Vincenzo Cuoco: differenze tra le versioni

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*Un nuovo [[ordine]] di cose ci promette maggiori e più durevoli beni. Ma credi tu che l'oscuro autore di un libro possa produrre la felicità umana? In qualunque ordine di cose le idee del vero rimangono sempre sterili, o generan solo qualche inutile desiderio negli animi degli uomini dabbene, se accolte e protette non vengano da coloro ai quali è affidato il freno delle cose mortali. (da ''Lettera dell'autore'', p. 18)
*L'[[adulazione]] rammenta ai potenti quelle virtù de' loro maggiori che essi non sanno più imitare; la [[filosofia]] rammenta ai grandi uomini le virtù proprie perché proseguano sempre più costanti nella magnanima loro impresa. . . (da ''Lettera dell'autore'', p. 18)
*I mali di [[opinione]] si guariscono col disprezzo e coll’obblio: il popolo non intenderá, non seguirá mai i filosofi. Ma, se voi perseguitate le opinioni, allora esse diventano sentimenti; il sentimento produce l’entusiasmo; l’entusiamo si comunica; vi inimicate chi soffre la persecuzione, vi inimicate chi la teme, vi inimicate anche l’uomo indifferente che la condanna; e finalmente l’opinione perseguitata diventa generale e trionfa. (p. 30)
*Guai a chi ha ascoltato una volta le voci del [[timore]]! Quanto più ha temuto, più dovrà temere. (p. 36)
*Il male, che producono le idee troppo astratte di libertá, è quello di toglierla mentre la vogliono stabilire. La libertá è un bene, perché produce molti altri beni, quali sono la sicurezza, l'agiata sussistenza, la popolazione, la moderazione dei tributi, l'accrescimento dell'industria e tanti altri beni sensibili; ed il popolo, perché ama tali beni, viene poi ad amare la libertá. (p. 56)