Mauro Leonardi: differenze tra le versioni

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*Papa Francesco, checché ne dicano i suoi detrattori cattolici, riafferma fortemente l'identità cattolica, quella per cui un cattolico è riconosciuto nel mondo, ma non pensa all'identità cattolica asserragliandola in un sistema di pensiero chiuso: vede l'identità cattolica pensandola in relazione agli altri, cioè capace di offrire quello che ha e ricevendo dagli altri quello che gli altri le possono dare. <ref name=sussidiario12>Da ''[http://www.ilsussidiario.net/News/Cronaca/2017/3/13/13-MARZO-2013-Papa-Francesco-la-tradizione-non-e-mai-stata-cosi-forte-/753783/ «Papa Francesco, la tradizione non è mai stata così forte»]'', ''IlSussidiario.net'', 13 marzo 2017.</ref>
 
*Non ci si vaccina perché si dà più peso ad aneddoti e a leggende metropolitane che non ai dati scientifici, alla statistica e alla medicina ufficiale. La società italiana di pediatria ha fatto circolare un prontuario che smonta le principali convinzioni “certe” di cui si nutre chi decide di non vaccinare: sono convinzioni che dimostra false, totalmente destituite di fondamento e quindi pericolosissime. Si inizia con “i vaccini causano l’autismo”l'autismo” per passare a “i vaccini sono inutili, non sono efficaci, contengono ingredienti pericolosi” e si arriva fino a dieci affermazioni false con le rispettive contro affermazioni. Riusciremo a ricominciare a vaccinarci prima che le epidemie comincino a mietere vittime a mazzi? Non è detto. La verità può vincere quando deve combattere contro la semplice ignoranza, non quando se la deve vedere con una mitologia, con un movimento che pare incedere con l’andamentol'andamento ineluttabile del destino ed è una marea nera che ci fa convinti di essere vittime di una truffa globale, quella che porta il nome del complotto mondiale delle case farmaceutiche. Un mito avrà sempre ragione della verità se, quando l’Organizzazionel'Organizzazione Mondiale della Sanità e il Ministero della Salute negano il complotto e dimostrano che non c’èc'è nessuna relazione tra l’autismol'autismo e le vaccinazioni, il mito può replicare che anche l’Organizzazionel'Organizzazione Mondiale della Sanità e il Ministero della Salute fanno parte complotto. <ref name=fadiroma413>Da ''[http://www.farodiroma.it/2017/03/24/riusciremo-ricominciare-vaccinarci-le-epidemie-comincino-mietere-vittime-mazzi-non-detto-mauro-leonardi/ «Riusciremo a ricominciare a vaccinarci prima che le epidemie comincino a mietere vittime a mazzi? Non è detto»]'', ''FaroDiRoma.it'', 24 marzo 2017.</ref>
 
*{{NDR|A proposito dell'omicidio di Emanuele Morganti}} Questo Papa ci insegna che del Dio cristiano non si parla, il Dio cristiano si vive. E si può viverlo anche senza nominarlo. I giovani che ascoltavano il Papa chiedere loro di combattere il bullismo, hanno capito che Dio lo puoi trovare tra i banchi di scuola come nelle discoteche se lotti contro l’indifferenzal'indifferenza, perché è questa a nutrire oscenamente il bullismo. <ref name=metro223>Da ''[https://mauroleonardi.it/2017/03/29/metro-alatri/ «METROMetro – Il messaggio di Alatri»]'', 29 marzo 2017.</ref>
 
