Amici miei: differenze tra le versioni

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*Io restai a chiedermi se l'imbecille ero io, che la vita la pigliavo tutta come un gioco, o se invece era lui che la pigliava come una condanna ai lavori forzati; o se lo eravamo tutti e due. ('''Il Perozzi''') {{NDR|pensando al figlio}}
*[...] come chi sono io? Lei ha il tratto ed i modi della persona colta, signora... Si ricorderà sicuramente di Omero e dell'Odissea... Signora, il mio nome è... Nessuno! ('''Il Perozzi''')
*Che cos'è il [[genio]]? È fantasia, intuizione, decisione e velocità d'esecuzione.<ref>In ''[[Amici miei atto II]]'' (1982) viene pronunciata una frase molto simile: «Che cos'è il genio? È fantasia, intuizione, colpo d'occhio e velocità di d'esecuzione.»</ref> ('''Il Perozzi''') {{NDR|voce fuori campo; prima di un "colpo di genio" del Necchi durate una zingarata}}
*Il bello della zingarata è proprio questo: la libertà, l'estro, il desiderio... come l'amore. Nasce quando nasce e quando non c'è più è inutile insistere. Non c'è più! ('''Il Perozzi''')
*Ho già sulle spalle un bel fardello di cose passate. E quelle future? Che sia per questo, per non sentire il peso di tutto questo che continuo a non prender nulla sul serio? Oppure, che abbia ragione mio figlio? ('''Il Perozzi''')