Vittorio Gassman: differenze tra le versioni

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==Citazioni di Vittorio Gassman==
*Come è brutta, [[Roma]]. Brutta di questa sua accecante bellezza, su cui risaltano i segni dello sfacelo come una voglia di barbabietola su un volto purissimo.<ref>Da una lettera a Giorgio Soavi del 1995; citato in ''[http://www.huffingtonpost.it/2015/07/29/vittorio-gassman-lettera-amore-odio-roma-_n_7892740.html Vittorio Gassman, la lettera d'amore e odio per la città eterna vent'anni prima del tweet del figlio. Com'è brutta Roma]'', ''L'Huffington Post'', 26 settembre 2015.</ref>
*{{NDR|Su [[Anna Magnani]]}} Grande personaggio. Faccia indimenticabile. Pessima attrice di teatro.<ref>Citato in Vittorio Gassman, ''Un grande avvenire dietro le spalle'', ''Longanesi'', 1981.</ref>
*{{NDR|Su [[Walter Veltroni]]}} Ha fatto un buon lavoro sulla parte museale, s'è dato da fare per la sua passione che è il cinema ma di teatro non capisce proprio niente... non conosce la situazione orribile del nostro teatro, ci vuole più coraggio, più pazzia, non un teatro fatto da geometri.<ref>Citato in ''[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1998/11/27/gassman-contro-tutti.html Gassman contro tutti]'', ''la Repubblica'', 27 novembre 1998.</ref>
*Rispetto la ricerca storica di [[Carmelo Bene]]. Rimane il nostro maggior rivoluzionario. Ci riconosciamo, da lontano. Io attore, lui non-attore. Un'algebra.<ref>Citato in Rodolfo Di Giammarco, ''[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1998/12/01/gassman-mi-scatenero-in-tv.html Gassman: mi scatenerò in tv]'', ''la Repubblica'', 1 dicembre 1998.</ref>
*{{NDR|Sulla tournée del gruppo del ''Teatro Popolare Italiano''}} Il nostro successo era il successo della novità dell'impresa, del prestigio dei nostri spettacoli, dell'autorità dei nostri interpreti, della larghezza dei mezzi impiegati; il fenomeno teatro acquistava, sì, improvvisamente, una risonanza maggiore, ma la sua eco andava poco al di là del luogo dove noi ci trovavamo ad agire.<ref>Citato in introduzione a ''Cinque modi per conoscere il teatro'' a cura di Vittorio Gassman e di [[Luciano Lucignani]], Edindustria Editoriale, Roma, dicembre 1962.</ref>
*La dizione di poesia, l'applicazione a essa, serve a disegnare la cornice che un attore deve possedere. Nel teatro di oggi ci sono molti bravi attori, anche fra i giovani e i giovanissimi: talenti che hanno bisogno di crescere e formarsi. Bene, questi ragazzi rischiano di buttare fuori contenuti, sostanze, umori, emozioni in modo brutale, in un modo che non lascia percepire la forma.<ref>Citato in Enzo Siciliano, ''Vittorio il disturbatore'' di Enzo Siciliano, ''Lala Repubblica'', 1º febbraio 1994.</ref>
*Rispetto la ricerca storica di [[Carmelo Bene]]. Rimane il nostro maggior rivoluzionario. Ci riconosciamo, da lontano. Io attore, lui non-attore. Un'algebra.<ref>Citato in Rodolfo Di Giammarco, ''[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1998/12/01/gassman-mi-scatenero-in-tv.html Gassman: mi scatenerò in tv]'', ''la Repubblica'', 1º dicembre 1998.</ref>
*Un altro voglio ricordarne con affettuosa, sincera commozione: [[Enrico Maria Salerno]], il cui più alto pregio stava, prima che nei guizzi dell'estro e del temperamento, nell'innata capacità di rendere le parole con rispetto semantico, corrispondenza lineare dei toni e dei significati.<ref>Citato in ''Ritrovo il mio Dante, endecasillabi in lotta col palinsesto'', ''Corriere della Sera'', 5 aprile 1994.</ref>
*{{NDR|Su [[Anna Magnani]]}} Grande personaggio. Faccia indimenticabile. Pessima attrice di teatro.<ref>Citato in Vittorio Gassman, ''Un grande avvenire dietro le spalle'', ''Longanesi'', 1981.</ref>
 
==Citazioni su Vittorio Gassman==