Francis Scott Fitzgerald: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m stessa fonte
+1
Riga 3:
 
==Citazioni di Francis Scott Fitzgerald==
*[...] il banco di prova di un'[[intelligenza]] di prim'ordine è capacità di tenere due idee opposte in mente nello stesso tempo e, insieme, di conservare la capacità di funzionare.<ref>Da ''L'età del jazz'', traduzione di Domenico Tarizzo, Mondadori, 2014, [https://books.google.it/books?id=modyBAAAQBAJ&pg=PT74 p. 74]. ISBN 88-520-5374-3</ref>
*{{NDR|L'[[omosessualità]]}} Il tentativo della natura di liberarsi dei ragazzi molli sterilizzandoli. (citato in ''Focus'', n. 103, p. 208)
:''Fairies: Nature's attempt to get rid of soft boys by sterilizing them.'' (da una nota; citato in James R. Mellow, ''Invented lives: F. Scott and Zelda Fitzgerald'', Houghton Mifflin, 1984)
*La [[giovinezza]] di tutti è un sogno, una forma di follia chimica. (da ''Il diamante grosso come l'Hotel Ritz'', in ''Racconti dell'età del jazz'', traduzione di Bruno Armando, Newton Compton Editori, 2011)
*Ma alle [[tre di notte|tre del mattino]], un pacchetto dimenticato assume la stessa importanza tragica d'una condanna a morte, e la cura non ha effetto – e in una reale notte in fondo all'anima sono sempre le tre del mattino, giorno dopo giorno.<ref>Da ''L'età del jazz'', traduzione di Domenico Tarizzo, Mondadori, 2014, [https://books.google.it/books?id=modyBAAAQBAJ&pg=PT80 p. 80]. ISBN 88-520-5374-3</ref>
*"No, no, non si tratta di me, ma di loro... dei tempi passati che ho tentato di tenere vivi dentro di me. Non erano che uomini qualsiasi, senza alcuna importanza, evidentemente, altrimenti non sarebbero stati 'ignoti'; ma sono morti per la cosa più bella del mondo... il morto Sud. Sai" aggiunse, con la voce ancora velata e gli occhi lucidi di lacrime "la gente ha certi sogni che lega alle cose, e io sono sempre cresciuta con il mio sogno. Mi era molto facile, perché tutto era morto e non poteva provocare in me alcuna delusione. Ho tentato, in un certo modo, di vivere all'altezza di quei criteri di noblesse oblige del passato... non ne rimangono che gli ultimi resti, sai, come le rose di un vecchio giardino che ci muoiono intorno... echi di strana raffinatezza e cavalleria in alcuni di questi giovani, e storie che mi sono state raccontate da un soldato della Confederazione che abitava vicino casa mia, e da alcuni vecchi negri. Oh Harry c'era qualcosa di reale, c'era qualcosa! Non riuscirei mai a fartelo capire, ma c'era!" (da ''Il Palazzo di Cristallo'', in ''Maschiette e filosofi'')
 
Line 44 ⟶ 42:
*Il vincitore appartiene alle spoglie. (2006)
*Se continua a stare attaccato alla gente e non alle idee e sa ispirarsi alla vita e non all'arte, ammesso uno sviluppo normale credo che diventerà un grand'uomo. (1973, p. 39)
 
==''L'età del jazz''==
*La parola [[jazz]] nella sua marcia verso la rispettabilità ha significato prima sessualità, poi danze, infine musica. È associata a uno stato di eccitazione nervosa, non dissimile da quello di grandi città poste nelle immediate retrovie del fronte. (p. 20)
*[...] il banco di prova di un'[[intelligenza]] di prim'ordine è capacità di tenere due idee opposte in mente nello stesso tempo e, insieme, di conservare la capacità di funzionare.<ref>Da ''L'età del jazz'', traduzione di Domenico Tarizzo, Mondadori, 2014, [https://books.google.it/books?id=modyBAAAQBAJ&pg=PT74 (p. 74]. ISBN 88-520-5374-3</ref>)
*Ma alle [[tre di notte|tre del mattino]], un pacchetto dimenticato assume la stessa importanza tragica d'una condanna a morte, e la cura non ha effetto – e in una reale notte in fondo all'anima sono sempre le tre del mattino, giorno dopo giorno.<ref>Da ''L'età del jazz'', traduzione di Domenico Tarizzo, Mondadori, 2014, [https://books.google.it/books?id=modyBAAAQBAJ&pg=PT80 (p. 80]. ISBN 88-520-5374-3</ref>)
 
==''Il grande Gatsby''==
Line 135 ⟶ 138:
*Francis Scott Fitzgerald, ''Il Grande Gatsby'' (1925), traduzione di Fernanda Pivano, Arnoldo Mondadori Editore, Edizione speciale per ''la Repubblica'', 2002.
*Francis Scott Fitzgerald, ''Il Grande Gatsby'' (1925), traduzione di Bruno Armando, Newton Compton Editori, 2013.
*Francis Scott Fitzgerald, ''[https://books.google.it/books?id=modyBAAAQBAJ L'età del jazz]'', traduzione di Domenico Tarizzo, Mondadori, 2014. ISBN 88-520-5374-3
*Francis Scott Fitzgerald, ''Maschiette e filosofi'' (1920), a cura di Meneghelli P., Newton & Compton, 1996.
*Francis Scott Fitzgerald, ''Tenera è la notte'' (1934), traduzione di Fernanda Pivano, Einaudi Editore, 2004.