Jean-Jacques Rousseau: differenze tra le versioni

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*Sono la [[forza]] e la [[libertà]] a fare gli uomini eccellenti. [[Debolezza]] e [[schiavitù]] hanno creato solo uomini malvagi.<ref>Da ''Le passeggiate del sognatore solitario''.</ref>
*'''Rousseau''': «Vi piacciono i [[Gatto|gatti]]?».<br>'''Boswell''': «No».<br>'''Rousseau''': «Ne ero sicuro. È un segno del carattere. In questo avete l'istinto umano del dispotismo. Agli uomini non piacciono i gatti perché il gatto è libero e non si adatterà mai a essere schiavo. Non fa nulla su vostro ordine, come fanno altri animali».<br>'''Boswell''': «Nemmeno una [[gallina]], obbedisce agli ordini».<br>'''Rousseau''': «Vi obbedirebbe, se sapeste farvi capire da essa. Un gatto vi capisce benissimo, ma non vi obbedisce».<ref>Citato in [[James Boswell]], ''Visita a Rosseau e a Voltaire'', traduzione di Bruno Fonzi, Adelphi Edizioni, 1993, pp. 72-73.</ref>
*Non so immaginare che un [[libro]] possa essere buono, se fa diventare buoni i suoi lettori. <ref>Citato in ''Tex'' N. 48 (2a di copertina).</ref>
 
==''Discorso sull'origine e i fondamenti della disuguaglianza''==
*Avrei voluto nascere sotto un governo democratico saggiamente temperato. (dedica alla Repubblica di Ginevra; 1994, p. 120)
*Infatti sembra che, se sono obbligato a non fare alcun male al mio simile, non è tanto perché esso è un essere ragionevole quanto perché è un essere sensibile qualità che, essendo comune all'uomo e alla [[animale|bestia]], deve dare a questa almeno il [[diritti degli animali|diritto]] di non essere [[maltrattamento di animali|maltrattata]] inutilmente da quello. (prefazione; 2004, p. 32)
*II primo che, avendo cintato un terreno, pensò di dire "questo [[proprietà|è mio]]" e trovò delle persone abbastanza stupide da credergli, fu il vero fondatore della [[società]] civile. Quanti delitti, quante guerre, quanti assassinii, quante miserie ed errori avrebbe risparmiato al genere umano chi, strappando i piuoli o colmando il fossato, avesse gridato ai suoi simili: "Guardatevi dal dare ascolto a questo impostore! Se dimenticate che i frutti sono di tutti e la terra non è di nessuno, siete perduti!" (parte II; 2004, p. 72)
*Parrebbe dunque che l'uomo, provvisto di denti e di intestini analoghi a quelli degli [[erbivoro|erbivori]], si debba naturalmente collocare in [[vegetarianismo|questa classe]], e tale opinione non solo è confermata dalle osservazioni anatomiche, ma trova largo appoggio nei monumenti dell'antichità. [...] Di qui si vede che tralascio molti elementi a favore che potrei far valere. Essendo infatti la preda quasi la sola causa di lotta fra i carnivori, e vivendo gli erbivori fra loro in una pace costante, se la specie umana fosse appartenuta a questo genere, evidentemente le sarebbe stato molto più facile sussistere nello stato di natura e il suo bisogno e le sue occasioni di uscirne sarebbero stati molto minori. (nota 5; 1971<ref>Citato in Gino Ditadi, ''I filosofi e gli animali'', vol. 2, Isonomia editrice, Este, 1994, p. 707. ISBN 88-85944-12-4</ref>)
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==Citazioni su Jean Jacques Rousseau==
*Ahi Rousseau, «di quanto mal fu madre» la tua conversione alla dea Natura! ([[Mario Praz]])
*Autore di una sconvolgente introduzione di errori. [...] Ispirarsi oggi a Rousseau può non essere culturalmente per tanti versi molto illuminante. ([[Giulio Andreotti]])
*C'è in Rousseau qualcosa di malsano, qualcosa che sa di dente marcio e latte acido. ([[Henry de Montherlant]])
*Dal momento in cui mi trovai in condizione di poter leggere da me stesso i libri di Rousseau, ho sentito per lui la più viva ammirazione. È a mio giudizio l'uomo che più ha cercato di rialzare la dignità umana, spesso avvilita nella società dei secoli trascorsi. La sua voce eloquente ha più di ogni altra contribuito a fissarmi nel partito del progresso e della emancipazione sociale. ([[Camillo Benso, conte di Cavour]])