*{{NDR|A proposito della ragazza musulmana di Bologna a cui sono stati rasati i capelli}} La famiglia che voleva imporre il velo a questa ragazza è colpevole come avesse commesso su di lei uno stupro. Per certi versi, forse, è stato anche peggio. Perché mentre i lividi delle botte si vedono, i lividi di una libertà calpestata e violata rischiano di rimanere invisibili e quindi peggiori perché non condivisibili, non raccontabili. Io so che se Dio non è padre ma padrone, l’uomol'uomo non è più figlio ma schiavo. E spesso gli aguzzini di questi schiavi sono proprio i parenti. Che diventano uomini ciechi, violenti, indegni di essere chiamati genitori. <ref name=fadiroma412>Da ''[http://www.farodiroma.it/2017/04/01/velo-islamico-rispettare-segni-altri-imporlo-uno-stupro-m-leonardi/ «Velo islamico. Rispettare segni di tutti. Ma imporlo è come uno stupro»]'', ''FaroDiRoma.it'', 1° aprile 2017.</ref>
 
*Dobbiamo chiamare Dio con il suo nome, e il suo nome è Amore. Amare l’altrol'altro è l’unicol'unico fondamentalismo ammesso perché mai, neppure in nome di leggi, dottrine, istituzioni, dogmi, amare significa danneggiare l’altrol'altro. Vuol dire anzi donargli la propria vita. Vuol dire amarlo anche se è nemico. Se no meglio essere atei. Di quelli onesti che dicono che loro a Messa non ci vanno. Che le preghiere non le dicono. Che non capiscono adorazioni eucaristiche e rosari. Meglio questi atei piuttosto che credenti che pregano ma che non hanno la loro vita buona che prega accanto alle loro preghiere. Meglio non avere Dio nelle parole se poi Dio non è nella vita di chi prega. Un “dio” fatto solo di una consonante e due vocali, un “dio” che difende le nostre arroganze e maschera le nostre ipocrisie allontanando e annullando chiunque sia “nemico” è meglio perderlo che averlo accanto. Solo con questa onestà di vita si può testimoniare la propria fede tra fedi diverse. Perché Dio ha nomi diversi ma la sostanza dell’amoredell'amore è identica. Sempre. <ref name=fadiroma121>Da ''[http://www.farodiroma.it/2017/04/29/fondamentalismo-dellamore-vince-altro-fondamentalismo-mauro-leonardi/ «Il fondamentalismo dell’amoredell'amore vince ogni altro fondamentalismo»]'', ''FaroDiRoma.it'', 29 aprile 2017.</ref>
 
*{{NDR|A proposito della canonizzazione dei pastorelli di Fatima}} Al contrario di come pensano editori, registi ed autori, i veggenti non sono star. Non c’èc'è un pallone d’orod'oro di chi ha visto di più, prima e per più tempo. I veggenti, come ci insegnano i due santi bambini di Fatima, non sono dei privilegiati, con personalità carismatiche, con un “di più” morale o spirituale. Sono persone pervase da un’intensaun'intensa coscienza di inadeguatezza, immersi in qualcosa il cui significato rimaneva ai loro occhi largamente ignoto ed oscuro ma che non per questo però, al contrario di quanto capita a noi, hanno pensato di tirarsene fuori o indietro. Perché i bambini vivono la vita che Dio dà loro. Non se ne allontanano come facciamo noi adulti che la sottoponiamo al vaglio della nostra intelligenza – della nostra mancanza di intelligenza – e la scartiamo se non ci soddisfa. Forse la Chiesa, indicandoci quei due bambini, ha qualcosa da dirci. <ref name=sussidiario1122>Da ''[http://www.ilsussidiario.net/News/Cultura/2017/5/12/PASTORELLI-DI-FATIMA-Non-sono-santi-perche-hanno-visto-Maria-ma-per-la-semplicita-del-loro-cuore/763773/ «PASTORELLIPastorelli DIdi FATIMAFatima/ Non sono santi perché hanno visto Maria, ma per la semplicità del loro cuore»]'', ''IlSussidiario.net'', 12 maggio 2017.</ref>
 
