LSD: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica
m Annullate le modifiche di 5.170.48.62 (discussione), riportata alla versione precedente di Spinoziano
Riga 3:
Citazioni sull''''LSD''' (dietilammide-25 dell''''acido lisergico''').
 
*È la droga. Devo ricordarmi che è la droga che mi fa questo, però... però dicono che l'LSD non fa che amplificare quanto c'è già. Cristo, perché l'ho presa proprio adesso, sono già così confuso... ([[Alan Moore]], da ''[[V for Vendetta]]'')
*L'LSD è una scorciatoia attraverso, e oltre, le categorie dell'illusione e della realtà, il falso e il vero; i suoi effetti sono capaci di indurre una facoltà di pensiero accelerata che tanto prima elimina la supremazia delle categorie quanto rapidamente spazza via il campo dalla loro indifferenza e disintegra il tetro, idiota spettacolo della stupidità, al punto di permettere l'incontro con una ''massa univoca e acategorica'' che non è solo variegata, mobile, asimmetrica, decentrata, spiraloide e riverberante, ma si alza anche, a ogni istante, come uno sciame di eventi fantasmatici. I processi si accelerano: le strutture (di pensiero e categorizzazione) vengono mostrate, frantumate e superate in rapida successione, e nel momento in cui è liberato dalla sua crisalide catatonica, il pensiero contempla invariabilmente questa equivalenza indefinita trasformata in un evento acuto in sontuosa, decorata ripetizione. ([[Michel Foucault]])
 
*L'LSD è stato un'esperienza incredibile. Non lo raccomanderei a tutti. Ma per me.. be', è come se mi avesse fatto introiettare l'idea che la realtà non è qualcosa di fisso. Che ciò che vediamo ogni giorno è una delle possibili realtà, una valida realtà, ma che ce ne sono altre: prospettive diverse in cui altre cose hanno comunque un senso. Tale realizzazione ebbe un effetto profondo su di me. ([[Alan Moore]])
*È la droga. Devo ricordarmi che è la droga che mi fa questo, però... però dicono che l'LSD non fa che amplificare quanto c'è già. Cristo, perché l'ho presa proprio adesso, sono già così confuso... ([[Alan Moore]], da ''[[V for Vendetta]]'')
*L'acido gli aveva alterato i meccanismi. La prossima fase sarebbe stata probabilmente uno di quegli incubi introspettivi, diabolici e intensi. Quattro ore o giù di lì di disperazione catatonica. (''[[Paura e delirio a Las Vegas]]'')
*– Regine Glonn è un caso particolarmente tragico.<br />– Perché tragico, professore?<br />– Non tornava più da un viaggio con l'LSD.<br />– Drogata.<br />– Sì. Sa quali giochi di società si fanno oggigiorno... Vi ricorrono soprattutto i giovani, i quali vogliono ampliare la sfera del sensibile, ma con questi sistemi non si amplia nulla, piuttosto ci si abbrevia la vita. (''[[L'ispettore Derrick]]'')
 
*Prendere l'LSD è stata un'esperienza profonda, tra le cose più importanti della mia vita. Mi ha mostrato che c'è un'altra faccia della medaglia: quando l'effetto finisce magari non ricordi piùà com'è esattamente, ma sai che c'è. Ha rinforzato il mio senso di cosa fosse importante – creare cose significative invece di far soldi, cercare di mettere più cose importanti possibili nel flusso della storia e della conoscenza umana. ([[Steve Jobs]])
*Attraverso le mie esperienze con l'LSD e la nuova immagine della realtà che ne è emersa, sono divenuto consapevole della meraviglia del creato, della magnificenza della natura, e del regno animale e vegetale. Divenni molto sensibile anche rispetto a ciò che accadrò dopo tutto questo e dopo noi tutti. ([[Albert Hofmann]])
 
*Se prendi LSD quello che provi dipende interamente da chi sei. ([[Roger Waters]])
 
*I concetti di volume, colore, prospettiva, sono un modo d'intendersi con la realtà, una serie di simboli per definirla, una mappa, ed era proprio questo rapporto intellettuale che veniva a mancare. Come quella volta che per far contenti dei medici amici che stavano studiando gli effetti dell'LSD, accettai di fare da cavia e bevvi un mezzo bicchiere d'acqua dove dentro era stata lasciata cadere un'infinitesima parte di un milligrammo di acido lisergico. Anche quella volta la realtà degli oggetti, dei colori, della luce, non aveva più alcun senso conosciuto. Le cose erano se stesse, sprofondate in una grande pace luminosa e terrificante. In momenti come quello le cose non ti pesano; non vai a bagnare tutto con la tua persona, come un'ameba. Le cose diventano innocenti perché togli di mezzo te stesso; una verginale esperienza, come il primo uomo può avere visto vallate, praterie, il mare. Un mondo immacolato che palpita di luce e di colori viventi col ritmo del tuo respiro; tu diventi tutte le cose, non sei più separato da loro, sei tu quella nube vertiginosamente alta nel mezzo del cielo, e anche l'azzurro del cielo sei tu, e il rosso dei gerani sul davanzale della finestra, e le foglie, e la trama fibrillante del tessuto di una tenda. ([[Federico Fellini]])