Repubblica Democratica del Congo: differenze tra le versioni

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*Il nostro paese ha un potenziale enorme. È giunta l'ora di assumere il controllo su questo potenziale e metterlo al servizio dei congolesi. Per sfruttare e utilizzare questo potenziale, che ci sia l'intervento straniero o no, i cittadini del paese saranno essenziali.
*Il popolo congolese ed io siamo una sola persona. Ferire il popolo significa ferire me. Non lo posso permettere oggi, e non lo permetterò in futuro.
*In Zaire, ci chiediamo che cos'è esattamente lo sviluppo. Possiamo chiamare i paesi che possiedono un numero elevato di macchine, che costruiscono migliaia di chilometri di autostrade, che inquinano le acque, i mari e l'aria «paesi sviluppati»? È giusto chiamare i paesi dove gli abitanti sono certamente poveri ma equilibrati «sottosviluppati»? Dove il numero di suicidi è più basso? Dove ci sono meno omicidi, e meno squilibrati e sadici? Vi dichiaro che non ho mai considerato Zaire, il mio paese, come sottosviluppato, siccome il mio popolo è disciplinato, industrioso, dignitoso e forte, mentre quei paesi che si dichiarano sviluppati sono caratterizzati da disordini sociali, di scioperi violenti.
*La rivoluzione congolese non ha niente a che fare con quelle di Pechino, di Mosca o di Cuba. Non è fondata sulle teorie già esposte, né sulle dottrine straniere. È rivoluzionaria per la sua volontà di fare affidamento sulla popolazione e il suo scopo, che è quello di modificare il vecchio ordine delle cose. Ma si tratta di una rivoluzione veramente nazionale, essenzialmente pragmatica, nutrita dall'esperienza e identificando correttamente tutti gli aspetti della situazione del paese. Repudia totalmente il capitalismo e il comunismo, siccome egli, nella loro disputa per l'egemonia mondiale, hanno diviso le nazioni e i popoli in campi opposti.
*Per svilupparsi rapidamente, il Congo deve industrializzarsi. Attualmente, il suo sviluppo industriale è limitato, siccome deve affidarsi ai paesi stranieri per i prodotti metallurgici e chimiche.