J. M. Coetzee: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
amplio e raggruppo ''La vita degli animali''
Riga 4:
 
==Citazioni di John Maxwell Coetzee==
*È stato dai [[Mattatoio|mattatoi]] di Chicago che i nazisti hanno imparato a lavorare industrialmente i corpi.<ref>Da ''La vita degli animali'', pp. 65-66.</ref>
*Gli orrori quotidiani dell'allevamento intensivo sono raccontati in modo così vivido {{NDR|in ''[[Jonathan Safran Foer#Se niente importa|Se niente importa]]''}}… che chiunque, dopo aver letto il libro di Foer, continuasse a consumare i prodotti industriali dovrebbe essere senza cuore o senza raziocinio.<ref>Citato in [[Jonathan Safran Foer]], ''Se niente importa: Perché mangiamo gli animali?'', traduzione di Irene Abigail Piccinini, Guanda, Parma, 2010<sup>3</sup>, quarta di copertina. ISBN 978-88-6088-113-7</ref>
*I rapporti deformati e tarpati tra esseri umani che furono creati sotto il [[colonialismo]] e esacerbati sotto quello che è chiamato generalmente apartheid hanno la loro rappresentazione psichica in una vita interiore deforme e tarlata. Tutte le espressioni di questa vita interiore, per quanto intende, per quanto segnate dall'esultanza o dalla disperazione, soffrono delle stesse tarpature e deformità.<ref>Citato in Tommaso Giartosio, ''Perché non possiamo non dirci'', Feltrinelli, 2004, p. 158.</ref>
Line 11 ⟶ 10:
*Niente è peggio di quello che possiamo immaginare.<ref>Da ''Aspettando i barbari''.</ref>
*Per quello che mi riguarda, direi che è sufficiente che i [[Libro|libri]] ci insegnino qualcosa su noi stessi. Tutti i [[Lettura|lettori]] dovrebbero accontentarsi di una cosa del genere. O quasi tutti i lettori.<ref>Da ''Elizabeth Costello''.</ref>
*Vorrei tornare per l'ultima volta ai luoghi di morte che ci circondano, i macelli ai quali noi, in un massiccio sforzo comune, chiudiamo i nostri cuori. Ogni giorno ha luogo un nuovo olocausto, e tuttavia, a quanto vedo, il nostro essere morale non ne viene neppure scalfito.<ref>Da ''La vita degli animali'', p. 47.</ref>
 
==''Aspettando i barbari''==
Line 27 ⟶ 25:
*Mentre la guardavo sentii un dolore, un dolore metafisico, insinuarsi in me senza che io facessi niente per fermarlo. E lei, intuitivamente, lo capì, capì che a quel vecchio seduto in un angolo su una sedia di plastica stava succedendo qualcosa di personale, qualcosa che aveva a che fare con l'età e il rimpianto e le lacrime delle cose.
*L'aria intorno a noi crepitava letteralmente per una elettricità che non poteva venire da me, poiché io non essudo più correnti, e dunque doveva venire da lei... era semplicemente liberata nell'ambiente... e di nuovo sentii l'ombra di quel dolore passare sopra di me, quel dolore cui alludevo prima, di un genere metafisico o comunque post-fisico.
 
==''La vita degli animali''==
*Vorrei tornare per l'ultima volta ai luoghi di morte che ci circondano, i macelli ai quali noi, in un massiccio sforzo comune, chiudiamo i nostri cuori. Ogni giorno ha luogo un nuovo olocausto, e tuttavia, a quanto vedo, il nostro essere morale non ne viene neppure scalfito.<ref>Da ''La vita degli animali'', (p. 47.</ref>)
*«Ma il suo [[vegetarianismo]], Ms. Costello,» precisa il rettore Garrard gettando acqua sul fuoco «nasce da una convinzione morale, non è così?».<br>«No, non credo» risponde sua madre. «Nasce dal desiderio di salvarmi l'anima».<br>Ora c'è veramente un gran silenzio, interrotto solo dal tintinnio dei piatti mentre le cameriere depongono la meringata davanti a ciascun commensale.<br>«Be', ha tutto il mio rispetto» dice Garrard. «Come scelta di vita».<br>«Le scarpe che indosso sono di pelle» dice sua madre. «Anche la mia borsa è di pelle. Se fossi in lei non esagererei con il rispetto».<br>«La coerenza» mormora Garrard. «La coerenza è lo spauracchio delle menti anguste. Di certo si può tracciare una distinzione fra mangiare carne e indossare accessori di pelle».<br>«Sono gradi diversi di oscenità» ribatte lei. (p. 56)
*È stato dai [[Mattatoio|mattatoi]] di Chicago che i nazisti hanno imparato a lavorare industrialmente i corpi.<ref>Da ''La vita degli animali'', (pp. 65-66.</ref>)
 
==''Vergogna''==
Line 51 ⟶ 54:
 
== Altri progetti==
{{interprogetto|w|commons=Category:John Maxwell Coetzee}}
===Opere===
{{Pedia|Aspettando i barbari||(1980)}}