | levai lo sguardo nel perfetto silenzio verso le stelle.''» Il protagonista della serie, Walter White possiede una copia di ''Leaves of Grass'', regalatagli dallo stesso Gale.</ref> (''Quando udii il dotto astronomo'', pp. 349-350)
*''Ahimè, ahi [[vita]]! domande come queste mi perseguono, | d'infiniti cortei d'infedeli, città gremite di stolti, | io che sempre rimprovero me stesso, (perché chi più stolto di me, chi di me più infedele?) | d'occhi che invano anelano la luce, scopi meschini, lotta rinnovata ognora, | dagli infelici risultati di tutto, le sordide folle anfananti, che in giro mi vedo, | degli anni inutili e vacui degli altri, e io che m'intreccio con gli altri, | la domanda, ahimè, che così triste mi persegue, – Che v'è di buono in tutto questo, o Vita, ahimè? | RISPOSTA | Che tu sei qui – che esistono la vita e l'individuo, | che il potente spettacolo continua, e che tu puoi contribuirvi con un tuo [[verso]].''<ref>La poesia viene citata nel film ''[[L'attimo fuggente]]'' (1989). Il professor Keating (interpretato da [[Robin Williams]]), infatti, dice: «Citando Walt Whitman, "''Oh me, oh vita, domande come queste mi perseguitano. | Infiniti cortei di infedeli. Città gremite di stolti. | Che v'è di nuovo in tutto questo, oh me, oh vita? | Risposta. | Che tu sei qui, che la vita esiste, e l'identità, | che il potente spettacolo continua e che tu puoi contribuire con un verso. Che il potente spettacolo continua e che tu puoi contribuire con un verso.''" Quale sarà il tuo verso?» Questo ed altri passaggi del monologo del professor Keating sono stati poi utilizzati dalla ''[[Apple]]'' per uno spot commerciale nel 2014. A pronunciare le battute è lo stesso [[Robin Williams]] nello spot in lingua originale ed il doppiatore del professore nel film, [[Carlo Valli]], nello spot in lingua italiana.</ref><ref>La breve poesia viene citata anche da [[Roberto Benigni]] al termine del suo spettacolo ''I Dieci Comandamenti'', andato in onda su Rai 1, il 16 dicembre 2014. {{Cfr}} ''[http://spettacoliecultura.ilmessaggero.it/televisione/benigni-dieci-comandamenti-talmud-poesia-whitman/1070801.shtml Benigni e i Dieci comandamenti, il passo del Talmud e la poesia di Walt Whitman citati durante lo show]'', ''Messaggero.it'', 17 dicembre 2014.</ref> (''Ahimè! Ahi vita!'', p. 350)
*''Quanto tu fai e dici è per l'America un miraggio pendulo, | tu ignori la Natura – la politica della Natura, non ne hai mai appreso la grande ampiezza, rettitudine, imparzialità, | e non hai visto ancora che solo cose siffatte s'addicono agli Stati, | e che tutto ciò che è inferiore, o presto o tardi, dovrà svanire dagli Stati.''<ref>Questa poesia «pare» dedicata a [[James Buchanan]], 15º presidente degli Stati Uniti. {{Cfr}} Note, p. 728.</ref> (''A un Presidente'', p. 351)
*''Errando col pensiero per l'Universo, vidi il poco che è [[Bene e male|Buono]] procedere con moto costante verso l'immortalità, | e il vasto tutto che è [[Bene e male|Male]] correre a fondersi, perdersi, dileguare.'' (''Errando col pensiero'', p. 353)