Silvio Berlusconi/Citazioni su Silvio Berlusconi: differenze tra le versioni

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*Io ho un figlio adolescente con tanto di amici adolescenti e per loro Berlusconi è un mito perché dicono che è simpaticissimo: è un politico che loro capiscono, parla una lingua che loro capiscono, racconta le barzellette ed è anche super potente da un punto di vista sessuale. I ragazzini lo ammirano, come la maggior parte degli italiani che vorrebbero essere come lui. Quanti italiani a 70 anni si sognano di andare con le donne dalla mattina alla sera? Pochissimi! Per quelli che lo amano è un mito e sta conquistando anche i giovani. ([[Gabriella Carlucci]])
*Io non temo Berlusconi in sé, temo Berlusconi in me. ([[Gian Piero Alloisio]])
*[...] l'affiliazione latomistica di [[Giorgio Napolitano]] si concretizzò solo alcuni lustri più tardi, su suolo statunitense, e precisamente a Washington, dopo una sorta di preiniziazione esperita nelle vicinanze della Yale University, a New Haven, Connecticut. Tale affiliazione avvenne nello stesso anno, il 1978, nel quale divenne apprendista muratore Silvio Berlusconi. E mentre Berlusconi venne iniziato a Roma in seno alla «[[P2]]» guidata da [[Licio Gelli]] nel gennaio, Napolitano fu cooptato dalla prestigiosa Ur-Lodge sovranazionale denominata «Three Architects» o «Three Eyes» appunto nell'aprile del 1978, nel corso del suo primo viaggio negli Stati Uniti. ([[Gioele Magaldi]])
*L'odio per Berlusconi? Silvio è un fenomeno rinascimentale, che c'entra lui con la destra e la sinistra? È come [[Lorenzo de' Medici]], senza averne la cultura. ([[Pasquale Squitieri]])
*L'onorevole Berlusconi sbaglia ad intralciare le indagini. Trascina anche le istituzioni in uno scontro tra poteri che rischia di minare il nostro equilibrio democratico. Siamo ben oltre il clima drammatico di «mani pulite». Di tutto questo lei, onorevole Berlusconi, porta per intero la responsabilità. Non passerà certo alla storia per il più grande Presidente che l'Italia abbia avuto nei centocinquanta anni, ma per avere interpretato una delle pagine meno nobili e più opache della nostra storia civile e politica. ([[Bruno Tabacci]])