Indro Montanelli: differenze tra le versioni

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*La lettura del ''[[Adolf Hitler#Mein Kampf|Mein Kampf]]'' io la renderei, per legge, obbligatoria. Fuori dal contesto in cui fu concepito e scritto, quel libro è un caciucco di coglionerie.<ref>Citato in Cesare Medail, ''Il «Mein Kampf» torna nelle librerie italiane. Grazie a un editore cossuttiano'', ''Corriere della Sera'', 6 maggio 2000.</ref>
*La nostra classe politica ha fatto del [[partito]] una specie di totem intoccabile e gli ha attribuito tutti i poteri, con in più un diritto: il diritto di abusarne.<ref name=Dovere>Dal programma televisivo ''Dovere di cronaca'', Rete 4, 1988, [https://www.youtube.com/watch?v=caQgyvTKZS8 visibile su YouTube].</ref>
*Le cose non sono importanti per quello che sono, ma per quello che uno ci mette.<ref name="cento">intervista di Enzo Biagi a Indro Montanelli, (1982), da "Cento anni", Fabbri video, 1993.</ref>
*Le mie idee sono sempre al vaglio dell'[[esperienza]] e l'esperienza mi impone di rivederle continuamente.<ref name="IIIB">Da un'intervista del 1971, tratta da ''III B, Facciamo l'appello'' di Enzo Biagi; anche in ''[http://www.rai.it/dl/Rai5/programma.html?ContentItem-f04f3982-e954-471e-8242-78f92423550d Indro Montanelli, gli anni della televisione]'', puntata 7, di Nevio Casadio, Rai Premium, 2013.</ref>
*Mi accusano molto spesso di avere inventato degli aneddoti. È verissimo. Io ogni tanto invento quando devo descrivere un personaggio, specialmente negli incontri, io invento qualche aneddoto. Però sono sempre aneddoti funzionali, che servono a dimostrare quel certo carattere che mi sembra vero e di dover dimostrare.<ref name="IIIB" />