C'era una volta in America: differenze tra le versioni

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*{{NDR|Nel 1968}}<br/>'''Noodles''': Eh sì, di gente ne ho ammazzata, signor Bailey. Qualche volta per difendermi, qualche altra per contratto. Venivano in tanti da noi e ognuno col suo problema: rivali in affari, soci, amanti... In certi casi accettavamo, in certi altri no. {{NDR|alzandosi}} Il suo non l'avremmo mai accettato, signor Bailey.<br />'''Max''': È il tuo modo di vendicarti?<br/>'''Noodles''': No. È solo il mio modo di vedere le cose.<br />'''Max''' {{NDR|si allontana e prende l'orologio da taschino in mano}}: Sono le 10:25 e io non ho più niente da perdere.<ref>Riferimento a una [[#Guarda|precedente battuta]], pronunciata dallo stesso Max nel 1920. In entrambe le occasioni Max tiene in mano lo stesso orologio da taschino.</ref> Un amico tradito non ha scelta: deve sparare. Fallo!<br />'''Noodles''': Vede, signor senatore, anch'io ho una mia storia, un po' più semplice della sua. Molti anni fa avevo un amico, un caro amico. Lo denunciai per salvargli la vita... e invece fu ucciso. Volle farsi uccidere. Era una grande amicizia. Andò male a lui e andò male anche a me. Buonanotte signor Bailey. {{NDR|si avvicina alla porta}} Io spero che quella sua inchiesta si risolva in nulla, sarebbe un peccato che il lavoro della sua vita andasse sprecato.<ref name=ridoppiaggio/> {{NDR|se ne va}}
 
==Citazioni su ''C'era una volta in America''==
*Come in un gioco di scatole cinesi, diventa un sogno di sogni. La vicenda rievocata da Noodles si svolge in una dimensione incerta tra realtà e sogno, la stessa struttura narrativa originaria – in cui si scontrano di continuo diverse dimensioni e percezioni del tempo non autorizza a distinguere se la vicenda è frutto dei fumi dell'oppio o di ricordi reali del protagonista. Anche (e soprattutto) in questo caso la memoria del singolo tende a dissolversi in quella di un intero paese. ([[Gian Piero Brunetta]])
*Erano in un cinema di seconda visione, quasi unici spettatori per ''C'era una volta in America''. Dandi l'aveva scelto su suggerimento dell'avvocato. Miglianico aveva ragione: il film non era nuovissimo, e pieno di lentezze esasperanti. Ma parlava di loro. Dopo un'oretta aveva capito come sarebbe andata a finire [[James Woods|Woods]] l'avrebbe messo nel culo a [[Robert De Niro]]. L'amara lealtà di De Niro gli aveva fatto girare le palle. Puzzava di sconfitta. Sembrava proprio che il regista si fosse ispirato al Freddo. Dandi si vedeva come il vincente. Il finale era sbagliato, però. Tutto quel tirarsela col rimorso! Se gli fosse riuscita di sfangarla come a James Woods, altro che rimorso! ([[Giancarlo De Cataldo]])
 
==Note==