*Come riconoscere chi conduce una doppia vita? Spesso, paradossalmente, sono coloro che illustrano con maggior splendore le verità che non vivono. Nessuno meglio di un adultero sa come spiegare il bene del matrimonio indissolubile; non c’èc'è come non pagare le tasse per lapidare in pubblico, con lucidità e metodo, gli evasori fiscali. Questo paradosso avviene perché chi non li vive, trasforma i valori traditi in idoli disincarnati. Nel vivere una verità, invece, c’èc'è sempre un cammino da condividere, una fatica da portare insieme: solo dopo, balbettando, si può provare a raccontarla. Invece chi dice il valore di una verità senza esitazioni, senza cedimenti, senza sfumature, quasi sempre è perché non la vive. Non se l’èl'è caricata sulle spalle. <ref name=metro123>Da ''[https://mauroleonardi.it/2017/05/17/metro-doppia-vita/ «METROMetro – La verità e la menzogna»]'', 17 maggio 2017.</ref>
 
*Gli [[animale|animali]] sono esseri che soffrono come tutti. I cani hanno un padrone, lo scelgono, si fidano di lui e a lui danno la vita e gli sono fedeli come tante volte noi essere umani non ci sogniamo neppure di fare. È vero che purtroppo noi cattolici – in contrasto con la Bibbia e il vangelo – non trattiamo gli animali con l’amorel'amore con cui Dio li ha creati. È davvero una lacuna imperdonabile.<ref name=mio123>Da ''[https://mauroleonardi.it/2017/05/18/mio-anno-ii-n-20-don-mauro-leonardi-parla-con-i-lettori-amare-tutte-le-creature/ «MIOMio Anno II n. 20/ DONDon MAUROMauro LEONARDILeonardi PARLAparla CONcon Ii LETTORIlettori – Amare tutte le creature»]'', 18 maggio 2017.</ref>
 
*{{NDR|A proposito del femminicidio di Noemi Durini}} "Perché vestiva scollata", perché "aveva esagerato con l’alcoll'alcol o le droghe", perché "si sa che a volte le donne ti rompono, ti esasperano e allora ci vuole lo schiaffone". Queste frasi da brivido spesso non solo si ascoltano, ma si dicono anche. Da uomo e prete dico che bisogna parlare di femminicidio. E tendere la mano, come uomini, alle donne in difficoltà. Aiutarle a denunciare. Perché non c’èc'è ragione al mondo per credere di meritare uno schiaffo. Nessuna attenuante per la violenza. Nessun amore fa questo. Ricordiamolo. Gridiamolo. Lo dobbiamo a Noemi e a tutte le altre. <ref name=ilsux123>Da ''[http://www.ilsussidiario.net/News/Cronaca/2017/9/14/NOEMI-DURINI-Uccisa-perche-aveva-capito-che-l-amore-rispetta-ogni-liberta/782376/ «NOEMINoemi DURINIDurini/ Uccisa perché aveva capito che l'amore rispetta ogni libertà»]'', 14 settembre 2017.</ref>
 
==''Abelis''==
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==''Il Diario di Paci''==
===[[Incipit]]===
Il diario di Paci è uno spazio di sperimentazione narrativa, una tavolozza letteraria composta da 151 brani. Paci è il personaggio di un romanzo. È sposata con René, un uomo che la trascura. Ha un amante, una bimba che si chiama Marta e un’amicaun'amica che si chiama Stella. Da vent’annivent'anni vive a Roma e si mantiene facendo pulizie.
 
