Vitaliano Brancati: differenze tra le versioni

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Don Giovanni in Sicilia: citazioni
→‎Don Giovanni in Sicilia: la predica del sacerdote
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===Citazioni===
*Quando il cielo di Catania è fosco di scirocco, la luna vi si stempera come un'arancia disfatta; una polvere appena appena luminosa avvolge gli uomini e gli edifici, e l'intero universo sembra disegnato su un vetro sporco. Allora, se in una terrazza si svolge un ballo di gala, non c'è abito né gioiello che riesca a scintillare, e i visi cerei delle ragazze sono coperti di sonno. (p. 77)
*Dopo la messa, il sacerdote fece la predica. Quest'uomo, ch'era parso mite, e aveva offerto l'ostia consacrata con uno sguardo luccicante di lacrime, cadde in preda alla collera. «Professore!», gridava a Giovanni, stringendo i pugni. «Bada! Questa è la compagna della tua vita! In guerra, i soldati, prima di uscire dalla trincea, mi venivano a dire: «Mia moglie è buona! Mia moglie è bella! Mia moglie è santa!». Ecco cosa mi dicevano i soldati, prima di affrontare la morte! Bada, professore!...». Il vecchio, mentre andava su e giù per il gradino dell'altare, sempre coi pugni stretti e vibranti di collera, disse centinaia di «bada!», continuando a chiamare Giovanni Percolla professore. Finalmente, come un sole che sfondi la più nera delle nuvole, il sorriso ruppe da quel viso contratto dall'ira, e con un'espressione mansueta, dolce, infantile, andò a posarsi su quella bocca che aveva tanto gridato. «Andate, cari! Andate, sposi novelli|». (p. 122)
 
==''Il bell'Antonio''==