LSD: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica |
m Annullate le modifiche di 5.170.48.62 (discussione), riportata alla versione precedente di Spinoziano |
||
Riga 3:
Citazioni sull''''LSD''' (dietilammide-25 dell''''acido lisergico''').
*È la droga. Devo ricordarmi che è la droga che mi fa questo, però... però dicono che l'LSD non fa che amplificare quanto c'è già. Cristo, perché l'ho presa proprio adesso, sono già così confuso... (
▲*È la droga. Devo ricordarmi che è la droga che mi fa questo, però... però dicono che l'LSD non fa che amplificare quanto c'è già. Cristo, perché l'ho presa proprio adesso, sono già così confuso... ([[Alan Moore]], da ''[[V for Vendetta]]'')
*L'acido gli aveva alterato i meccanismi. La prossima fase sarebbe stata probabilmente uno di quegli incubi introspettivi, diabolici e intensi. Quattro ore o giù di lì di disperazione catatonica. (''[[Paura e delirio a Las Vegas]]'')
*– Regine Glonn è un caso particolarmente tragico.<br />– Perché tragico, professore?<br />– Non tornava più da un viaggio con l'LSD.<br />– Drogata.<br />– Sì. Sa quali giochi di società si fanno oggigiorno... Vi ricorrono soprattutto i giovani, i quali vogliono ampliare la sfera del sensibile, ma con questi sistemi non si amplia nulla, piuttosto ci si abbrevia la vita. (''[[L'ispettore Derrick]]'')
*Se prendi LSD quello che provi dipende interamente da chi sei. ([[Roger Waters]])
*I concetti di volume, colore, prospettiva, sono un modo d'intendersi con la realtà, una serie di simboli per definirla, una mappa, ed era proprio questo rapporto intellettuale che veniva a mancare. Come quella volta che per far contenti dei medici amici che stavano studiando gli effetti dell'LSD, accettai di fare da cavia e bevvi un mezzo bicchiere d'acqua dove dentro era stata lasciata cadere un'infinitesima parte di un milligrammo di acido lisergico. Anche quella volta la realtà degli oggetti, dei colori, della luce, non aveva più alcun senso conosciuto. Le cose erano se stesse, sprofondate in una grande pace luminosa e terrificante. In momenti come quello le cose non ti pesano; non vai a bagnare tutto con la tua persona, come un'ameba. Le cose diventano innocenti perché togli di mezzo te stesso; una verginale esperienza, come il primo uomo può avere visto vallate, praterie, il mare. Un mondo immacolato che palpita di luce e di colori viventi col ritmo del tuo respiro; tu diventi tutte le cose, non sei più separato da loro, sei tu quella nube vertiginosamente alta nel mezzo del cielo, e anche l'azzurro del cielo sei tu, e il rosso dei gerani sul davanzale della finestra, e le foglie, e la trama fibrillante del tessuto di una tenda. ([[Federico Fellini]])
|