Cinema: differenze tra le versioni

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*Il cinema deve essere spettacolo, è questo che il pubblico vuole. E per me lo spettacolo più bello è quello del mito. Il cinema è mito. ([[Sergio Leone]])
*Il cinema deve usare necessariamente linguaggi diversi da quelli letterari. Il [[regista]] deve dare la sua lettura interpretativa. ([[Luigi Comencini]])
*{{NDR|In riferimento al "cinema di genere"}} Il cinema di genere non è che incorre invocarlo. Occorre farlo. Perché il genere oramai è nella tradizione. Chi fa cinema, anche non volendolo finisce per fare cinema di un certo genere. Qualsiasi film si fa è sempre di un certo genere. ([[Giulio Questi]])
*Il cinema è il medium della continua ritestualizzazione [...]. ([[Alberto Farassino]])
*Il cinema è l'unica forma d'arte nella quale le opere si muovono e lo spettatore rimane immobile. ([[Ennio Flaiano]])
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*Il cinema «puro» come tutte le purità è distruttivo. Il cinema sta nel suo nascere come spettacolo, nel dover rispondere a una necessità: essere popolare. Esso vive in quanto c'è un milioni d'occhi che guardano. Naturalmente il mestierante è distruttivo e assurdo quanto il «puro». [...] L'arte cinematografica può diventare il fuoco centrale dell'espressione di un tempo e la più efficace educazione di un popolo. ([[Massimo Bontempelli]])
*Il cinematografo ci offre la danza di un oggetto che si divide e si ricompone senza intervento umano. Ci offre anche lo slancio a ritroso di un nuotatore i cui piedi escono dal mare e rimbalzano violentemente sul trampolino. Ci offre infine la corsa d'un uomo a 200 chilometri all'ora. Sono altrettanti movimenti della materia, fuor dalle leggi dell'intelligenza, e quindi di una essenza più significativa. ([[Filippo Tommaso Marinetti]])
*{{NDR|In riferimento al "cinema di genere"}} Il film di genere mi ha sempre interessato perché ti garantisce sempre una drammaturgia ben sostenuta. ([[Giulio Questi]])
*Io accetto un film o non lo accetto in funzione della mia concezione del cinema. E non si tratta qui di dare una definizione del cinema politico, cui non credo, perché ogni film, ogni spettacolo, è generalmente politico. Il cinema apolitico è un'invenzione dei cattivi giornalisti. Io cerco di fare film che dicano qualcosa sui meccanismi di una società come la nostra, che rispondano a una certa ricerca di un brandello di verità. Per me c'è la necessità di intendere il cinema come un mezzo di comunicazione di massa, così come il teatro, la televisione. Essere un attore è una questione di scelta che si pone innanzitutto a livello esistenziale: o si esprimono le strutture conservatrici della società e ci si accontenta di essere un robot nelle mani del potere, oppure ci si rivolge verso le componenti progressive di questa società per tentare di stabilire un rapporto rivoluzionario fra l'arte e la vita. ([[Gian Maria Volonté]])
*Io mi rifiuto di chiamare il cinema industria... Quando si parla di cinema come concezione, concepimento e fabbricazione di un prodotto che deve essere prototipo, quello deve essere artigianato. Se diventa industria, allora diventa serie, televisione, tutt'altra cosa. ([[Franco Cristaldi]])