Albert Camus: differenze tra le versioni

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==Citazioni di Albert Camus==
*A ben guardare [[Plotino]] si propone di fare, con le sole risorse della filosofia greca, ciò che a stento sono riusciti a fare dieci secoli di cristianesimo.[...] A metà strada tra le due dottrine, Plotino è designato a fare da intercessore.<ref (daname=metafisica>Da ''Metafisica cristiana e neoplatonismo'')</ref>
*[[Cultura]]: grido degli uomini davanti al loro destino.<ref (daname=taccuini>Da ''Taccuini'')</ref>
*E anche [[Simone Weil]]<ref>In risposta alla domanda su quali scrittori viventi fossero più importanti per lui.</ref> – a volte i [[morti]] sono più vicini a noi dei vivi. (da una conferenza a Stoccolma in occasione del ricevimento del Nobel)<ref>Da ''And also Simone Weil – sometimes the dead are closer to us than the living'', conferenza a Stoccolma in occasione del ricevimento del Nobel. (citatoCitato in postfazione a Simone Weil, ''[http://books.google.it/books?id=-CXdJmswenYC&pg=PA0 On the Abolition of All Political Parties]'', Black Inc., Melbourne, 2013. ISBN 9781921870903)</ref>
*Il rumore del treno, il cicaleccio puerile che lo circondava nello scompartimento stipato, tutto ciò che rideva e cantava intorno a lui ritmava e accompagnava una specie di danza interiore che lo portò per ore, immobile, ai confini del mondo e finalmente lo scaricò, giubilante e interdetto in una [[Genova]] assordante, che scoppiava di salute davanti al suo golfo e al suo cielo in cui fino a sera lottavano il desiderio e la pigrizia. [...] Si smarrì poi nelle strade strette e piene di odori della città vecchia, lasciò che i colori urlassero per lui, che il cielo si consumasse sopra alle case sotto il suo peso di sole e che i gatti si riposassero per lui nell'immondizia e nell'afa. Andò sulla strada che domina Genova e lasciò salire verso di lui, in una lunga lievitazione, tutto il mare carico di profumi e di luci. Chiudendo gli occhi stringeva la pietra calda su cui stava seduto e poi li riapriva su questa città in cui l'eccesso di vita urlava in un esaltante cattivo gusto.<ref>Da ''La morte felice'', traduzione di Jean Sarocchi, Rizzoli, Milano, 1971, p. 77</ref>
*Il senso d'impotenza e di solitudine del condannato incatenato, di fronte alla coalizione pubblica che vuole la sua morte, è già di per sé una punizione inconcepibile. [...] Generalmente l'uomo è distrutto dall'attesa della [[pena di morte|pena capitale]] molto tempo prima di morire. Gli si infliggono così due morti, e la prima è peggiore dell'altra, mentre egli ha ucciso una volta sola. Paragonata a questo supplizio, la legge del taglione appare ancora come una legge di civiltà. Non ha mai preteso che si dovessero cavare entrambi gli occhi a chi aveva reso cieco di un occhio il proprio fratello.<ref (daname=riflessioni-morte>Da ''Riflessioni sulla pena di morte'')</ref>
*In verità, è un paradosso tipico dello spirito umano cogliere gli elementi senza poterne abbracciare la sintesi: paradosso epistemologico d'una scienza certa nei fatti, ma comunque insufficiente: sufficiente nelle sue teorie, ma comunque incerta, ovvero paradosso psicologico di un io percettibile nelle sue parti, ma inaccessibile nella sua profonda unità.<ref (da ''Metafisica cristiana e neoplatonismo'')name=metafisica/>
*Invece di uccidere e morire per diventare quello che non siamo, dovremo vivere e lasciare vivere per creare quello che realmente siamo. (da<ref>Da ''Riflessioni sulla pena capitale'', 1957)</ref>
*La grandezza dell'uomo è nella decisione di essere più forte della sua condizione.<ref>Citato in Ilaria Urbani, ''La buona novella'', Guida, Napoli, 2013, [https://books.google.it/books?id=HYFZwy3zy-UC&pg=PA93 p. 93]. ISBN 978-88-6666-204-4</ref>
*La nostra sola giustificazione, se ne abbiamo una, è di parlare in nome di tutti coloro che non possono farlo. (da<ref>Da ''L'artista e il suo tempo'')</ref>
*La politica e il destino degli uomini sono foggiati da individui senza ideali e senza grandezza. Chi ha grandezza in sé non fa politica.<ref (da ''Taccuini'')name=taccuini/>
*Le grandi [[Idea|idee]] arrivano nel mondo con la dolcezza delle [[colomba|colombe]]. Forse, se ascoltiamo bene, udiremo, tra il frastuono degli imperi e delle nazioni, un debole frullìo d'ali, il dolce fremito della vita e della speranza.<ref>Citato in ''Selezione dal Reader's Digest'', giugno 1963.</ref>
*La pena di morte, così come la si applica, è una disgustosa macelleria, un oltraggio inflitto alla persona e al corpo.<ref (da ''Riflessioni sulla pena di name=riflessioni-morte'')/>
*Per [[suicidio|suicidarsi]] bisogna amarsi molto. (da<ref>Da ''I giusti'', in ''Teatro'')</ref>
*Perché un pensiero cambi il mondo, bisogna che cambi prima la vita di colui che lo esprime. Che cambi in [[esempio]]. (da<ref>Da ''Taccuini'', II, p. 139)<ref>. Citato in introduzione a [[Platone]], ''Apologia di Socrate. Testo greco a fronte'', a cura di Giovanni Reale, Bompiani, 2000, pp. 5 e 40.</ref>
*Tutto ciò che esalta la [[vita]], ne accresce al tempo stesso l'assurdità. (da<ref>Da ''Il rovescio e il diritto'', traduzione di Sergio Morando, Bompiani, 1999)</ref>
*Una [[letteratura]] disperata è una contraddizione in termini.<ref (daname=estate>Da ''L'estate'')</ref>
*La [[verità e bugia|verità]] come la luce acceca. La [[verità e bugia|menzogna]], invece, è un bel crepuscolo, che mette in valore tutti gli oggetti. (da<ref>Da ''La caduta'')</ref>
*Non essere amati è una semplice sfortuna; la vera disgrazia è non amare.<ref (da ''L'name=estate'')/>
*Una certa continuità nella disperazione può generare la gioia. (da<ref>Da ''Il rovescio e il diritto'')</ref>
 
==''Caligola''==