===Citazioni===
*''Non si può amare solo con la voglia di amare. | Con il voler amare. | Con il voler restare. | Con il crederci. | Con io lo amo. | Perché poi non basta. | Non regge. | L'amore non basta per amare. | Bisogna che ci sia la storia, per amare. | La vita, per amare. | Non bastano le parole, per amare. | Neanche quelle giuste, bastano. | Neanche le parole d'amore bastano per amare. | Dobbiamo fare una passeggiata. | Dobbiamo cenare insieme. | Leggere un giornale. | Andare a fare la spesa. | Fare una cosa insieme. | Che sia nostra. | Che siamo noi. | Io e te. | Non basta fare sesso per fare l'amore. | Anzi. | Ci vogliono i baci. | Ci vuole anche solo stare con la fronte appoggiata alla fronte. | Per amare ci vuole una storia. Da vivere. Vissuta. | Ci vuole tempo. | Non puoi non esserci mai. | Per amare ci vuole una storia. Da fare e raccontarsi. | Non puoi non aver voglia di parlare. | Non puoi parlare sempre. | Una storia da fare insieme. | Non puoi trovare tutto pronto. | Arrivare quando tutto è fatto. | Io amo solo chi fa la giornata con me. | Chi fa la vita con me. | Chi fa la spesa con me. | Chi fa una passeggiata con me. | Chi fa tempo con me. | Chi fa storia con me. | Non amo se no. | Amo solo chi sa stare tutto con me. | Chi parla con me. | Chi torna da me. | Chi chiama per non dire niente. | Chi mi bacia la testa, tra i capelli, passandomi vicino. | Chi mi porta i capelli indietro. | Io non le voglio le romanticherie. | Voglio le cose che sono nella mia giornata. | Voglio che sono con te. | Fatte con te. | Raccontate a te. | E poi ti racconto le cose solo mie. | Che faccio io. | Entro e esco dalla tua vita. | E tu dalla mia. | Come l'ago che cuce. | Come l'ago che per unire, entra e esce. | René fa qualcosa con me. | René parlami di qualcosa che è nostro. | Facciamolo insieme. | René quante notti sprecate a fare niente. | Anche se fai. | Che profumo ha la mia fronte, René?''
 
Non si può amare solo con la voglia di amare.
Con il voler amare.
Con il voler restare.
Con il crederci.
Con io lo amo.
Perché poi non basta.
Non regge.
L’amore non basta per amare.
Bisogna che ci sia la storia, per amare.
La vita, per amare.
Non bastano le parole, per amare.
Neanche quelle giuste, bastano.
Neanche le parole d’amore bastano per amare.
Dobbiamo fare una passeggiata.
Dobbiamo cenare insieme.
Leggere un giornale.
Andare a fare la spesa.
Fare una cosa insieme.
Che sia nostra.
Che siamo noi.
Io e te.
Non basta fare sesso per fare l’amore.
Anzi.
Ci vogliono i baci.
Ci vuole anche solo stare con la fronte appoggiata alla fronte.
Per amare ci vuole una storia. Da vivere. Vissuta.
Ci vuole tempo.
Non puoi non esserci mai.
Per amare ci vuole una storia. Da fare e raccontarsi.
Non puoi non aver voglia di parlare.
Non puoi parlare sempre.
Una storia da fare insieme.
Non puoi trovare tutto pronto.
Arrivare quando tutto è fatto.
Io amo solo chi fa la giornata con me.
Chi fa la vita con me.
Chi fa la spesa con me.
Chi fa una passeggiata con me.
Chi fa tempo con me.
Chi fa storia con me.
Non amo se no.
Amo solo chi sa stare tutto con me.
Chi parla con me.
Chi torna da me.
Chi chiama per non dire niente.
Chi mi bacia la testa, tra i capelli, passandomi vicino.
Chi mi porta i capelli indietro.
Io non le voglio le romanticherie.
Voglio le cose che sono nella mia giornata.
Voglio che sono con te.
Fatte con te.
Raccontate a te.
E poi ti racconto le cose solo mie.
Che faccio io.
Entro e esco dalla tua vita.
E tu dalla mia.
Come l’ago che cuce .
Come l’ago che per unire, entra e esce.
René fa qualcosa con me.
René parlami di qualcosa che è nostro.
Facciamolo insieme.
René quante notti sprecate a fare niente.
Anche se fai.
Che profumo ha la mia fronte, René?
 
==''Il Signore dei Sogni''==
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