Toni Servillo: differenze tra le versioni

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*La cultura resta il nostro miglior biglietto da visita all'estero. Un credito illimitato pari solo all'incredulità degli stranieri per la nostra incapacità di valorizzare tale patrimonio.<ref>Dall'intervista di Giuseppina Manin, ''[http://cinema-tv.corriere.it/cinema/14_marzo_16/servillo-l-italia-popolo-fratricidi-non-perdo-testa-l-oscar-5b7ec6fe-ace2-11e3-a415-108350ae7b5e.shtml Servillo: «L'Italia, popolo di fratricidi. Non perdo la testa per l'Oscar»]'', ''Corriere.it'', 16 marzo 2014.</ref>
*{{NDR|Sul [[Teatro greco di Siracusa]]}} È un palcoscenico che ha onorato la storia del teatro ed onora chi ha la possibilità di calcarlo.<ref>Dall'intervista di Mario Di Caro, ''[http://palermo.repubblica.it/cronaca/2014/05/03/news/toni_servillo_io_siciliano_per_finta_ho_imparato_la_vostra_lingua_musicale-85198880/ Toni Servillo: "Io, siciliano per finta ho imparato la vostra lingua musicale"]'', ''Repubblica.it'', 3 maggio 2014.</ref>
*Con una ovvietà potremmo ricordare che le tre grandi lingue del teatro sono il veneto, il napoletano e il siciliano. Lingue che consentono di rappresentare comportamenti, allusioni, doppi fondi capaci di alimentarsi nel gesto, come accade nell’inglese di Shakespeare.<ref name=Ling> Dall'intervista di Felice Cavallaro, ''[http://www.malgradotuttoweb.it/toni-servillo-la-grande-bellezza-della-sicilia/ Toni Servillo. La grande bellezza della Sicilia]'', ''Malgradotuttoweb.it'', 23 luglio 2017.</ref>
*{{NDR|«Fra cinema e teatro ha una preferenza?»}} Impossibile una graduatoria. E’ un alternare fra due modi, due tecniche, due arti che consentono di ricavare vantaggi, di crescere, maturare, gioire. Diciamo che cerco di portare dal cinema al teatro i miei spettatori con lo stesso rigore, con la stessa coerenza. Comunque, al di là dei successi provenienti dal grande schermo, non ho mai abbandonato il teatro. Anche perché la mia formazione si è rafforzata sul palcoscenico. E adesso, semmai, metto a disposizione del cinema una formazione che viene dalla pratica teatrale.<ref name=Ling/>
*La mia origine è schiettamente campana. Ma mia moglie ha radici paterne in una Sicilia rurale, poco raccontata, quella di Roccella Valdemone, quattro case, meno di 700 abitanti, fra paesaggi poco conosciuti. Si vede l'[[Etna]] dalla piana di Randazzo. E sembra il Fuji soprattutto quando i pendii sono innevati, ma attraversati da sciare infuocate. Una piana fertilissima, verso Randazzo. La vegetazione, i noccioleti, le gole dell’Alcantara, un incanto.<ref name=Ling/>
*[Luigi Pirandello|Pirandello] è lo scrittore che ha traghettato la letteratura italiana nella modernità. E che da un paese sperduto della Sicilia, piazzato di fronte all'Africa, ha anticipato in Europa temi, tecniche di scrittura e di rappresentazione capaci di essere fondamentali per gli scrittori, gli autori, i registi di oggi. Perché irrompe Pirandello e cambia il modo di fare teatro. Stiamo parlando dell’uomo di teatro che ha anticipato le linee guida della regia moderna, più in Europa che in Italia. E nel corpus delle novelle troviamo un universo così complesso da provare la sensazione quasi di perdersi.<ref name=Ling/>
*Per me il teatro è una chiave per offrire speranza, mettendo al centro l’impetuosa importanza della trasmissione del pensiero. Come accade nelle lezioni di Louis Jouvet, uno dei più grandi attori e registi francesi del Novecento, nel rapporto fra maestro e allieva.<ref name=Ling/>
*Quella siciliana sta al centro della amata letteratura speculativa meridionale. Nella mia formazione incidono De Roberto, Tomasi di Lampedusa, Sciascia, Consolo, Brancati. E Brancati sta sopra tutti. Il più grande. Anche per la lingua di assoluta bellezza. Cosa che non si può dire di altri. {{NDR|«Non si può dire di Sciascia?»}} Non mi permetterei mai di azzardare confronti affettati, ma in Brancati ho sempre colto la cifra del grande narratore, più chiaro. Sciascia ha attraversato le forme del romanzo proponendo nella struttura l’aspetto pamphlettistico o saggistico. Ma lo stesso Sciascia diceva che a Brancati non veniva riconosciuto spazio adeguato. Come conviene anche Roberto Andò, un amico di Sciascia, un ponte fra me e Sciascia, lo scrittore di Racalmuto capace di nutrire il romanzesco di inchieste sul sociale.<ref name=Ling/>
 
==Note==