John Frusciante: differenze tra le versioni
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*John Frusciante è un icona. Uno dei "loser" più caratteristici e famosi degli anni '90, la cui immagine è entrata ormai nell'immaginario collettivo. Un'immagine inevitabilmente legata alla sua chitarra, lo strumento che gli permette di amplificare a dismisura la densità di significato dei suoi brani. La musica che produce è un canto a due voci; la sua e quella della chitarra, che assume un ruolo quasi alchemico, mistico e soprattutto di redenzione. Un elemento metafisico prima che musicale. Ciò rende unica la figura di Frusciante; la totale devozione al suo strumento; egli è un adepto della musica rock, un fedele seguace dell'arte del suono. (Fabio Busi<ref>Citato in ''[http://www.storiadellamusica.it/articoli/john_frusciante_un_chitarrista_in_fuga_dal_mondo_e_da_se_stesso.html John Frusciante - Un Chitarrista In Fuga Dal Mondo e Da Se Stesso]'', ''Storiadellamusica.it'' 10 luglio 2007.</ref>)
*John Frusciante fissava il sentimento con l'eleganza: i suoi riff di chitarra apparentemente semplici fluivano con una naturale innocenza ed esperienza. Essere giovani non era mai stato più esplicito. (Ezra Marcus<ref name=noisey>Citato in ''[http://m.noisey.vice.com/it/blog/john-frusciante-intervista John Frusciante: estasi e agonia di un dio della musica]'', ''noisey.vice.com'', 23 luglio 2014.</ref>)
*La chitarra come karma, alchimia e redenzione da un mondo che non gli appartiene, quello della vita, paradossalmente. Allergico al jet set ed al music business; Frusciante è un
*Per la band avere di nuovo John Frusciante è stata una gran cosa. Lui è un musicista eccezionale e averlo a fianco è uno stimolo straordinario. ([[Chad Smith]])
*Se il mondo della musica fosse un grande, immenso Tour de France, il ruolo di John Frusciante, che per noi fu Jack, sarebbe quello del ciclista sempre in fuga. Soprattutto da se stesso. John si è conquistato la sua libertà passo dopo passo, scelta dopo scelta e ora fa essenzialmente il cazzo che vuole: i dischi che ha voglia di fare, quando ha voglia, con gli strumenti che ha voglia di usare. E poi, basta: niente promozione, niente concerti, un'intervista ogni cinque anni giusto per fare capire ai suoi fan di non essere ancora – del tutto – impazzito. John Frusciante è un eroe, un vero puro in un mondo falso: uno che negli anni'10 ha scoperto la acid house (roba di quasi vent'anni prima) e ha perso completamente la testa. Il bello è che ogni cosa che fa [...], sembra avere un senso e una ragion d'essere. Tanto a noi piacerebbe comunque: perché a uno così non si può che volere bene, e il fatto che non trascorra il suo tempo a fare a pugni con la nostalgia, non può che renderci felici.<ref>Citato in ''[http://www.rollingstone.it/recensioni/john-frusciante-foregrow-ep/ John Frusciante - Foregrow Ep]'', ''RollingStone.it'', 1 luglio 2016.</ref> (Emiliano Colasanti<ref>Scrittore e blogger italiano.</ref>)
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